Capitolo 2: "il pianoforte"

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"Felix! Felix!"

Si sentiva urlare da lontano

"Che è sto casino, zitto"
"Oddio Felix!" Jisung si lanciò ad abbracciare l'amico
"P-piano che cazzo, pesi, che succede?"
Jisung si risedette sulla sedia accanto al letto di Felix
"Siamo in infermeria, sei svenuto e ti ho portato qui" intervenne Hyunjin appoggiando una mano sulla fronte di Felix per sentirgli la temperatura.
Felix spostò la mano di Hyunjin infastidito
"Sto bene, avrò avuto un calo di pressione"
"Fossi in te tornerei a casa per oggi" intervenne Jisung preoccupato
"No, stasera ce la festa di benvenuto, mia madre mi obbliga ad andarci, se torno a casa penserà che sia una scusa"
"Io questa sera non verrò alla festa, ma non mi fido a lasciarti solo in queste condizioni" Jisung prese la mano all'amico.
Hyunjin vedendo la scena, si mise in mezzo con fare infastidito
"Allora ti ci porto io alla festa stasera"
"Oh cazzo meglio la morte" rispose Felix
"F-felix! È stato gentile a offrirsi! Cavolo è tardi devo andare, fammi sapere come va!" Jisung raccolse le sue cose e se ne andò alla sua prossima lezione.

Hyunjin e Felix rimasero soli in silenzio per qualche minuto

"Mi odi così tanto?" Chiede Hyunjin porgendo a Felix un bicchiere d'acqua
"Che mi hai fatto?"
"Cosa dovrei averti fatto?"
"Mi hai preso per i fianchi e sono svenuto"
"Ti ho preso per i fianchi proprio perché stavi svenendo"

Felix non ricordava molto, quindi a suo dispiacere, dovette credere alle parole del moro.

"Torna in classe Hyunjin, io riposo qualche minuto e torno a casa a cambiarmi per stasera"
"Ti accompagno a casa allora"

Era inutile rifiutare, sto tizio faceva quel che voleva in ogni caso.

"Vado a prendere le mie cose e torno" Hyunjin si affrettò a uscire dall'infermeria.

"Cazzo..." imprecó il biondo, oggi non era proprio giornata, ora gli toccava pure andare a una festa con quel tipo.
Poi, improvvisamente a Felix tornó una sensazione, quando totalmente a caso lo trovò piacevole mentre parlavano.
"No sicuramente sono confuso a causa dello svenimento"

"Eccomi, andiamo" Hyunjin tornó, prese sottobraccio Felix accompagnandolo fuori
"Guarda che riesco a camminare, comunque, prendiamo l'autobus?"
"No, ho l'auto"

Felix non si intendeva bene d'auto, ma era una possente vettura nera, sicuramente non valeva poco.

"Prego sali" Hyunjin spalancò la portiera invitando Felix a salire

Hyunjin impostó il navigatore verso casa di Felix, poi i due stettero in silenzio per tutto il tempo.

"Se vuoi sali anche tu, tanto mia madre non è a casa"
Hyunjin senza dire una parola seguì Felix entrando in casa con lui

"E tuo padre?"
"Mio padre è morto 3 anni fa"
"A-ah cazzo mi dispiace aver toccato un argomento così sensibile"
"Non preoccuparti, era uno stronzo in ogni caso"

Salirono in camera di Felix, un grigia camera, l'unico tocco di colore nella stanza stava nelle rose rosse dipinte sulla parete

"Le hai dipinte tu?" Hyunjin si incuriosì
"Si, appena ci siamo trasferiti"
"Sei quì in Corea da tanto? Conosci bene il coreano"
"Da quando mio padre è morto, quindi 3 anni"
"Scusa continuo a toccare argomenti sensibili"

Felix non diede più retta a Hyunjin e iniziò a frugare nell'armadio in cerca di qualcosa da indossare per la serata.
Hyunjin si appoggiò con la schiena contro la parete con le rose rosse osservandone i dettagli.

"Ti piacciono così tanto quelle rose?" Felix chiede vedendo il moro osservarle con tanta attenzione
"Sono i miei fiori preferiti"
"Ah si? Non capisco cosa ci sia di speciale"
"Beh forse perché sono dei fiori facili da coltivare ma allo stesso tempo robuste e difficili da sradicare"

Eternal Rose |Hyunlix Minsung|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora