«Anche tu godi di una certa fama, direi... o almeno la tua famiglia» si corresse prontamente Aranel, che di Rhea non aveva mai sentito parlare. «Quanti anni hai?»
«Sedici».
«E come sei finita qui?»
Rhea cercò di prendere tempo. «É una storia lunga...»
Aranel incrociò le braccia guardandola scettico, tra il canzonatorio e il diffidente, le sopracciglia inarcate e un sorriso appena accennato, il sorriso di chi domanda e non vuole sentirsi prendere in giro. Rhea capì che doveva dare qualche spiegazione convincente.
«Ero uscita dalla città per una giornata in campagna. Avrei dovuto passare per un paio di villaggi attorno a Lantis per controllare lo stato di ripresa dopo l'inverno; mio padre ci teneva particolarmente... che lo facessi io, intendo. Secondo lui devo iniziare a capire come rapportarmi in prima persona con questo tipo di obblighi... ma una volta uscita dalle mura ed entrata in aperta campagna, sono stata colta dai banditi che mi hanno rapito e portato qui».Assunse un'aria più autorevole, come se dovesse esporre una complicata teoria a un pubblico di ignoranti «É mia personale opinione che mi stessero attendendo. Dopotutto, il mio viaggio non era un segreto di stato» fece una piccola pausa drammatica, soppesando la chiusura del suo discorso mentre osservava il suo ristretto uditorio. «Probabilmente volevano chiedere un riscatto» concluse con pathos.
Aranel si guardò intorno, per sincerarsi di essere effettivamente il solo ascoltatore. Aveva ascoltato pazientemente quella storiella, così abilmente intessuta, ma doveva riconoscere alla sua creatrice una notevole capacità oratoria nel costruire il ritmo espositivo... e nel mentire. Mentre Aranel si perdeva in queste considerazioni, Rhea si convinse che il silenzio del ragazzo fosse dovuto alla malìa delle sue parole.
«É preoccupante...» commentò finalmente Aranel, dopo aver lasciato alle supposte conclusioni di Rhea il tempo sufficiente per sedimentarsi. Rhea lo fissò, interrogativa.
« ...è preoccupante che la tua scorta non sia stata in grado di proteggerti da un gruppo di banditi!»«No, non avevo alcuna scorta! » si affrettò a replicare «Non era necessaria. In fondo, al momento non abbiamo conflitti aperti con nessuno e i banditi sono una realtà praticamente dimenticata nelle nostre zone».
«Perlomeno fino ad ora » concluse Aranel, sottolineando con un cenno l'ovvietà delle circostanze che li avevano fatti incontrare. Si avviò verso l'uscita della grotta, poi davanti a Rhea si fermò.
«Andiamo, ti accompagno fino al villaggio più vicino. Da lì potrai mandare un messaggio a tuo padre e dirgli di inviare una scorta a recuperarti».
«Ma non potresti accompagnarmi tu fino a Lantis?» si affrettò lei.
«Lantis non è attualmente nel mio piano di viaggio» precisò Aranel «Non amo le grandi città e al momento non ho nessun incarico che mi garantisca ricompense da quelle parti» concluse, avviandosi verso l'uscita.
«Beh... potrei essere io il tuo incarico!» si affrettò lei.Aranel tornò a guardare Rhea, incerto. Non capiva se nelle sue parole ci fosse una nota di ansia o di speranza. La ragazza non perse il momento di vantaggio e proseguì pomposa.
«Mi avevano detto che eri un tipo sveglio, dall'intelligenza fuori dal comune! Eppure sembri non capire che, se tu mi riaccompagnassi, ci sarebbe un'ottima ricompensa ad attenderti! Saresti colui che ha riportato la principessa a casa, sana e salva... Una volta completato questo compito, potresti sempre ripartire alla volta del tuo viaggio, con la differenza che lo faresti particolarmente arrichito».
Rhea aveva fatto centro. Aranel non rispose subito, ma era chiaro che stesse mentalmente soppesando le parole della ragazza. Quanto ci fosse da soppesare, effettivamente, Rhea non lo capiva: chiunque altro avrebbe colto quell'opportunità al volo, ma forse Aranel aveva qualche altra idea per la testa. In ogni caso, lei non avrebbe lasciato cadere la conversazione facilmente.Finalmente lo stregone tornò a posare gli occhi su di lei, con il suo verdetto.
«La città di Lantis ha una grande biblioteca...» buttò lì.
Rhea aveva visto giusto anche in questo: Aranel aveva qualcos'altro in mente. In effetti sarebbe stato fin troppo facile convincerlo così: la sua fama di anima solitaria lo precedeva. Ma cosa c'entrava la biblioteca di Lantis? Per un attimo, Rhea sperò che le notizie poco rassicuranti sui recenti avvenimenti della sua città non fossero giunte fino a lì. Rimase in ascolto.
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Aranel, il segreto di Terys e Yuni
FantasyAranel, un giovane stregone solitario, girovaga per il continente procurandosi da vivere come cacciatore di taglie. La sua routine viene interrotta dall'incontro fortuito con Rhea, figlia di re Huon. Guidati da un vecchio tomo, i due intraprendono u...