Capitolo 8: "caos"

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Jisung si era fatto prendere da un attacco di panico e in mezzo al caos che si era propagato nella struttura e a causa della poca fiducia che c'era tra i due, Minho non sapeva gestire la situazione, poteva prenderlo di peso e portarlo fuori, ma voleva che si fidasse di lui.
"Jisung ora guardami" Minho si accasciò in ginocchio insieme a lui, Jisung lo guardò a stento
"Adesso devi calmarti, non è successo niente okay? Non sappiamo in che zona siamo avvenuti gli attacchi questa mattina, ma se fossero quí vicino non ci farebbero uscire, quindi per favore, adesso riprenditi e andiamo"
Jisung sembrò finalmente riprendersi un pochino, e scoppiò in un pianto liberatorio abbracciando Minho che fece lo stesso
"Va bene se ti fa sentire meglio, ma ora è meglio andare okay?"
"A piedi?"
A questa domanda Minho tirò fuori il telefono e telefonò a l'unica sua conoscienza che possedeva un auto, Hyunjin, che intanto si trovava ancora nel parcheggio con Felix, in auto cercando notizie sull'accaduto, appena suonò rispose immediatamente al telefono
"Che succede?"
"Come cosa succede che cazzo non hai sentito? Quei bastardi ammazzano pure di giorno adesso"
"L'ho sentito, ma ora devo pensare a portare a casa Felix"
"Jisung ha paura e non riesco a portarlo fuori di qui, non vuole tornare a casa a piedi"
Hyunjin fece un respiro profondo
"Portalo al parcheggio, lo accompagno io"
Minho senza dire niente prese Jisung per il braccio e corsero fuori, Jisung si calmò quando Minho lo portò davanti alla macchina di Hyunjin
"Sali con lui, ti porterà a casa"
Felix scese e aprì la portiera per lui, ma Jisung sembrava riluttante
"Minho sali anche tu" Felix lo invitò a salire controvoglia, ma se serviva a fare stare bene il suo migliore amico, allora avrebbe fatto uno sforzo.
Minho salí nei posti dietro con Jisung, ora si era calmato ed era finalmente riuscito a rilassarsi, per strada, i quattro si guardavano intorno per cercare di capire la situazione, si vedeva che era strano, ma non sembrava ancora essere scattato il panico nei cittadini, nel mentre arrivarono davanti a casa di Jisung, ma Minho decise di scendere e rimanere con lui per un po'
"Ci aggiorniamo più tardi, vediamo cosa succede, rimanete al sicuro" Disse Hyunjin prima di ripartire in auto
"Spero che Jisung stia bene" Felix sbuffó
"Dovresti sperare di stare bene anche tu" Hyunjin gli arruffò i capelli
Felix tirò fuori il cellulare per controllare le ultime notizie
"10..." Felix spalancò gli occhi
"10?"
"10 vittime nelle ultime due ore, in zone sparse, non vengono nominate le vittime e nemmeno i quartieri dove sono state uccise"
"Ovviamente..." Hyunjin sospirò e strinse la spalla di Felix
"Che succede?"
"ti porto a casa e vado a controllare"
"Non farlo" Felix sussultò
"Eh? Perché no? Guarda che è normale che vada a controllare cosa i miei simili combinano"
"E se ti uccidono?" Felix abbassò la voce
"Wow che carino ti preoccupi per me?" Hyunjin rise facendo arrossire il biondo che come sempre, non aveva la minima intenzione di ammettere i suoi sentimenti, quindi piuttosto di fare figuraccie, a questa domanda abbassò lo sguardo senza dire una parola, sperando che il moro cambiasse discorso
"Beh se hai così paura che mi accada qualcosa ti lascio a casa mia, così potrai aspettare fino al mio ritorno"
"Cosa faccio in una casa così grande da solo?" Felix incrociò le braccia
"Beh è pur sempre la casa di un vampiro no? Indaga su qualcosa, ti lascio il mio computer per le tue ricerche se vuoi"
"Beh se la metti in questo modo..."
"Vedi? Ti conosco so come adularti" Strofinò i capelli del biondo ancora una volta, per poi svoltare e lasciarlo come promesso a casa, parcheggiò l'auto nel grande parcheggio davanti alla villa
"Non vai in auto?"
"Attirerei solo l'attenzione, a piedi ci metto meno"
"Hai tipo la super velocità o qualcosa del genere?"
"Qualcosa del genere, tieni le chiavi e entra, chiuditi dentro e non uscire fino al mio ritorno, poi più tardi ti riporto a casa tua"
Felix annuí ed entrò in casa, subito salí di sopra in camera di Hyunjin, dove si trovava quel grande pianoforte che pochi giorni prima avevano suonato insieme, la suonata che aveva dato inizio a questa assurda situazione, a cui Felix ancora stentava a credere. Dose di sangue giornaliera, fingersi il suo ragazzo per farlo innamorare di lui in modo che potesse prendere il suo sangue...tante cose non gli tornavano, ma allo stesso tempo sapeva bene, che quel vampiro gli piaceva, ma non solo perché amava ed era appassionato di vampiri, lui amava QUEL vampiro, quell'ibrido che legava costantemente i meri capelli in un elastico rosso, quel vampiro che non mostrava i suoi occhi rossi o le sue zanne per chissà quale motivo, quel vampiro che amava bere il sangue dalle sue labbra per non fargli troppo male e per non far preoccupare i suoi cari, però, c'era dell'altro e ne era certo, e quella era la sua occasione per scoprire qualcosa.

Eternal Rose |Hyunlix Minsung|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora