Capitolo 27: trovare me in te

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"Ho una strana sensazione" Minho sbuffó mettendosi a letto
"E quando mai non abbiamo strane sensazioni negli ultimi mesi?" Jisung si sdraiò insieme a lui
"No ma questa sera è diverso è quasi come se, tutto questo fosse surreale"
Jisung rise
"Per te?! Cosa dovremmo dire io e Felix allora? I nostri fidanzati sono dei vampiri ed entrambi ci hanno manipolato attraverso la soggiogazione, beh ottimo lavoro"
Minho sorrise
"Non ce l'hai con me?"
"Ovviamente si, ma ora abbiamo altro a cui pensare, quando Hyunjin sarà fuori dalla rieducazione lo prenderò a schiaffi io stesso per ciò che ha fatto, ma per ora, la mia preoccupazione maggiore è Felix"
Minho sbuffó ancora una volta e strinse la mano a Jisung
"Ricordi il giorno in cui la quarantena è finita, quando Hyunjin è venuto quì per parlarmi?"
Jisung si girò su un fianco mettendosi faccia a faccia con Minho e annuendo
"Quel giorno mi ha chiesto aiuto, e io gli ho fatto promettere che se le medicine non avessero funzionato sarebbe dovuto andare in sede per farsi curare"
"Quindi Hyunjin è alla sede adesso?"
Minho annuí
"E Felix..."
"Felix sarà da Chris ora, me lo sento"
In quel momento entrambi sapevano che in qualche ora ci sarebbero stati dei cambiamenti, positivi? Negativi? Non ne avevano la minima idea, ma speravano che tutto ciò finisse il prima possibile.
Jisung si sentiva stranamente bene, forse effettivamente era meglio così, aver recuperato i suoi ricordi lo avrebbe aiutato ad accettare che Ethan non c'era più, e che il ragazzo che in quel momento stava disteso accanto a lui, era l'unica via di salvezza che poteva desiderare, le loro dita si incrociavano dolcemente, in contemporanea si girarono a guardarsi
"Io..." Minho cercò di parlare ma Jisung lo zittí baciandolo
"Non importa, non parliamone più ti prego" Jisung lo rassicurò accarezzandogli la guancia.
Minho ancora non poteva credere che tutto questo era reale, poteva toccarlo, baciarlo, assaporare ogni parte di lui, del suo carattere, divorare le sue debolezze e punti di forza
"Non te lo mai detto fin'ora" Jisung parlò con aria imbarazzata facendo capire che quel che stava per dire era difficile per lui
Minho non disse una parola e annuí facendogli segno di continuare
"Grazie per quello che hai fatto per me, nonostante tutto, nonostante questa storia possa sembrare assurda e tu da un terzo possa essere considerato uno stronzo egoista lo hai fatto esclusivamente per me, certo hai sottovalutato le mie capacità di ripresa, ma avevi paura vero? Paura che perdessi me stesso e che di conseguenza tu perdessi l'occasione di conoscere questo Jisung"
Minho arrossì sentendo queste parole e si sentì gli occhi riempirsi di lacrime, non voleva mostrarsi piangere quindi lo abbracciò
"Grazie di averlo capito"
Jisung rise
"Beh puoi sottovalutare le mie capacità di ripresa da un trauma, ma ti prego di non farlo con le mie capacità empatiche, capisco bene gli altri"
Minho alzò lo sguardo e Jisung gli diede un bacio sulla fronte
"Mi piaci" sussurrò Minho con un filo di voce
"Lo so...sarebbe assurdo se non fosse così dopo tutto quel che hai fatto per me" Jisung strinse la presa mentre abbracciava il vampiro
"Anche tu" Jisung poi rispose sorridendo dolcemente e dopo un momento di pausa dove nessuno dei due parlava continuò, facendo però sedere Minho mettendolo seduto davanti a se
"Anzi dire che mi piaci è troppo riduttivo, voglio che tu...capisca che i sentimenti che provo per te vanno oltre a tutto questo, non sei solo la persona che mi piace, il mio amante, sei la persona che desidero, che mi ha salvato, la persona che voglio avere al mio fianco ogni notte, nonostante discutiamo spesso, mi piace anche questo, il fatto che tu sia irascibile, e non è solo perché tu sei fuori dal comune, tu...nonostante non sia completamente umano, tu sei normale! Forse sono io quello fuori cal comune che cercavo tanto, la persona che dovevo trovare, quando speravo di trovare qualcuno di diverso, ero io, me stesso, dovevo trovare me stesso e l'ho trovato in te" Jisung sputò tutto in una volta a testa bassa, non si era mai trovato nella situazione di dover dichiarare i suoi sentimenti, ancora prima di accorgersene, Minho ricominciò a piangere silenziosamente
"Jisung io..." Balbettó piangendo poi fece un respiro profondo e mettendo la mano sotto il mento di Jisung gli fece alzare lo sguardo facendogli incontrare il proprio
"Non riuscirò mai a dichiararmi in modo così poetico come hai fatto tu" ridacchiò, poi lo abbracciò
"Ma concedimi di dirti...ti amo"
Le lacrime do Jisung si riversarono in una volta con quel "ti amo" che tanto aveva aspettato di dire, che tante volte aveva detto dentro di se ma che ora poteva essere ricambiato, quel senso di ansia che aveva accumulato in quegli anni di attesa erano stati completamente spazzati via dalle sue parole, ancora non riusciva a comprendere come state semplicemente davanti a Jisung, sentire il suo respiro o la sua voce, potessero calmarlo così tanto, sentiva un piacevole tepore al petto che lo appagava, lo stesso valeva per Jisung, che nonostante quando apriva gli occhi e si trovava Minho davanti, sentiva sempre un vuoto pensando di essere passato oltre troppo in fretta, ma subito quella spiacevole sensazione veniva spazzata via dal desiderio, dalla consapevolezza che probabilmente, anche se Ethan fosse stato vivo, se fosse stato con lui, il destino lo avrebbe comunque portato a Minho, beh in quel momento si poteva dire che ogni sensazione veniva spazzata via dal desiderio, in quel momento un'altra domanda pervadeva la testa di Jisung "fare sesso con la persona che ami è diverso?" Detta da una persona che non si era mai innamorata prima era una domanda assolutamente normale, al contrario del ragazzo che gli stava davanti, che ormai da anni immaginava come sarebbe stato andare a letto con il proprio amato, d'altronde era l'unico modo che aveva per provare quella sensazione, anche se non completa, almeno una scia di sentimento durante un atto, quando nei momenti di eccitazione avrebbe voluto le mani di un altro a toccarlo invece che solo le proprie, pensava a Jisung, un gesto che potrebbe definirsi da ossessivo e pervertito ma che per Minho, era puro romanticismo, ed il momento perfetto era quello, si erano appena dichiarati, dovevano scaricare la tensione e l'ansia causata dalla situazione di Hyunjin, la stanza era illuminata dalla sola luce soffusa della piccola lampada appoggiata sul comodino, era tutto pacifico, non volava una mosca in quella grande città, non si sentiva nemmeno il suono delle macchine passare, era come se il mondo si fosse fermato al momento di quella dichiarazione, come se l'universo stesso li stesse urlando, "è il vostro momento, potete finalmente godervi la presenza l'uno dell'altro, avere la vostra intimità, un momento di pace"
Per la prima volta però, Jisung si ritrovò effettivamente a non sapere da dove iniziare, lui che era sempre riuscito a prendere il controllo durante i rapporti, ora non riusciva nemmeno ad avvicinarsi a Minho e baciarlo, forse perché, al contrario di quel giorno in quarantena, Minho non lo stava stuzzicando, non aveva uno sguardo da predatore con aria di sfida, il suo sguardo era dolce, commosso, illuminato non dalla lussuria ma dall'amore.
Jisung guardando Minho negli occhi si sentì le guance andare in fiamme, non era abituato a sentirsi uno sguardo così dolce addosso, si sentiva messo in soggezione, voleva che fosse come prima, voleva che Minho lo stuzzicasse, quella sarebbe stata la loro prima volta perfetta.
