𝑨𝒕𝒕𝒐 𝑽𝑰𝑰 𝒔𝒄𝒆𝒏𝒂 𝑰 (𝑀𝑒𝑟𝑐𝑜𝑙𝑒𝑑𝑖́)

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«Ma ci sei tu, mi rimani tuE perdo l'equilibrio solo a dire il tuo nomeUna ninna nannaSei la prima cosa che mi ha fatto stare bene»

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«Ma ci sei tu, mi rimani tu
E perdo l'equilibrio solo a dire il tuo nome
Una ninna nanna
Sei la prima cosa che mi ha fatto stare bene»

Mercoledì
4 Maggio

Verona
H:00:13




Camminavo per le vie di Verona con un piccolo sorriso sulle labbra.

Quando arrivai davanti alla mia casa cercai con lo sguardo la finestra che avevo lasciato aperta.

Tolsi le scarpe per evitare di fare rumore e feci un piccolo salto per ritrovarmi nella mia stanza.

Poggiai delicatamente gli stivali accanto alla scrivania e tolsi la giacca di pelle nera.

«Mercoledì» mi gelai sul posto, voltandomi leggermente.

«Papá» sussurrai nervosamente.

«Dove sei stata?» mi morsi un labbro e abbassai lo sguardo per un momento.
«Mi annoiavo, così sono andata a farmi un giro per Verona» alzò un sopracciglio, incrociando le braccia al petto.

«Curioso il fatto che tu sia uscita di casa dalla finestra» si avvicinò a me e mi prese per un braccio.

«Non hai mai saputo mentire. Se ti rivedo con lui lo uccido, chiaro?» rabbrividii senza rispondere.

«Ma-» era inutile continuare a mentire, aveva ragione, non ne ero mai stata capace.

«Pensavi davvero di riuscire a fregarmi? Non dimenticare chi sei, questo» indicò il mio polso, «Non lo puoi cambiare».

Buon sangue non mente

Mi lasciò andare e io strinsi forte i pugni, evitando di piangere di nuovo.

«Allora? Non mi rispondi?» mi passai una mano fra i capelli e chiusi gli occhi.

«Ci conviene» ebbi il coraggio di dire alla fine.
«Ah sì? E come?» deglutii a vuoto e parlai, «Lui mi aggiornerà sulle mosse del padre, me lo ha detto personalmente» mi alzò il mento con un dito.

«Forse una cosa non la hai ben capita» mi sottratti al suo tocco, «E che cosa non ho capito?» lo imitai, incrociando le braccia al petto.

«Non giocare con il fuoco. Non ti puoi fidare di quegli infami, non sai quanto possono essere bravi a mentire» scossi la testa.

«Tyler non è così» lo vidi alzare gli occhi al cielo, quasi divertito dalla mia affermazione.
«Apri gli occhi Mercoledì, da sola hai capito che è uno che fa il doppio gioco. Che ne sai tu? Magari potrebbe fare la spia anche con Donovan».

𝑪𝒐𝒎𝒆 𝑹𝒐𝒎𝒆𝒐 𝒆 𝑮𝒊𝒖𝒍𝒊𝒆𝒕𝒕𝒂 ᵐᵉʳᶜᵒˡᵉᵈⁱ́ˣᵗʸˡᵉʳDove le storie prendono vita. Scoprilo ora