You are My apple sin
Capitolo 2 - An Impious love at first sight ( parte 2 )
"The seed of every sin know toman is in my heart."
Robert Murray McCheyne
PoV Jeremy
-Potevi anche andare con mia madre e io prendere un taxy.- sbottai irritato, mentre il moro guidava la sua bellissima macchina sportiva.
Avevamo lasciato da poco il ristorante e io avevo davvero creduto di avercela fatta a trovare una scappatoia. Invece no, lui doveva rovinare tutto! Che fosse dannato!
Mi morsi il pollice, mentre lui ridacchiava come se nulla fosse.
-Non lascerei mai salire un minorenne con uno sconosciuto e durante la notte.- ancora con quella storia del minorenne. Quanto sarebbe durata?
Eravamo nel ventunesimo secolo diamine! Ormai i ragazzi alla mia età rientravano a casa alle tre di notte, bevevano alcolici fino a perdere sensi, fumavano sigarette e marja, alcuni persino cose più pesanti, buttavamo al vento la nostra prima volta persino a dodici anni! Come diavolo faceva ad essere così all'antica? Non aveva poi tanti più anni di me.
-Che palle.- imprecai e poi rimasi di nuovo in silenzio e lui fece lo stesso.
Per mia fortuna arrivammo quasi subito e non appena parcheggiò la macchina io mi buttai subito fuori dall'abitacolo.
Finalmente la festa sarebbe iniziata, col cretino o meno. Il mio ospite era già sicuramente arrivato e mi stava aspettando in camera e io non vedevo l'ora di sentire i brividi della frenesia del sesso pervadere il mio corpo.
Volevo sentirmi amato, volevo dimenticare il viso di mia madre, la sua freddezza, il suo astio.
Corsi immediatamente sopra le scale e mi bastò spingere la porta, che avevo lasciato aperto prima di uscire come ogni volta, prima di entrare.
Sentii la portiera di Dominic chiudersi e poi il suono dell'antifurto che si inseriva con quel fastidioso *bip* che produceva.
Grazie alle sue gambe lunghe mi fu praticamente dietro e mi fermò a metà della rampa delle scale.
-Jeremy.- perché il mio nome pronunciato dalle sue labbra sembrava sempre una carezza? Tuttavia mi dava ai nervi. Non volevo pronunciasse il mio nome, lui era solo un estraneo che si sarebbe accampato in casa.
-Che vuoi? Ho un amico che mi sta aspettando in camera.- lo informai ghignando, pensando che sarebbe stato indignato, ma a differenza della mia previsione il suo viso era rimasto composto e quegli occhi neri brillavano forse più intensamente di prima, anche se non avrei saputo dire per cosa.
-Ci godi così tanto a farti del male? Perché ti vendi?- non capii il senso di quelle domande. Insomma, vendermi? Io non mi facevo dare denaro, mi piaceva scopare e basta.
-Io non mi vendo.- ringhiai irritato di quell'accusa ingiusta. -E non mi faccio nemmeno del male.- non ero affatto ferito. Dove diavolo vedeva graffi o altro su di me?
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You are My apple sin
RomanceL'amore arriva sempre per caso, a volte quando ne hai già uno accanto, ma che non è quello vero che ti aspettavi e questo capita a Dominic che nel conoscere il figlio della sua promessa sposa si innamora per la prima volta. Jeremy, coi suoi occhi ve...