Keira e Scarlett, due sorelle completamente diverse ma l'una l'esatta metà dell'altra, mai si sarebbero aspettate la resurrezione dei morti e la fine del mondo che conoscevano.
Eppure era accaduto.
In un mondo ormai in balia dei vaganti dove gli uma...
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«Quando ho visto il Governatore mi ha offerto un accordo» iniziò Rick rivolgendosi ai propri amici che aveva riunito all'esterno della prigione, in un modesto spazio dove c'erano un paio di panche e un tavolino «Ha detto che ci avrebbe lasciati in pace se gli avessi consegnato Michonne... e stavo per farlo per la nostra sicurezza» continuò facendo scorrere lo sguardo su ognuno di loro: da Hershel, Carl e Beth, gli unici seduti al tavolo, a Keira e Carol, che aveva in braccia sua la figlia Judith, sedute sulla panca addossata al muro grigio per poi soffermarsi su Glenn e Maggie che avevano preferito rimanere in piedi. «Ma ho cambiato idea» li rassicurò dopo una lunga pausa, nella quale si era portato le mani sui fianchi.
«Tuttavia Merle ha preso lo stesso Michonne e sono spariti. Ho mandato Daryl e Scarlett ha fermarlo ma potrebbe essere troppo tardi» disse cercando le parole giuste eppure quando notò, con la coda dell'occhio, la castana aggrottare la fronte e aprire la bocca per dire qualcosa, si affrettò a proseguire «Ho sbagliato a non dirvelo... e mi dispiace. Quello che ho detto l'anno scorso, la prima notte dopo la fattoria, che dovevo essere soltanto io a prendere le decisioni, non può funzionare così. Non può essere» asserì in tono duro «Quello che facciamo, quello che siamo disposti a fare, chi siamo non spetta a me deciderlo. Non è possibile. Non ho potuto sacrificare uno di noi per il bene più grande perché... perché siamo noi il bene più grande» dichiarò fermo sulla decisione che aveva preso «È grazie a tutti noi se siamo ancora qui e non a me. Si tratta di vita o di morte. Di come vivete, come morite non spetta a me deciderlo, non sono il vostro Governatore. Noi decidiamo di andarcene e noi decidiamo di restare» mormorò non riuscendo a nascondere l'agonia che provava, aveva finalmente capito di aver sbagliato su molti fronti. Stava prendendo tutte le scelte sbagliate che potesse prendere e se ne rendeva conto solo in quel momento, la cosa che più lo faceva rabbrividire di sé stesso era che per salvare la propria famiglia stava per sacrificare un innocente.
«Votiamo: possiamo restare e combattere o possiamo andarcene» concluse infine, lanciando ancora una volta uno sguardo ad ognuno dei suoi amici, lanciandone uno dispiaciuto alla Williams, e successivamente girare i tacchi e andarsene per dargli tempo di pensare.
Keira lo seguì per qualche secondo con lo sguardo e poi sospirando posò la testa contro il muro per osservare il cielo. Aveva fatto davvero un gran bel discorso eppure quello che le dava da pensare era Merle. Quel grandissimo stupido aveva fatto proprio ciò che lei stava cercando di evitare, ma era la conferma che, per quanto si fosse dimostrato rammaricato per certi suoi comportamenti, alla fine aveva scelto la via più facile. Adesso sì che l'aveva delusa e sicuramente quando sarebbe tornato gliene avrebbe dette di ogni colore, nonostante ciò capì che doveva lasciarlo perdere. Non doveva più cercare di cambiarlo, lui era quello e glielo aveva già detto, scema lei che aveva creduto di poter far uscire la sua parte migliore. Senza dire una parola si alzò in piedi e si allontanò dal gruppo, che iniziava a parlare di quello che lo sceriffo aveva detto, per seguire quest'ultimo. Doveva almeno sistemare le cose con lui nel caso il Governatore fosse già per strada pronto ad ucciderli tutti.
