"Ti prego, dimmi che stai scherzando! Il cioccolato è infinitamente superiore alla fragola!" Olivia discute animatamente con Noah: i loro gusti in fatto di milk-shake sembrano essere diametralmente opposti. Una cosa, però, è certa: Noah ha un appetito insaziabile. Davanti a lui troneggia un bicchiere sovrastato da una montagna di panna montata, sprinkles di ogni genere, cacao in polvere e persino un bastoncino di cioccolato bianco.
"La fragola è più sofisticata: dolce, ma con una leggera acidità. Il cioccolato, invece, è roba da bambini paffutelli," ribatte Noah con nonchalance, mentre Kyle lo osserva incredulo.
"I bambini? Sul serio, Noah?" Olivia sospira esasperata, alzando gli occhi al cielo e distogliendo lo sguardo, visibilmente infastidita.
"Tutti siamo stati un po' cicciottelli da piccoli, o mi sbaglio?" Noah parla con una sincerità disarmante, come se le sue parole fossero una verità assoluta e indiscutibile.
"A dirla tutta, alle elementari mia madre mi ha portato dal nutrizionista perché ero ingrassato di cinque chili... e tutto per colpa dei dolci che preparava tua nonna!" interviene Kyle, con un tono che mescola sarcasmo e un sottile risentimento, entrando ormai anche lui nel vivo della discussione. L'unico che sembra rimanere impassibile al tavolo è Ryan. Gli lancio uno sguardo divertito, notando che è altrettanto perplesso quanto me.
"E tu? Qual è il tuo gusto preferito?" mi chiede, staccandosi dalla conversazione.
"La vaniglia," rispondo senza esitazione. Ho sempre amato la vaniglia, sia come sapore che come fragranza. Candele? Alla vaniglia. Profumo? Alla vaniglia. Gelato? Alla vaniglia. Budino? Alla vaniglia. Bagnoschiuma? Alla vaniglia.
È un aroma dolce e avvolgente, ma al contempo incredibilmente delicato.
"Direi che la tua scelta è decisamente coerente," commenta, gettando un'occhiata al mio milk-shake giallo pastello. Poi si volta verso gli altri con un'espressione di scuse. "Ragazzi, resterei volentieri, ma domani ho un'importante verifica di geografia." Le sue parole riescono finalmente a mettere fine all'infinita disputa tra cioccolato e fragola.
"Come? Già vai via?" domanda Olivia, visibilmente sorpresa. Ma Ryan è irremovibile: lo studio viene prima. Si sistema lo zaino sulle spalle e ci saluta, uscendo dalla Dunkin', mentre la porta emette il familiare tintinnio del campanello.
"Comunque, il milk-shake alla fragola ha un supplemento di un dollaro," riprende Olivia, cercando ancora di far valere la sua opinione. Le rivolgo un'occhiataccia, ma lei si limita a scrollare le spalle con indifferenza. Quanto può essere testarda?
"La qualità si paga," ribatte Noah prontamente, provocando in Olivia una smorfia irritata. A quanto pare, ha trovato pane per i suoi denti. Definirlo irremovibile sarebbe poco.
"Credo che andrò in bagno," dico a Kyle, dato che gli altri due sembrano troppo concentrati nella loro disputa, ancora una volta. Lui annuisce, distratto, e noto che, con discrezione, posa il braccio dietro la nuca di Olivia sul divanetto. Lei però è talmente immersa nella discussione da non accorgersene, ma sono certa che presto se ne renderà conto, e la situazione potrebbe farsi piuttosto imbarazzante per lei.
"Scusami, dov'è il bagno?" chiedo alla ragazza dietro al bancone, che mi indica una porta in fondo alla sala, sulla destra. Ovviamente, i bagni sono sempre in fondo a destra. La ringrazio sorridente.
Chiusa la porta alle mie spalle, mi fermo davanti allo specchio per una rapida controllata. Oggi non mi vedo poi così male; per lo meno, le occhiaie sono state coperte con successo grazie al nuovo correttore. Direi che è stata una buona scelta. Tuttavia i miei capelli neri fanno risaltare ancora di più la mia pelle pallida. Sciacquo le mani e le asciugo con i fazzoletti accanto al lavandino. Mi sistemo il maglioncino verde malva e mi preparo a tornare dagli altri. Appena esco, però, vengo bloccata da una figura maschile. È alto, elegante, e indossa occhiali da sole che celano il suo sguardo. I capelli, sistemati all'indietro con il gel sono impeccabili e sull'orecchio sinistro brilla un orecchino d'oro. Sicuramente non è qui per portare buone notizie. È fermo davanti alla porta del bagno delle donne, nella sala opposta a quella dove sono i miei amici. Indossa lo stesso smoking che ricordo di aver visto su Rowan alla festa di Evan, e sento un nodo formarsi nella mia gola.
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Until spring: a love that blooms
RomanceCamellia Davies ha diciotto anni e frequenta l'ultimo anno di liceo alla San Diego Academy insieme alla sua migliore amica Olivia, una ragazza dolce e sognatrice, in cerca del suo principe azzurro. Camellia, al contrario, è realista e ha smesso di...