Capitolo 9

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Sono contento che le cose con Aitor stiano andando bene, forse è troppo presto per riprovare a fare la proposta, dopo il lavoro  lo porto a vedere casa mia come promesso. 

Continuo a lavorare tanto mancano cinque minuti alla fine dei nostri turni, anche se ultimamente mi sento osservato, ma non riesco a capire chi potrebbe essere…

Sospiro e inizio a posare già alcuni documenti e spengo il computer posandolo nella sua custodia, tolgo il camice e lo appendo sull'appendiabito ed esco dal mio studio e mi trovo lui davanti

<<Ciao Aitor>> dissi

Lui ricambia il saluto baciandomi e io ricambio, ci stacchiamo e mi prende la mano portandomi verso il garage dell'ospedale

<<Aitor aspetta devo prendere le chiavi>> dissi 

Lo sento sbuffare

<<Va bene ma muoviti>> disse 

Metto le mani in tasca per prendere le chiavi quando sento un rumore di una macchina, mi giro, una macchina nera stava andando verso Aitor

<<Aitor attento!>> gli urlo

Lui si gira per vedere cosa succede, lo prendo per un braccio e lo tiro a me. Per fortuna non si è fatto nulla si è solo spaventato.

<<Adesso andiamo via>> dissi

Lui annuisce e si stacca da me per farmi aprire la portiera della macchina, gli apro la portiera del lato passeggero e lui entra in silenzio, poverino si è spaventato molto…

Accendo il motore della macchina e partiamo verso casa mia. Non spicchiamo parola per tutto il viaggio, domani chiedo alla security di controllare nelle telecamere, così possiamo individuiamo la targa della macchina per vedere se fa parte dell'ospedale o no.

Arriviamo a casa mia, parcheggio l'auto nel garage e spengo il motore dell'auto

<<Eccoci arrivati>> dissi

Lui si gira e rimane senza parole

<<Che bella casa>> disse

Gli sorrido ed esco dalla macchina e vado ad aprire ad Aitor, lui esce e chiudo per bene per evitare che mi rubano qualcosa. 

Ci dirigiamo verso l'entrata e prendo le chiavi di casa dalla tasca della giacca

<<Keya starà dormendo?>> chiese 

<<Tra poco la vedrai correre verso di noi>> risposi

Infatti dopo che apro la porta Keya ci corre incontro facendoci le feste, soprattutto ad Aitor che lo vede per la prima volta

<<Keya dai farlo entrare>> dissi

Keya si sposta e lascia entrare Aitor dandomi la possibilità di chiudere la porta a chiave, gli poso la giacca sull'appendiabiti e gli vado a preparare una tazza di thé che ama tanto.

Dopo che gli preparo il thé e mi sono fatto una tazza di caffè ci sediamo mentre Kaya se ne va nella sua cuccia

<<Sono contento che non ti sei fatto nulla>> dissi

<<Devo ringraziare te>> disse 

<<Non devi>> dissi

<<Domani avviso la sicurezza e vediamo se quella macchina e di qualcuno che lavora con noi o no>> aggiunsi

<<Mi sembra giusto>> disse

<<Forse è meglio non pensarci più>> aggiunse

<<Va bene>> dissi

Dopo aver bevuto qualcosa andiamo sul divano e ci vediamo qualcosa alla tv, Aitor mi chiede dove fosse il bagno, gli dico che è al piano di sopra, lo vedo che si alza e va sopra.

Passa del tempo ed è strano che non arrivi, forse si è perso… Mi alzo e vado al piano di sopra, lo cerco finché non lo trovo fermo in camera mia.

Perché sta fermo? Cosa avrà visto?

Non ti perdonerò //RanMasa//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora