Capitolo 26

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Valentine

Sono ancora frastornata e parzialmente confusa quando, scendendo al piano di sotto, Gil, il padre di Gabriel, mi squadra da capo a piedi con uno sguardo poco simpatico.

Okay, Valentine. Non farti prendere dal panico.

Analizzo brevemente la situazione: Sophia è visibilmente irritata e il sole è in procinto di tramontare, perciò ho dormito poco.

Mi faccio coraggio e mi avvicino al padre.

<<Piacere di conoscerla signor Garcia, io sono Valentine Miller, la ragazza di suo->>

<<Tra voi è una cosa seria oppure vuole solo i soldi?>>Mi interrompe, rivolgendosi a Gabriel

Okay. Io ci ho provato, ma non si smuove dal suo ruolo.

Mi dispiace pensarlo e spero che cambi ma è uno stronzo colossale.

E se Gabriel pensi questo di me?
Sarebbe terribile, perchè non è minimamente vero.

Ma che sto dicendo, Noi ci amiamo e lui lo sa.

Lui e Sophia si accigliano.

<<Se non fosse una cosa seria secondo te l'avrebbe mai portata a casa?!>>

<<Sto forse parlando con te, Sophia?>>

Gabriel lo afferra dal polso e probabilmente glielo sta stringendo, visto che è molto arrabbiato.

<<Non ti permettere mai più di insinuare cose del genere, non meriti nemmeno una risposta, visto che tel'ha già data Sophia.>>Gli dice.

Ed è come se fossimo connessi.

Li separo.

<<Credo che siamo partiti con il piede sbagliato, e no, io amo suo figlio, quindi sì, è una cosa seria.>>Guardo quest'ultimo.

<<Questa sera Papà ha prenotato un tavolo da Luke's, un ristorante abbastanza vicino, voi venite, giusto?>>

Io annuisco, mentre ci dirigiamo verso un taxi parcheggiato nel vialetto della villa.

Gil dà l'indirizzo al tassista e dopo poco tempo siamo davanti ad un ristorante schifosamente di lusso.

Gabriel mi stringe forte la mano. <<Ed ora arriverà anche il peggio.>>Sussurra.

<<Perchè, non era già iniziato?>>Dico nel tentativo di farlo ridere, è molto sotto pressione oggi, e di riesco. Una risatina rauca, ma è già qualcosa.

Dopo esserci seduti il padre inizia a tartassare Gabriel di domande.

E si trasforma quasi in un botta e risposta.

<<Stai studiando? Come va?>>

<<Sì, come al solito.>>Risponde freddo,

<<E ti stai concentrando sul tuo obbiettivo? Ma che dico, sicuramente no, visto la distrazione vivente che hai accanto a te.>>

𝓨𝓸𝓾 𝓼𝓪𝓿𝓮𝓭 𝓶𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora