capitolo 8

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Dahlia:

Sono alla lezione di latino.

Entra nell'aula il professor Rossi con in mano un plicco di fogli.

" Allora ragazzi ho una bella notizia. Settimana prossima si va in gita." Esclama il professore con entusiasmo.

I ragazzi e le ragazze comicinciarono a festeggiare tra di loro.

Il sore ci consegna il foglio con le informazioni, lo leggo mentalmente.

Sono felicissima, potrò staccare la mente.

L'unico problema è che mia madre è ancora in coma e non mi va di andarmene per cinque giorni.

Vengo risvegliata dai miei pensieri da una voce  molto famigliare

"Terra chiama Dahlia. Ci sei? Dahliaaa svegliaaaa!"

Mi giro e incrocio gli occhi di Mary.

" Si ci sono. Che vuoi?" Le chiedo con tono scontroso.

"Parlare." Mi risponde con tono deciso.

"E chi ti ha detto che io voglia parlare con te? Inoltre siamo a lezione e vorrei seguire."

Il prof ci fa segno di smettere di parlare e io decido ci ignorare la mia ex migliore amica.

" Chissene frega della lezione ora dobbiamo parlare e non mi interessa se non vuoi parlare con me." Si siede di fianco a me e le lancio un occhiataccia.

Continuo a ignorarla e lei fa finta di niente cominciando a parlare.

" Allora so che sarai incazzata con me e so che sai che io sapevo della scommessa, ma sono stata obbligata..." la interrompo bruscamente.

" Tu sapevi della scommessa?!" Esclamo sempre sussurrando, con voce piena d'odio.

" Pensavo che sapessi che io lo sapevo."

" No Mary, io ero arrabbiata per come ti eri comportata con me. Ma ora tutto ha un senso: era una messa in scena la tua. Non eri davvero arrabbiata, eppure sono stata veramente male. Ma qui non c'è nemmeno una persona normale sei uguale a Derek. Non ci posso credere." Esclamo quasi urlando.

Raccolgo tutta la mia roba sparpagliata sul banco, mi alzo ma Mary mi ferma per un polso.

" Dai Dahlia non fare così. Possiamo chiarire." Mi dice con voce implorante.

Se pensa di farmi pena non funzionerà.

" Non devo fare così? Madonna si vede che non hai un cuore, proprio come Derek." Le urlo addosso.

Derek che segue lo stesso corso si gira e ci fa un side eye potente.

Esco dall'aula l'ultima cosa che sento è la voce del prof che mi richiama dicendomi di tornare indietro.

Mi rifugio nel bagno delle ragazze e mi siedo con la schiena appoggiata al muro di fronte alla porta. Prendo dallo zaino le mie cuffiette e  faccio partire la playlist dei brani che mi piacciono. Parte una canzone che conosco fin troppo bene: " L'importante " del tre.

Non mi era mai capitato di scappare così da un aula, chi sono diventata?

Salto le lezioni e sono diventata impulsiva. I miei genitori non sarebbero orgogliosi di me.

Comincia a squillare il telefono. È il numero dell'ospedale. Rispondo subito e una voce femminile mi saluta:" Salve lei è Dahlia giusto?"

Prendo un respiro profondo e rispondo:" si sono io. Come sta mia madre? Si è risvegliata dal coma?"

Una luna in comuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora