Capitolo 20

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Valentine

Sono sempre stata brava a nascondere le cose, specialmente le mie reali emozioni e sentimenti.

A creare una maschera sotto cui celare i miei demoni.

Ma non è stato sempre così, questa tecnica da più piccola la usavo - ovviamente bene- per altre cose.

Ad esempio quando i prof delle superiori guardavano verso di me, ed io avevo appena smesso di parlare con un compagno, allo sguardo dei professori ero totalmente indifferente, sembravo calma.

Come per dire "Non ho fatto nulla di male, stavo solo chiedendo una penna."

Mentre dentro di me ero agitata che mi scoprissero.

Era un'espressione normale, come se tutto stesse andando per il meglio.

Con il tempo, ho perfezionato la mia tecnica e ho attaccato un sorriso su quella maschera.

Ogni volta che qualcuno mi ricordava Lucas non stavo bene, ma lo fingevo.

Fingevo.

Come ho finto di stare alla grande durante tutte le telefonate dei miei amici.

Sta andando tutto male.

Ho perso il conto delle crisi che ho avuto in questo mese lunghissimo.

Doveva essere il "mese per riprendersi da tutta la merda." Sinonimo di " Mese tranquillo." Invece è stato tutt'altro.

E tu che credevi, di stare bene senza le persone che ami e a cui vuoi bene?

Non so come ho fatto a starne alla larga per un mese.

Tutti i giorni Grace mi telefonava per chiedermi come stavo, anche Liam Allie e Sarah.

Erano tutti preoccupati.

In più ogni minuto controllavo il cellulare per vedere se Gabriel mi avesse telefonato e, mi sono demoralizzata molto a costare che no, non lo aveva fatto.

Poi ho realizzato che ero stata io a chiedere a tutti silenzio.

In più ho sempre addosso delle magliette che gli ho rubato, e che, purtroppo, non profumano più di lui.

Questo mi fa male più di tutto, sapere che c'era il suo odore con me lo facevo sentire vicino, invece senza ilprofumo intriso nelle sue magliette sono ancora più distrutta.

È come se mi facessi male da sola.

In questo tempo ho anche realizzato che non so amare, perchè non lo sono mai stata e probabilmente mai lo sarò. È inutile pensare di amarlo, perchè nessuno me lo ha insegnato.

Infatti non lo so fare.

Ho anche lasciato perdere la terapia.

Posso contare sulle punta delle dita le persone riescono a vedere oltre all'apparenza di quello strato creato per nascondere la vera me.

Cade nei momenti di pura debolezza, solo davanti che guardano non la falsa, ma il mio cuore.

Li riconosco.

𝓨𝓸𝓾 𝓼𝓪𝓿𝓮𝓭 𝓶𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora