History of the Eleven 1 || ie
|| Non pensavo che potessi uscire dal vortice d'oscurità che mi circondava, ma la calda luce che vedevo alla fine di quella strada mi diceva il contrario... dovevo solo capire come raggiungerla, anche se mi trovavo molt...
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Quando sostieni imprese impossibili, ottieni comunque delle soddisfazioni.
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La giornata non poteva iniziare peggio.
Mi ero svegliata tardi e, di conseguenza, tutto aveva iniziato a fare più schifo perché andavo di corsa: non trovavo la divisa, non potevo piastrare i capelli, quindi sono stata costretta a legarli -e sono riuscita a farmi una coda bassa dopo tre elastici rotti- come se non bastasse, mentre scendevo le scale, sono inciampata, facendo gli ultimi gradini rotolando e la colazione che mi aveva preparato mamma si era raffreddata.
Ottimo inizio giornata direi.
Uscita di casa avevo pensato di correre a scuola, ma notando che ormai era troppo tardi, con l'irritazione che mi scaldava il corpo, decisi di fare una passeggiata -scegliendo il percorso lungo- e di entrare in seconda ora, prendendomela con più calma e facendo una breve sosta nel negozio di caramelle del quartiere, prendendone un po'da mangiare durante la giornata.
Mentre mi avvicinavo a scuola, passai vicino alla fermata della metro, notando Axel da solo, che aspettava la navetta per andare a scuola. Lo salutai da lontano, attirando la sua attenzione. «Buongiorno Axel» dissi fermandomi davanti a lui.
Lui sorrise e si tolse le cuffie, ricambiando il saluto. «Come mai non sei in classe?» mi chiese puntando la busta di carta con le caramelle. «Mi sono svegliata tardi, tu?» dissi prendendo una stringa di liquirizia alla ciliegia dalla busta.
«Stessa cosa. Eleanore ha pensato bene di non svegliarmi e andare da sola» sbuffò infastidito, così gli avvicinai il sacchetto con i dolciumi e lui inarcò un sopracciglio. «Caramelle, frutta secca e cioccolata, c'è un po' di tutto. Prendi qualcosa! "Lo zucchero e la dolcezza migliorano tutto" me l'ha detto mio nonno quando avevo sette anni, a volte funziona» dissi mentre prendeva il sacchetto.
«Grazie, credo tuo nonno avesse ragione» disse prendendo delle caramelle gommose alla frutta. «Parlami un po' di te! Tu sai qualcosa di me ed Ellie, ma io non so niente di te» mi propose passandomi il sacchetto.
