Il primo ad aprire gli occhi fu Zephyr. Osservò a lungo il viso rigato di lacrime del più piccolo e, istintivamente, allungò una mano verso di lui per accarezzargli la guancia e lo svegliò involontariamente. Resto ad occhi chiusi per svariati minuti, inspirando a pieni polmoni l'odore salino che emanava il suo corpo. In quel nuovo giorno, il castello era avvolto da un'atmosfera tranquilla, ma il cuore di Theron rimaneva ancorato alla tristezza della serata rovinata. Il maggiore gli rivolse un sorriso e lo attirò nelle proprie braccia per regalargli delle dolci carezze e Theron fu più che felice di poter ascoltare il battito del cuore del maggiore appena sveglio.
- "Stai bene piccolo smeraldo?"
- "Diciamo di sì, anche se preferirei nascondermi in un fosso."
- "Dovresti dimenticare quello che è successo e andare avanti, non mi piace vederti con questo broncio triste."
- "Non è facile dimenticare tua madre che ti schiaffeggia e umilia il proprio compagno."
- "Facciamo così, dopo colazione ti porto in un posto che credo possa piacerti, ma devi farmi un bel sorriso."
Colto dalla curiosità, alzò la testa dal suo petto e gli rivolse un grande sorriso. Fece velocemente colazione e, a tavola, venne evitato l'accaduto della sera precedente. Come promesso da Zephyr, si allontanarono dal castello subito dopo colazione e per tutto il tragitto gli chiese sempre e solo <<Dove stiamo andando?>>, ma non ricevette alcuna risposta. Decise così di prestare attenzione alla strada che stavano percorrendo, con l'intenzione di memorizzarla nel caso potesse essere utile. Gli alberi si ergevano imponenti e proiettavano le loro ombre sul percorso ciottolato, alcuni animali accompagnavano inconsapevolmente il loro cammino deliziandoli con i dolci suoni dei loro versi. Fu così preso dall'ambiente circostante che non si accorse che Zephyr si fosse fermato e, di conseguenza, andò a sbattere contro la sua schiena. Dopo alcune imprecazioni affiancò il maggiore e lo spettacolo che gli si parò davanti bastò per fargli perdere il fiato. Un'immensa distesa verde ricoperta da fiori colorati e di ogni tipo, una cascata che andava a picco in un ruscello e un numeroso stormo di uccelli che volava da una parte all'altra di quel magnifico posto. Non poté trattenere il sorriso che era nato sul suo viso e si voltò verso chi lo aveva condotto lì.
- "Vedo che ti piace dove ti ho portato."
- "Mh, è bellissimo qui."
- "Mi merito un premio allora."
Disse Zephyr mentre si chinava verso il viso del suo compagno e gli porse la guancia attendendo che capisse cosa volesse. Il minore capì al volo e, roteando gli occhi divertito, gli schioccò un veloce bacio sulla guancia. Non perse tempo, poi, e si lanciò nell'esplorazione di quel posto sotto gli occhi vigili del maggiore. Passeggiò tra i fiori e ne ravvivò alcuni in procinto di perdere i loro petali, mise i piedi in ammollo nel ruscello e, quando ne ebbe abbastanza, si avvicinò alla cascata ignorando gli avvertimenti precauzionali dell'alpha. Tutto sembrava andare bene fino a quando, qualcosa, non colpì Zephyr. Provò ad alzarsi senza successo, sentiva il corpo intorpidito e le pupille farsi sempre più pesanti. Aprì la bocca ma non uscì alcun suono e cadde inerme al suolo, nel sonno più profondo. Sentendo il colpo, Theron sgranò gli occhi e corse nella direzione del maggiore ma gli si bloccarono i muscoli quando vide una banda di uomini incappucciati andare nella sua direzione. Incespicò nei suoi stessi passi nel tentativo di raggiungere il suo compagno e gemette di dolore quando uno sparo gli strisciò il braccio. Non ci volle molto per ricevere la stessa sorte ricevuta da Zephyr e cadde, dormiente, sul suo petto.
Quando aprì gli occhi era già notte. Fece scorrere lo sguardo sulla stanza in cui si trovava e si rese conto di conoscere bene l'arredamento: era casa sua. Preso da panico si alzò bruscamente e cadde a terra ancora sotto effetto di qualsiasi cosa gli avessero sparato. Diede ancora uno sguardo nella stanza alla ricerca di Zephyr ma non era presente. Si mise in piedi e avanzò verso la maniglia della porta, fermando la mano a mezz'aria quando sentì parlare dall'altra parte.

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Theron's Eden
Lupi mannariTheron, un omega che da sempre odia gli alpha, si troverà a lavorare come giardiniere reale al castello del principato d'Alba nera dove regna un principe, alpha, che porterà il giovane Theron ad affrontare numerosi grattacapi. Un giorno però scoprir...