✞︎𝑪𝒐𝒎𝒆 𝑹𝒐𝒎𝒆𝒐 𝒆 𝑮𝒊𝒖𝒍𝒊𝒆𝒕𝒕𝒂 𝒕𝒓𝒂𝒎𝒂✞︎
Frammenti di passato presente e futuro si intrecciano in una complicata storia d'amore.
Un mistero da risolvere, un assassino da trovare, due famiglie rivali, da sempre.
Nella bella Verona, l...
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«With a taste of your lips, I'm on a ride You're toxic, I'm slippin' under»
Jericho. Penitenziario 12 Giugno 2024 H 19;56
Reggevo il coltello fra le mani.
Dovevo fargliela pagare. Eccome se dovevo.
«Addams, dove stai andando?» nascosi l'utensile dietro alla schiena.
«In bagno. Torno subito» la guardia annuì, portandosi la sigaretta alla bocca.
Quando fui sicura di essere sola ripresi a percorrere il freddo e umido corridoio. Il silenzio avvolgeva l'ambiente, tutte le celle presenti erano chiuse, le luci spente, i detenuti dormivano.
Il rumore dei miei anfibi spezzava quel silenzio tombale, sovrano fra le pareti umide del carcere.
Quando raggiunsi la cella numero 127 afferrai il coltello saldamente, pronta all'attacco.
«Forcina» sussurrai a Mano, posato sulla mia spalla sinistra.
La mia bella acconciatura da cerimonia ormai era sfatta, il vestito elegante sporco di sangue. Ignoravo il dolore al braccio.
Riuscii a scassinare la serratura e mi guardai attorno.
«So che sei qui» sibilai rigirandomi l'arma fra le dita, «Non avrai di certo paura di me» continuai con lo stesso tono di voce.
All'improvviso la luce della cella si accese, facendomi sbattere le palpebre più volte.
«Che c'è? Vuoi vendicarti?» era davanti a me, le braccia incrociate al petto con un'espressione tranquilla dipinta in volto.
«Bingo» sussurrai con un ghigno.
Cercai di accoltellarlo ma velocemente schivò il mio colpo. Sbuffai.
«Uccidermi non ti farà stare meglio Mercoledì» sorrisi amaramente alle sue parole.
«Ma tu che cazzo ne sai di cosa voglio io? Vaffanculo Tyler» ritentai il colpo ma ancora una volta andò a vuoto.
Saltò sulla scrivania mentre io cercavo disperatamente di colpirlo, ma invano. Era troppo veloce per me.
«Fidati, la vendetta non è la strada giusta» disse con il fiatone. «Tu devi stare zitto. Ti voglio morto, per merito mio» ripresi la mia guerra contro di lui, ma non riuscivo neanche a sfiorarlo.
