Capitolo 9

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POV TAEHYUNG
Così come rientro in sala il moro si getta dalla rampa. Un grido di paura mi muore in gola ma la paura che questa sia la fine mi arriva fino al collo.

Perché non mi ha ascoltato? Perché vuole sempre fare di testa sua?

Il corpo del ragazzo riceve un impatto diretto contro la sostanza bollente ed una grande luce rossa si disperde per tutta la sala.

Le espressioni stupite dei compagni sono in netto contrasto con la disperazione che tormenta il mio animo.

E' finita e lui è morto.

Cerco di crederci e di abituarmi all'idea di non aver più accanto un ragazzo così strano e misterioso.

E' finita e lui è morto.

I pensieri più profondi e ambigui ritraggono sempre lui.

E' finita e lui è morto.

Professoressa: raduniamoci tutti quà!

L'insegnante pone fine ai miei pensieri obbligandomi a spostarmi più a sinistra, in questo modo ho una visuale diretta con ciò che è rimasto del corpo di Jeon: cenere.

E' già successo in passato e vedere la stessa cosa ricapitare davanti ai tuoi occhi con una persona che conosci bene e a cui sei legato è decisamente tutt'altro. Un sentimento di sofferenza indescrivibile capace di consumarti man mano che aumenta.

Guida: non ci credo....

L'uomo davanti a me si porta le mani al capo non concludendo la frase. E' successo qualcosa di brutto, lo so. E' successo qualcosa di brutto a lui.

Spingo tra i corpi ammassati degli studenti non sopportando più questa strana tensione che si è creata in stanza. Ho bisogno di vederlo, ho bisogno di accertarmi che sia accaduto. Ho bisogno che il suo copro giaccia davanti a me per farmi una ragione di tutto ciò.

Guida: è....

Jungkook: vivo. Sono vivo.

La sua voce rauca mi risveglia da ogni tipo di pensiero. Lui è vivo ed è quì, quì davanti a me. Smetto di trattenenrmi e lascio scivolare le lacrime.

Non è possibile, questo è un sogno; non può essere vero perché dell'acqua non può cambiare il copro di un essere umano fino a renderlo immune a della lava. C'è qualcosa in lui che è diverso....ma cosa?

Jungkook: Tae....sono qui.

Presto mi trovo tra le sue braccia potenti mentre il suo respiro mi accarezza i capelli. E' così bello che in questo momento non vorrei essere qui in mezzo a tutti; solo con lui. Nascondo la testa contro il suo petto con la speranza che questo assorbisca tutta la mia felicità nel vederlo ancora vivo.

Taehyung: mi hai spaventato tanto, io non credevo che....

Jungkook: be, la cosa importante è che sono ancora qui.

Alzo la testa trovandomi, sorpresamente, incatenanto ai suoi occhi scuri. Quasi mi fa paura tutta questa vicinanza ma è come se non fosse abbastanza.

Guida: scusate se disturbo, ma abbiamo bisogno del ragazzo volontario.

Jungkook: Jungkook, sono Jungkook.

Guida: si, Jungkook; vieni con me.

Quando i nostri copri si allontanano sento un freddo insopportabile ovunque. Com'è possibile ch lui sia sempre così caldo?

Professoressa: in realtà, noi dovremmo rientrare all'accademia...

Guida: mi lasci dire che la scienza e la ricerca sono molto più in portanti ed ora che abbiamo trovanto un soggetto perfetto per il nostro progetto, non ce lo lasceremo scappare.

Professoressa: come non detto, noi rientriamo. Jeon, lei ci raggiungerà non appena ha finito.

Detto ciò la grande sala comincia pian piano a svuotarsi. Che significa tutto questo? La prof non dirà sul serio, non può abbandonare Kook, qui.

Taehyung: Jungkook! Aspetta, io resto con te!

Mi rifiuto di seguire il gruppo e avanzo verso il ragazzo ma due ragazzi mi afferrano per le braccia e mi costringono ad indietreggiare.

Taehyung: lasciatemi!

Jungkook: lasciatelo, vi seguirà da se.

I due si immobilizzano udendo la voce profonda del raggazzo.

Jungkook: Tae, vai. Ti scriverò una volta fuori, per favore.

L'ultima parola la pronuncia con una nota di dolcezza mai sentita che mi fa sprofondare. Mi fido di lui, se la può cavare. Il problema è che non mi fido di mio padre.

Non credo che "fidarsi" sia il termine giusto. Io credo in mio padre ma non quando è in modalità lavoro. Non mi ascolta mai se provo a contraddirlo; lui ha sempre ragione. Il fatto sta che anche Jeon è una persona da "ho sempre ragione io"; ho tanta paura che possa succedere qualcosa.

Mi siedo al mio solito posto davanti, ma questa volta come compagno non ho Jimin bensì Suga.

Suga: ei.

Taehyung: ei.

E' imbarazzante, lo so.

Suga: riguardo alla scommessa....ho vinto. Jungkook è ancora vivo e vegeto.

Cazzo, me ne ero completamente dimenticato. Questa ridicola scommessa che ho perfino perso. Io ho perso contro uno che frequenta il secondo anno; non ci credo.

Taehyung: si, lo ammetto: ho perso. Ora puoi tornare al tuo posto perché sono veramente sfinito.

Suga: non così facilmente, signorino io sono il migliore.

Questo suo modo di rivolgersi e me mi fa sospirare e portare gli occhi al cielo.

Suga: lascia che ti rinfreschi la memoria. Jeon è sopravvissuto a questo strambo esperimento perciò, come sospettavo, non è del tutto umano. Devi scoprire che cos'è.

Taehyung: e sentiamo, come potrei fare? Non posso dirgli ciao e chiedergli che cos'è perché è palese che non è umano.

Il giovane si porta una mano sulla fronte facendomi sorridere.

Suga: certo che no, devi passare del tempo con lui, cosa che fate sempre; e notare se ha degli atteggiamenti strani o se ha delle caratteristiche fisiche fuori dalla norma.

In quel momento mi tornano alla mente i suoi occhi macchiati da striature rossastre. Una caratteristica che nessuno ha.

Glielo dovrei dire?

Suga: per caso in tutto questo tempo hai notato qualcosa in lui?

Taehyung: no, non ancora.

Decido di mentire, non posso fornirgli questo dettaglio. Sento che potrei combinare un pasticcio.

Taehyung: e quando scopro che cos'è?

Suga: me lo dirai.

Taehyung: e poi che succederà?

Suga: nulla di pericoloso.

Prima che potessi aggiungere altro, il ragazzo mi lascia solo andandosi ad accomodare accanto al suo amico; mi pare si chiami Hobi.

COLD BLOOD❄🩸(TAEKOOK)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora