𝟏.𝟗

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Eleanore

Il re dei bugiardi un po'confuso

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Il re dei bugiardi un po'confuso

Non capivo cosa fosse peggio in quel momento tra il posto dove ci aveva trascinato Willy -un Maid Café pieno di casi umani malati di attenzioni e pervertiti- o la richiesta assurda e paranoica di mio fratello -«Bobby nasconde qualcosa secondo me, ...

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Non capivo cosa fosse peggio in quel momento tra il posto dove ci aveva trascinato Willy -un Maid Café pieno di casi umani malati di attenzioni e pervertiti- o la richiesta assurda e paranoica di mio fratello -«Bobby nasconde qualcosa secondo me, tienilo d'occhio»- sospirai sconsolata mentre uscivamo dallo studio del capitano della Otaku.

«Che succede? Come mai così spenta?» mi chiese Celia avvicinandosi e prendendomi a braccetto e rimettendosi in testa i suoi occhiali rossi, adattandosi al mio ritmo di camminata, più veloce del solito -volevo solo uscire da quel posto infernale-. Ultimamente avevo legato molto con lei.

Appena arrivata in classe, a differenza degli altri, era stata lei a mettermi a mio agio, a farmi fare il tour della scuola e tutto ciò mi ha aiutato molto ad aprirmi un po' di più con i nostri compagni di classe; non che mi servisse visto che mio fratello era Axel Blaze, ma almeno ero riuscita a capire grazie a lei con chi parlare e con chi no. Oltre a questa piccola parentesi, mi ha fatto capire che nessuno mi avrebbe giudicata al contrario dei miei vecchi compagni della Kirkwood e che lì, alla Raimon, ci sarebbe sempre stato qualcuno pronto ad aiutarmi.

Le sorridi e appoggiai la testa sulla sua spalla, esausta. «Niente di che, mi disagia questo posto, per fortuna stiamo andando via» le dissi rallentando una volta abbastanza lontane da quel posto, seguite dai ragazzi della squadra, che finalmente avevano ripreso a respirare normalmente.

Inizialmente Mark, entusiasta della presa d'iniziativa di Willy, non aveva realizzato cosa fosse un Maid Cafè, quando però eravamo entrati lui come tutto il resto della squadra aveva iniziato a sentirsi a disagio, tranne Willy ovviamente. Io e le ragazze invece ci eravamo limitate a scattare foto ai ragazzi imbarazzati, mentre ridevamo come delle matte, anche se ci beccammo qualche rimprovero dalle cameriere quando ci scoprivano.

«Non entrerò mai più in uno di quei posti» sentii dire a Bobby ancora a disagio, ricevendo segni e gesti d'assenso da parte di chi gli stava intorno. «Beh... è stata un'esperienza! Adesso parliamo di cose serie! Chi viene a cena da Seymour?» chiese Mark mentre il suo stomaco brontolava incessantemente da quando eravamo usciti da quel posto.

𝐇𝐈𝐒𝐓𝐎𝐑𝐘 𝐎𝐅 𝐓𝐇𝐄 𝐄𝐋𝐄𝐕𝐄𝐍 𝟏 || ɪᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora