Capitolo 10

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Dahlia:

È domenica e stasera c'è la festa pre-gita. Eh si, domani si parte.

Oggi devo firmare il modulo in ospedale per mia madre, stanotte non ho chiuso occhio, ci ho ragionato molto su.

Mi alzo dal letto, mi preparo e sono pronta per andare a scuola.

Mi vesto indossando la felpa di Derek, lo so cosa starete pensando: ah ma allora ti piace.

No, no e no. Mi piace il suo profumo, mi rilassa come poche cose al mondo. Comincio ad annusarla intensamente rilassandomi. Meglio che la smetto sembro una pazza.

Arrivo a scuola e Mary si precipita da me:" Senti Dahly mi dispiace per la scenata di ieri, ero solo gelosa perché pensavo lo avessi perdonato..."

Stringe gli occhi a fessura e comincia a studiarmi.

La guardo confusa e le chiedo:" bhè, che c'è?"

Lei mi chiede:" Dahly, di chi è quella felpa?"

"Ehm... di un mio amico..." le dico guardando il pavimento " se amico posso considerarlo" dico sussurrando parlando più con me che con lei.

" ma guarda che lo so che è la felpa di Derek, se te ne fossi dimenticata sono stata la sua ragazza per cinque anni." Mi guarda come se fossi colpevole.

Alzo gli occhi al cielo sbuffando " sai cosa c'è Mary. Non riusciamo ad avere una conversazione senza litigare, e questo per cazzate. Non sai cos'è successo. Tranquilla te lo spiego: Mi sta per morire la madre e se non ti dispiace quando mi hai trovata in bagno, stavo cercando di non pensarci, in modo stupido sì lo ammetto, ma non riuscivo a pensare lucidamente." Prendo fiato e riprendo alzando sempre di più la voce.

" avevo solo bisogno di qualcuno al mio fianco. Ma non ho nessuno, tutti mi odiano e i miei genitori non ci sono più. Ieri ho avuto un attacco di panico e  Tyler mi ha aiutata. Dopo che sei entrata tu sono scappata via, mi vergognavo di me stessa. Sono andata a sbattere contro un palo, si sono stupida lo so. Derek mi ha soccorsa e mi ha portata a casa sua. Sono uscita perché volevo solo tornare a casa..." comincio a piangere , ma non la smetto di urlare.

" faceva un freddo cane e così lui mi ha dato la sua felpa. Sono tornata a casa e mi sono ferita da sola con una forbice per smettere di pensare ed è servito ben a poco..., questa parte non dovevo dirtela." Scappo via. Voglio solo scomparire, chissà cosa penseranno gli altri di me. L'ho urlato mi avranno sentito tutti. Mi vado a nascondere dietro la scuola.

Scoppio in un pianto isterico prendendo a pugni il muro davanti a me. Le mie nocche si ditruggono.

Qualcuno mi prende dalle spalle e mi tira lontana dal muro.

" cosa cazzo hai detto che hai fatto ieri?!?!?!"

Derek mi urla addosso.

Non pensavo avesse sentito, ma cosa me ne può fregare, sono affari miei.

" cosa vuoi pure te? E poi che te ne frega? È il mio corpo e ci faccio quello che voglio." Rispondo bruscamente, incrociando le braccia al petto.

Ho ancora gli occhi lucidi.

" dove ti sei ferita?" Mi chiede guardandomi dall'alto al basso.

Una luna in comuneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora