Valentine
<<Ma è... bellissimo.>> Dico, meravigliata, guardando il panorama circostante dal mio oblò.
<<Sì, ma ti consiglio di coprirti per bene, farà freddissimo e, per quanto mi faccia impazzire, con questo misero straccio addosso morirai di gelo e non voglio che accada.>>
<<Va bene, dai, andiamo.>>
Prendiamo i nostri bagagli e scendiamo dall' aereo.
Come avevo adocchiato, il paesaggio è mozzafiato.
E fa anche freddo. Tanto.
Gabriel mi mette al collo la sua sciarpa e mi stringe la mano, attorcigliando le sua dita alle mie.
Ma come si fa a non amare questo ragazzo?
<<Chiamo un Uber?>>Chiede.
Io annuisco.Gabriel dà all'autista l'indirizzo e nel mentre io penso a quando mi sono innamorata di lui, pur non sapendolo.
Credo sia stato quando ha ascoltato la mia crisi e mentre piangevo mi stringeva a sè, credo sia stato in quel momento che è scattata la scintilla.
Pur avendone paura. Pur non rendendomene conto.Oppure quando mi ha protetto da Lucas.
Mi ritrovo a pensare a quanta differenza ci sia tra attrazione fisica e amore.
Perchè prima di un punto ignoto, noi credevamo che ci fosse solo attrazionne fisica.
Invece, ancora non ce ne rendevano conto, ma c'era un sentimento molto diverso, molto più profondo, molto più forte.
L'amore.
<<Siamo arrivati.>>Mi risveglia dai mie pensieri.
<<Ma... è gigante!>>Esclamo.
Scendo dall'auto e Gabriel mi dà tutto il tempo necessario per realizzare che la mega villa che sto guardando è stata la casa in cui è cresciuto.
Per la maggior parte del tempo, in realtà, perchè mi ha raccontato che visto che suo padre era un grande giocatore di calcio -ha smesso da un anno circa.- lui è la sua famiglia cambiavano spesso casa.
Quando lui è nato, suo padre giocava a Barcelona, e dopo alcuni anni di "migrazione" - parole sue.- si sono trasferiti in Colorado, fino al giorno del suo ritiro.
<<Che hai?>>Gli chiedo, perchè lo vedo riluttante.
<<Be', ehm, questo posto trasuda ricordi brutti. Però fin quando non ci sarà mio padre non ci penserò, andiamo.>>
Mi prende per mano e mi dirige verso la casa.
Non appena entrata, mi trascina al piano di sopra, verso camera sua.
A un passo dalla porta, mi mette davanti a lui.
Ci guardiamo.<<No.>> Dico. <<Non ci provare, No.>>
<<Ma dai... perchè?>>Si lamenta.
<<Perchè tra mezz'ora arriverà tua sorella e dopo tuo padre.>>
<<Mmm.>>Mugugna, mentre fa cadere la sua testa nell' incavo del mio collo.
<<Contrattiamo, va bene?>>Si rialza di scatto.
<<Sentiamo.>>
<<Dieci minuti abbracciati.>>
<<Solo abbracciati?>>Domando.

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𝓨𝓸𝓾 𝓼𝓪𝓿𝓮𝓭 𝓶𝓮
Romance''𝐺𝑙𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎𝑛𝑜, 𝑉𝑎𝑙𝑒𝑛𝑡𝑖𝑛𝑒'' Valentine è una ragazza molto simpatica ed estroversa, con molti amici e abbastanza popolare. Valentine si innamora di un ragazzo che gioca a Basket, Paul, con cui scambia qualche cenno della t...