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Lungo il tragitto verso casa, Keira, non spicciò una parola e tanto meno ascoltò quello che gli altri le stavano dicendo, continuando a guidare a una velocità spropositata, evitando al pelo zombie e macchine abbandonate, pur di sbrigarsi a tornare da Scarlett. Nemmeno i richiami agitati di Rick e di Glenn le fecero alleggerire la pressione del piede sull'acceleratore, i quali: il primo, seduto vicino a lei, non faceva che alternare lo sguardo dalla sua figura alla strada con il panico stampato sul volto, mentre il secondo, preoccupato per la propria incolumità, si teneva saldamente alla portiera e al sedile pregando di arrivare il prima possibile. Le due donne invece erano tranquille, Maggie ridacchiava per le reazioni del fidanzato e Michonne, silenziosa come al solito, si godeva il panorama sfilare velocemente fuori dal veicolo.
La Williams era furiosa, infatti fissava la strada con gli occhi ridotti in due piccole fessure, l'azzurro cristallino era diventato di un blu intenso dalla rabbia, e stringeva il volante con forza, quello oppure avrebbe sfondato il finestrino a cazzotti. Non poteva mandare giù che quel cagnaccio fosse stato un tale imbecille, per carità capiva la scelta di rimanere con suo fratello Merle, ciò nonostante non riusciva a non pensare a sua sorella e a come avrebbe preso la notizia del suo allontanamento. Come aveva pensato, non era stupida e nemmeno cieca, c'era qualcosa tra loro, o comunque stava nascendo, e quello che aveva fatto? Se ne era andato.
Ecco perché odiava gli uomini e l'amore, ti deludevano sempre.Arrivata nei pressi della prigione rallentò, facendo tirare un sospiro di sollievo ai due uomini, eppure quando Carl e Carol li videro arrivare e aprirono il cancello, non si fermò a ringraziarli e sgommò dritta verso il cortile interno. Non si premurò neanche di parcheggiare in modo decente, lasciando la vettura in mezzo al piazzale, per scendere come un fulmine sbattendo la portiera con violenza. «Dov'è mia sorella?» abbaiò rivolta a tutti e nessuno, travolgendo quasi il povero Hershel che, felice di rivedere la figlia sana e salva, si era avvicinato.
A risponderle fu direttamente Scarlett, che uscendo dal braccio della prigione dove vivevano, esclamò «Sono qui, Keikei» correndole incontro felice di vederla senza un graffio. Appena fu abbastanza vicina, si buttò tra le sue braccia e sussurrò «Sei tornata finalmente» sentendo finalmente l'ansia abbandonarla.
L'altra seppur stava ricambiando la sua stretta, non riuscì comunque a godersi a pieno quel momento, specialmente dopo la litigata che si erano fatte prima di partire. Sospirò ancora troppo nervosa e delicatamente la scostò da sé per fissarla dal suo metro e ottanta «Dobbiamo parlare, Scar» le disse, in modo che non si rendesse conto da sola dell'assenza dell'arciere e che fosse lei stessa a spiegarle come erano andate le cose. La conosceva troppo bene per sperare non la prendesse male.
La rossa annuì con un evidente cipiglio a incresparle i lineamenti da bambolina che aveva, non capiva per quale motivo la sorella fosse tanto seria, erano riusciti nella loro missione e dubitava le tenesse il muso per come si era comportata prima che partissero. Confusa sciolse l'intreccio delle braccia intorno alla sua vita e la seguì verso l'entrata della torretta, capendo volesse un po' di privacy, rimandando il racconto di quel che era accaduto durante la loro assenza a dopo.
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The Other Side of the Apocalipse - Vol.1 || The Walking Dead ||
FanfictionKeira e Scarlett, due sorelle completamente diverse ma l'una l'esatta metà dell'altra, mai si sarebbero aspettate la resurrezione dei morti e la fine del mondo che conoscevano. Eppure era accaduto. In un mondo ormai in balia dei vaganti dove gli uma...