Jisung ancora una volta, riaprì gli occhi, il ricordo di Minho iniziò a sbiadire fino ad abbandonare del tutto la sua mente, una lacrima gli scendeva la guancia
"Perché sto piangendo?" Continuava a chiedersi, mentre il ricordo sbiadiva gradualmente, pensava di riuscire a combattere la soggiogazione continuando a ripetersi il nome "Lee Minho" nella testa, ma anche quello andò a sparire
"Chi era? Con chi ho parlato? Perché sono qui da solo?" Un vuoto di memoria che lo tartassava e lo rendeva ai suoi stessi occhi un matto che soffriva di amnesia, ma nel profondo del suo cuore, un racimolo di quel sentimento rimaneva, scaldandolo in quella fredda sera di inverno.
"L'ho fatto" Minho risalì in auto sussurrando queste parole mentre aveva ancora le guance bagnate
"È giusto così, ancora 2 settimane e potrai andare da lui, questa volta per sempre" il dipendente gli mise una mano sulla spalla per consolarlo
"Per favore andiamo via da qui" Minho disse solo con voce tremolante, ma ora, sapeva come rivederlo, avrebbe soggiogato gli insegnanti dell'Università fingendosi uno studente già al secondo anno dell'indirizzo che Jisung sceglierà, per rincontrarlo.
Le ultime settimane di rieducazione sembrarono infinite, il dolore delle torture sembrava più forte del solito, e le ferite non smettevano mai di sanguinare nonostante le disinfettasse costantemente, ma una ferita ancora più grande, non avrebbe smesso di sanguinare, e l'unica cura era rivederlo, e impedire che qualcun'altro glielo portasse via prima di lui, Jisung gli apparteneva, era la sua gemma di Pandora per mantenere la sanità e per perdonarsi per ciò che Hyunjin aveva fatto.
"Ho fatto come hai detto, ho fatto soggiogare il direttore dell'Università facendoti inserire nel suo corso, ha scelto il corso di Economia" il dipendente entrò per un'ultima volta nella stanza di Minho, era l'ultima mattinata, prima di riacquistare finalmente la libertà.
"Se Hyunjin combinerà di nuovo qualcosa, non prenderti le colpe al posto suo Minho" gli disse mentre gli passava dei vestiti puliti
"Lo ucciderebbero" Minho disse freddamente
"Un "bianco" può morire?"
"Se viene lasciato senza sangue per troppo tempo impazzisce e viene freddato con dei proiettili appositi, tu lavori qui dovresti saperlo" Minho continuò senza guardarlo
"Lavoro qui da pochi giorni prima che arrivassi tu, non ho ancora la completa fiducia del "Capo" per questo non so ogni dettaglio"
"Beh ora lo sai, per quanto quell'idiota non cambierà mai, non voglio comunque che muoia"
"Cosa gli dirai, non appena lo rivedrai?"
"Nulla, assolutamente nulla, ma se si farà una nuova preda, cercherò di avvertirla prima"
"È la scelta migliore"
Minho conosceva ogni dettaglio dei metodi che Hyunjin aveva per scovare nuove prede e come accaparrarsele
"Lui mente alle prede"
"Mente?"
"Dice di fare parte dei "Rossi" e che per bere il sangue deve essere innamorato della preda, lo usa come scusa per manipolarli e trascinarle nell'abisso con lui"
"Scusa ma, come conosci tutto questo? Te ne ha parlato lui?"
"No, ha provato a fare la stessa cosa con me, prima che sapesse che sono un vampiro pure io"
Minho ora però, doveva pensare a Jisung, voleva pensare solo a lui, e tornare a parlarci.
Dopo poche ore potè finalmente uscire dalla rieducazione e tornare a casa, l'università iniziava quella mattina, ma aveva deciso di prendersi un giorno di riposo per far guarire le ferite.
Il giorno dopo, si alzò presto, si vestì elegante fregandosene completamente della divisa dell'istituto, doveva essere perfetto per rivederlo, uscì di casa velocemente e si diresse verso l'università per poi andare in classe, non vide Jisung, ma aveva soggiogato l'insegnante per far si di essere seduto accanto a lui
"Eccolo, J23, Jisung sarà sicuramente al J24" si sedette emozionato come un bambino al parco giochi, e poi finalmente dopo minuti che sembravano infiniti lo vide entrare
"Oh lo studente che ieri non c'era" Jisung si sedette accanto a lui
"Lee Minho, grazie" Minho si presentò ancora una volta
"Lee Minho eh? Nome comune" Jisung rise
"Posso avere l'onore di sapere il tuo allora?" Minho chiese sarcasticamente come se non lo conoscesse già da 1 anno, ma Jisung ovviamente non ne aveva più ricordo
"Han Jisung in persona" Jisung si inchinò scherzosamente, Minho lo osservava incantato, come sempre, in tutti questi mesi non era cambiato di una virgola, era sempre il solito e estroverso Jisung di cui si era innamorato
"Sei al primo anno?" Minho iniziò una conversazione, era fastidioso dover ricostruire un rapporto da capo, ma per lui doveva farlo
"Si, ho iniziato ieri"
"Io sono al secondo"
"Oh al secondo?! Anche la fiamma del mio migliore amico è al secondo anno, magari lo conosci"
Minho aveva già un bruttissimo presentimento
"Mh, non saprei non parlo con molta gente quì" alzò gli occhi al cielo facendo finta di niente, mentre iniziava a sorseggiare l'acqua dalla borraccia
"Si chiama Hwang Hyunjin" quel presentimento era reale, a momenti si strozzava bevendo
"Lo conosci?"
"S-si lo conosco, e dimmi chi è questo tuo amico?" Minho si mostrò interessato
"Lee Felix, è il mio migliore amico, frequenta il primo anno come me"
"Capisco" Minho abbassò lo sguardo, Hyunjin aveva già trovato una nuova preda, sicuramente lo stava gia ingannando con le sue storielle
"Dimmi Minho, non è che questo Hyunjin è tipo il tuo ex?"
Minho sentendo questa domanda rise
"E-ex?! Perché dovrebbe?"
"Beh dalla reazione che hai avuto sembrava"
Minho abbassò ancora una volta lo sguardo, dopo tutto quello che era accaduto Jisung parlava di Hyunjin in modo normale, beh ovviamente, non aveva ricordi di nulla
"Ti assicuro che non è il mio ex, sono sorpreso, quando eravamo amici continuava a dirmi di essere etero"
Non glielo aveva mai detto, ma doveva più che mai far distogliere a Jisung il pensiero sul fatto che Hyunjin potesse essere stato con altri ragazzi, o c'era il rischio che in qualche modo, i suoi ricordi sarebbero tornati
"Ah quindi vuoi dirmi vuoi dirmi che avevi una cotta per lui e ti ha rifiutato? Classica scusa"
"Senti chi parla" Minho pensò automaticamente, riferendosi al fatto che Jisung avesse rifiutato Ethan come scusa per il suo ego smisurato
"Non avevo una cotta per lui, ma sono sempre stato molto aperto alle relazioni anche coi ragazzi, mentre lui è sempre stato molto chiuso sull'argomento relazioni in generale, l'unica fiamma che ha avuto è stata una ragazza 3 anni fa, quindi diceva di essere etero"
"Beh, stessa cosa vale per me, Felix mi diceva di essere etero fino a 3 giorni fa, ora è fidanzato con Hyunjin"
Non erano fidanzati, era un illusione, Hyunjin ha questa capacità, lo sta avvelenando della sua dolcezza e del suo charm, per poi trascinarlo nell'abisso con lui
la conversazione continuò senza intoppi, ma la distanza dei loro subconscio era comunque tanta."Minho! Minho svegliati"
"C-cosa c'è?!" Minho si alzò di soprassalto
"È l'ultimo giorno di quarantena!" Jisung lo abbracciò felice, Minho aveva appena sognato il passato, era scosso, gli sembrava di avere appena rivissuto tutto, ma avere Jisung davanti ai suoi occhi e poterlo abbracciare, era come una depurazione
"Che ti prende? Hai visto un fantasma?"
Minho lo guardò negli occhi
"Lo definirei più un riflesso" rise
Quel ragazzo, era Jisung, ma non avevano più lo stesso legame di mesi prima, anche se Jisung non lo ricordava, per Minho era straziante vederlo ogni giorno e non potergli raccontare nulla di quel che era accaduto, i suoi ricordi avevano iniziato a riaffiorare, ricordava che Ethan fosse morto, ma ancora non ricordava come
"Un giorno, si ricorderà anche di me?" Continuava a pensare, se non lo avesse fatto, Minho sarebbe stato obbligato ad annullare la soggiogazione e lasciare che soffrisse, era una scelta egoista, ma che probabilmente avrebbe dovuto fare prima o poi, la verità sarebbe venuta a galla, e lo sapeva bene, ma prima di tutto voleva capire quale fosse il piano di Hyunjin, aveva provato a avvertire Felix, ma non gli aveva dato retta, gli aveva già fatto il lavaggio del cervello trattandolo come il suo bel fidanzatino
"Quello stronzo" Minho abbracciò Jisung
"Chi? Io?!" Jisung non capiva
"No, non tu, non potresti mai essere tu"
Jisung notò lo strano comportamento di Minho, solitamente si comportava freddamente con lui, ma quella mattina sembrava tutta un'altra persona
"Non devo permettere che il fatto di poterlo vedere senza problemi ora, cancelli quanto ho sofferto" questo aveva iniziato a pensare, era la sua preziosa gemma, una rosa che non poteva rischiare di fare appassire
"Bene! Andiamo a fare colazione" Jisung si staccò dall'abbraccio ma Minho lo trascinò verso di sè baciandolo
"Seriamente, che hai stamattina? Sei in calore?!" Jisung si staccò dal bacio per poi tornarci poco dopo
"Voglio solo..."
"Non devi dirmi il motivo, va bene così" Jisung spense il discorso, e poi trascinò per mano Minho in cucina per la colazione."Se solo, non fossi impazzito quel giorno" questo è il pensiero che frullava nella testa di Hyunjin, quando guardava Felix, stando 1 mese nella stessa casa con lui, dormire con lui nel letto in cui aveva ucciso Ethan, lo faceva rabbrividire, lo osservava mentre dormiva, chiedendosi per quanto tempo sarebbe riuscito a prenderlo in giro, o almeno, inizialmente era una presa in giro, ma ora amava davvero quel ragazzo, lui era parte dei "bianchi" e sicuramente senza le giuste cure non poteva andare avanti, una dose di sangue giornaliera faceva attenuare il bisogno, ma ogni giorno che passava, rischiava comunque di perdere il controllo e ucciderlo, non poteva permettere che accadesse e soprattutto, non poteva permettere che Minho, si facesse scappare di bocca la verità.
"Buongiorno" Felix si stiracchiava appena sveglio, Hyunjin lo guardava in silenzio
"Oggi finisce la quarantena, devo rifare le valigie per tornare a casa che palle" Goffamente si alzò dal letto
"Devi proprio tornare a casa?" Hyunjin lo abbracciò da dietro lasciandogli un segno viola sul collo
"Fermo cazzo non lasciare segni o mia mad-"
Hyunjin non lo fece finire, si attaccò alle labbra del biondo e come ogni mattina, si prese la sua dose di sangue.
Felix si sistemò, riprese le sue cose per abbandonare la casa di Hyunjin, Minho fece lo stesso intanto
"Che palle non sono più abituato a vivere da solo" Minho sbuffava mentre sistemava le sue cose
"Abbiamo vissuto insieme solo per un mese, puoi tornare qui quando vuoi" Jisung lo consolò
"Allora sposiamoci" Minho disse a bassa voce, Jisung rise non prendendo seriamente quella proposta fatta su due piedi
"Credo che prima del matrimonio, ci sia un altro passo da fare, no?"
Minho rise nervosamente rendendosi conto di aver pensato ad alta voce chiedendogli di sposarlo, effettivamente si conoscevano e frequentavano già da 1 anno, però essendo che i ricordi di Jisung erano stati cancellati, lui ricordava solo questo mese
"Ah si, e quale sarebbe questo passo?" Minho lo prese per i fianchi avvicinandolo a sè
"Non farmelo dire, non l'ho mai detto prima ed è imbarazzante" Jisung, il ragazzo che fino ad ora non si era mai innamorato, ora provava un sentimento profondo che non riusciva a controllare e che andava contro al suo ego
"Eh va bene, allora, vuoi essere il mio ragazzo? Ufficialmente intendo" Minho arrossì
"Così va meglio" Jisung lo abbracciò per nascondere il suo sguardo il quel momento, era in un misto tra felicità e imbarazzo che non aveva mai provato prima, ma nella vita bisogna sperimentare tutto anche andando contro al proprio ideale.
"Finalmente" Minho sbuffó lasciando andare la tensione che aveva ormai da tempo, ora potevano stare insieme, doveva proteggere il loro castello felice, a costo della vita.
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Eternal Rose |Hyunlix Minsung|
FanfictionLee Felix, al suo primo anno di giurisprudenza, cerca un senso che vada oltre la sterile logica delle leggi umane, rifugiandosi nelle pagine polverose di leggende sui vampiri. Sogna, con il suo amico Han Jisung, di vivere avventure che trascendano l...