Minho sembrò capirlo, effettivamente era plausibile, l'agitazione di dichiararsi alla persona che ami spesso supera quella di mettersi a nudo nel vero senso della parola l'uno davanti all'altro
"Vuoi continuare a guardarmi o vuoi fare qualcosa? Sembriamo due ebeti" Minho voleva parlare con voce seducente ma invece gli uscì la frase seguita da una risata strozzata per l'imbarazzo, seguito da Jisung
"È la prima volta che mi dichiaro a qualcuno non sono abituato a questa atmosfera"
Minho quindi decise di prendere le redini della situazione
"Allora cambiamo atmosfera, che ne dici?" Disse sussurrando prima di appoggiare le sue labbra su quelle del moro
"Suona bene"
Un cambio di atmosfera era la scelta migliore in quel momento, Minho prese il controllo della situazione in un attimo, iniziò lentamente a spogliare Jisung, facendolo apposta sfiorando leggermente la sua pelle mentre lo faceva con le dita, perché non vedeva l'ora di toccarlo, iniziò levandogli la maglia, la solita maglia grigia oversize che utilizzava a stare in casa, profumava proprio di lui, lo fece sdraiare lo guardò negli occhi prima di baciargli il petto, poi lo stomaco, e poi abbassando leggermente i pantaloni anche i fianchi
"Ti devo confessare una cosa" Jisung disse con un filo di voce ansimante
"Proprio adesso? Dai stavo arrivando alla parte divertente" Minho sbuffó
"Si beh...io..."
Minho rise, perchè aveva gia capito cosa voleva dirgli, quindi per non metterlo in imbarazzo completò la frase al posto suo
"Sei vergine, vero?"
Jisung sentendo queste parola di mise le mani in faccia
"Insomma sono sempre stato io...a...insomma capito, non l'hanno mai fatto a me"
Minho si stava trattenendo dallo scoppiare a ridere come un imbecille
"Forza Minho il tuo ragazzo è in imbarazzo mentre state per farlo devi metterlo a suo agio" continuava a ripetersi in testa ma non sapeva proprio come fare
"Pff-" gli scappò una risatina che non riuscì a trattenere
"Non ridere!" Jisung rise dopo di lui
"P-perdonami è solo che hai sempre fatto il gradasso e adesso- perdonami è assurdo" Minho si stava rotolando dal ridere ormai, Jisung lo guardava con sguardo offeso ma divertito
"Senti, ti prometto che sarò gentile okay?" Minho gli fece l'occhiolino
"È una citazione di qualche Yaoi?"
"Si beh...forse di Killing Stalking?"
"Mi stai facendo paura"
Minho riprese a baciarlo, beh d'altronde il metodo migliore e meno doloroso per entrare in un vergine era eccitarlo no? Doveva essere lubrificato al punto giusto per non fargli male, e dal momento che non c'era lubrificante in casa avrebbe dovuto fare da se.
Gli levó i pantaloni, e risalì il suo corpo baciandolo fino ad arrivare alle labbra
"Concentrati solo nel baciarmi e non pensare ad altro" Jisung annuí
Lo baciò per un po' e poi, senza dire nulla inserì un dito nell'entrata del moro
"Mh? È gia bagnato beh meglio così" Minho pensò tra se e se, stette ben attento alle reazioni di Jisung quando inizio a muoverlo dentro di lui, inizialmente sembrava spaesato dalla sensazione di un corpo estraneo dentro di lui, ma poi quel senso di stranezza venne coperto dai gemiti che si facevano sempre più frequenti nella stanza, era la prima volta che si trovavano in un serio momento intimo, e nonostante tutto, erano riusciti a creare una cupola che li separava dal mondo esterno, non pensavano più a nient'altro che a loro.
"C-credo vada bene così" Jisung accarezzo un ciuffo di capelli di Minho mentre continuava a spingere con le dita dentro di lui, Minho si fermò immediatamente
"Ne sei sicuro? Beh se ti faccio male dimmelo" Minho gli diede un bacio in fronte prima di entrare dentro di lui, lentamente, guardano millimetro dopo millimetro la reazione di Jisung, assicurandosi di non provocargli alcun dolore
"Fa male" Jisung disse di scatto facendolo fermare, Minho lo guardò preoccupato
"Scherzavo" Jisung rise
"Se adesso ti faccio male sappi che te lo sarai meritato"
Tra una spinta e l'altra entrambi si sciolsero, soprattutto Jisung che inizialmente era estremamente teso e preoccupato riuscì a trovare il piacere, rendendosi conto che effettivamente, avere un rapporto con la persona che ami, è diverso rispetto alle solite scappatelle che era solito avere, dopodiché senza alcun pensiero, si addormentarono.

Eternal Rose |Hyunlix Minsung|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora