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Quando Keira, Rick, Daryl e Merle riuscirono a rientrare nella parte sicura della prigione, non prima di aver dovuto lottare con i vaganti che avevano infestato il prato interno per farsi strada, come c'era da aspettarsi non riuscirono nemmeno a tirare un sospiro di sollievo che scoppiò, di nuovo, il finimondo per il maggiore dei Dixon. Tuttavia quella volta la castana non aveva assolutamente voglia di prendere parte alla discussione, era stanca e iniziava a infastidirsi per l'odore di morte che emanavano i propri vestiti, ma, allo stesso tempo, non voleva perdersi lo spettacolo di quelli che si scannavano per un idiota. Così, dopo aver rassicurato Scarlett, che le si era avvicinata per accertarsi non fosse ferita, con un sbuffo si sedette per terra e si gustò il putiferio che stava avvenendo davanti a lei, sorridendo divertita mano mano che li ascoltava.
Lo stesso, però, non si poteva dire della sorellina. La quale sicura che la maggiore fosse illesa, incrociò le braccia sotto il seno e cercò di seguire quello che stavano dicendo Michonne e Glenn, i due più arrabbiati per la comparsa del fratello dell'arciere, con aria seria eppure la sua attenzione venne presto meno. Sentendosi trafitta da un paio di occhi in particolare, che da quando era arrivato non gli aveva tolto di dosso, si agitò sul posto provando a resistere alla voglia di incrociarli ma alla fine cedette. Voltandosi leggermente nella sua direzione incontrò gli occhi chiari di Daryl e lo incenerì. Era ferita e presto o tardi, quando ne avrebbe avuto occasione, gliene avrebbe cantate quattro, sapeva di star leggermente esagerando ma si sentiva troppo tradita da lui per stare zitta.
Per il momento comunque preferì girare i tacchi e tornarsene dentro il braccio C, senza né dire una parola e senza né la voglia di sentire oltre le cazzate che stavano volando dalle bocche di tutti. Per carità comprendeva l'ostilità da parte della samurai e dell'asiatico, Merle si era comportato in modo riprovevole nei loro confronti, ma, come le aveva detto anche Keira, era pur sempre il fratello di Daryl e non potevano pretendere che gli voltasse le spalle. Dovevano imparare a convivere con quel coglione, che gli piacesse o meno.
Sospirando esausta si diresse verso la cella, che divideva con la sorella, e si lasciò cadere sul proprio letto. Quella giornata sembrava dannatamente infinita: prima erano tornati da Woodbury con due persone in meno, poi c'era stato l'attacco del Governatore e nonostante tutto ciò gli altri avevano ancora voglia di discutere. Santo cielo, si rendevano conto di quanto fossero ridicoli? Avevano problemi molto più grandi della presenza di uno zoticone tra loro. Per di più avevano perso due amici, Oscar e Axel, eppure sembrava non importare a nessuno, nemmeno lei era poi così distrutta dalla loro perdita, li conosceva poco, ma ad ogni modo le dispiaceva e vedere quell'indifferenza negli altri le stava dando alquanto fastidio. Quei poveretti avevano vissuto gli ultimi anni della loro vita rinchiusi lì e quando avevano assaggiato, finalmente, un po' di libertà il mondo era andato in malora... la vita era stata fin troppo crudele con quei due.
«Nanetta, se vuoi ti porto la sua testa, ti basta dire una parola» asserì giocosa la maggiore, comparendo sulla soglia d'entrata della cella. Non si era resa conto subito che se ne fosse andata, troppo concentrata sugli altri, ma appena lo aveva fatto, si era alzata con un balzo e ignorando Hershel, che la chiamava per sapere la sua opinione sulla discussione in corso, era andata a cercarla per vedere come stava.
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The Other Side of the Apocalipse - Vol.1 || The Walking Dead ||
FanfictionKeira e Scarlett, due sorelle completamente diverse ma l'una l'esatta metà dell'altra, mai si sarebbero aspettate la resurrezione dei morti e la fine del mondo che conoscevano. Eppure era accaduto. In un mondo ormai in balia dei vaganti dove gli uma...