Conflitto

61 5 4
                                    

[P.O.V. Blade]

Venni trascinato fuori dal vortice nero in cui mi ritrovavo quando sentii qualcuno bussare alla porta. Di scatto aprii gli occhi osservando la stanza fredda e vuota. Accanto a me c'era Sakura che dormiva pacificamente, il volto rilassato con la testa appoggiata al mio petto. Forzai via il pensiero di Violet e, poggiando delicatamente la testa della Espeon sul letto mi mossi verso la porta, non prima di essermi assicurato di coprirla con la coperta.

Una volta alla porta la aprii per vedere una Vaporeon con sguardo spento.
<<Blade... Scusami tanto, stavo cercando Sakura>>
<<Sta dormendo>> lei sussultò per un attimo come se non credesse alle mie parole, poi scuotendo la testa parlò nuovamente.
<<Ti va di, beh... Di parlare un po'?>>
Mi guardai dietro per un attimo, ma quando vidi nei suoi occhi quanto ne avesse bisogno non potei rifiutare.

Mi ritrovai a camminare per il campo accanto alla Vaporeon, la quale rimase in silenzio per un bel po' prima di aprire bocca.
<<Quindi, tu e Sakura...>> Subito soccorso la testa sentendo le mie guance scaldarsi sotto la pelliccia nera.
<<No, non siamo niente, solo amici>>
Lei sorrise lasciandosi sfuggire una piccola risata.
<<Non intendevo quello. È che non ho mai visto mia sorella così... Tranquilla. Ha preso persino la questione di Crystal meglio di quanto pensassi. Meglio di me>>
<<Era di questo che volevi parlare?>>
Lei annuì silenziosamente.

<<Nostra sorella maggiore è sempre stata per noi un punto di riferimento, per Sakura più di tutti. Nonostante vivessimo insieme, io ho sempre avuto Liam al mio fianco, ma lei, lei aveva solo Crystal>> La sua voce tremò leggermente nel mentre continuava.
<<Io ti devo ringraziare per... Beh, per essere qui con noi, con lei>>
<<Non sto facendo nulla di speciale>> Affermai sentendolo il mio viso accaldarsi. Non ero abituato a un simile trattamento e probabilmente non lo sarei mai stato.

Proprio in quel momento una voce squillante risuonò nel silenzio facendosi fare un salto per la sorpresa.
<<Ma guarda chi si rivede, il piccolo Blacky!>> Sia io che Karma ci voltammo verso la Meowstic shiny che camminava verso di noi. Quando fu a pochi metri da noi si fermò, poggiando una zampa sul fianco e sorridendoci con la sua pelliccia bianca che risplendeva contro il giallo limone delle sue zampe.
<<In realtà mi chiamo Blade>> Affermai sottovoce, ma appena pronuncia quella frase subito Ivy ridacchiò.
<<Lo so, ma trovo che Blacky sia un nome più carino per te, Blacky>> Abbassai la testa imbarazzato nel mentre Karma soffocò una risata. Probabilmente a causa di questo, Ivy inclinò la testa di lato prima di continuare.

<<E questa ragazza qui? È la tua ragazza?>> Karma scoppiò definitivamente a ridere quando vide la mia espressione completamente imbarazzata.
<<No lei è Karma...>> Non ebbi neanche il tempo di finire di parlare che la voce squillante della Pokémon mi interruppe.
<<La sorella di Crystal! Non sai quanto è bello per me incontrarti, tua sorella mi ha raccontato tanto su di te>>
<<Aspetta! Hai incontrato Crystal!?>> Urlai quasi all'istante. Quell'unica volta in cui ci incontrammo non parlammo affatto di Karma o di qualcos'altro, questo significava per forza che la avesse incontrata da poco.

In risposta la Pokémon fece un cenno distratto con la testa come se per lei la notizia fosse scontata e di poca importanza.
<<Certo che sì, si trova qui>> Karma sussultò e quasi sbiancò nel mentre Ivy indicava con la zampa l'edificio medico.
<<Sia lei che Luise sono in infermeria. Siamo stati attaccati da un Greninja, credevo lo sapeste già>>
Nel sentire quelle parole Karma scattò verso l'edificio e, con un cenno di scuse nei confronti di Ivy, raggiunsi velocemente la Vaporeon.

[P.O.V. Karma]

Senza nessuna esitazione spalancai la porta dell'edificio medico scrutando la stanza all'interno. Nonostante Liam si voltò nella mia direzione, i miei occhi erano fissi sulle figure di fronte a lui.
Crystal aveva lo sguardo basso nel mentre mi dava le spalle, il suo sguardo fisso sul letto davanti a lei. Era così concentrata che non si accorse neanche di me, e quando mi avvicinai a lei rimasi sconvolta da quello che avevo davanti agli occhi. Joel era disteso sul letto, inerme. Il suo corpo una volta ricoperto da pelo giallo ora era macchiato di rosso. Il fianco coperto da bende ormai già macchiate e il suo fiato debole e incostante.

Through your eyes [Versione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora