Chapter 8

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"E se è andata in coma?"
"Non può essere andata in coma testa di cazzo!" quel blaterare mi fece alzare di scatto, poggiai una mano sulla fronte e mi resi conto del male alla testa che avevo.

"Come si chiama?" Bill e Tom erano girati di spalle contro la scrivania che parlavano.

"Allison." disse il castano per poi girarsi e bloccarsi sul posto, mi guardò altri secondi e scese di sotto.
"Come stai Allison?" disse Bill appena mi vide sveglia, non riuscivo a parlare o a muovermi quindi feci un semplice cenno del capo al corvino davanti a me.

"Ti porto un thè?" chiese poi, feci un'espressione negativa e lui annuì soltanto, per poi sorridermi e scendere di sotto.

"Dio.." mormorai poi poggiando una mano in fronte, poi mi resi conto: avevo bisogno di un the veramente.

Stavo per alzarmi per fare la richiesta della bevanda ma Tom mi precedette entrando con un tazza di thè fumante e dei biscotti con delle gocciole di cioccolato.

"Sapevo che ne avevi bisogno." disse lui poi poggiando il vassoio con la roba e sedendosi accanto a me sul letto a gambe incrociate, mi girai verso di lui e mi misi nella stessa posizione, poi aprì le braccia facendo segno di imettermi in esse dandomi un abbraccio.

"Grazie.." mormorai semplicemente per poi gustare la bevanda calda che poteva riscaldare quella giornata fredda.

"Scusami per ieri." disse ad un tratto lui alzando lo sguardo verso di me, e stessa cosa io.

"Mi hai presa in giro Tom."
"Ho sbagliato lo so, ero occupato in quel momento e l'ho detto in un modo scortese, ti prego perdonami Ally."
Ally?!

Mi aveva appena dato un diminutivo come soprannome?
"Va bene Tom." dissi io prendendo un sorso e un biscotto dal pacco, iniziai a mangiare continuando a dare e ricevere sguardi.
Sempre.
-
"Ciao ragazzi! E grazie per la breve accoglienza!" li salutai con la mano uscendo poi dalla casa ringraziandoli del piccolo ma bel gesto che avevano fatto per me, ovvero prendersi cura della sottoscritta in fase "ubriaca".

E si sa, quando sono ubriaca io niente può mettermi poi in sesto se non la mattina dopo con un'asprina o coccole, il fatto è che ricevevo sempre la prima mentre Jade non voleva neanche saperne, ma ora ho ricevuto non un'aspirina, ma un abbraccio caloroso e un thè.

Solo che in quell'abbraccio c'era molto conforto ma sentivo puzza di prese in giro, e tutto ciò venì fuori dopo, era una gran presa per il culo con lo scopo di ricevere una manciata di soldi.

Spazio autrice
E qua possiamo iniziare a capire il titolo.. real mind in inglese vuol dire mente vera e io intendo l'istinto, la protagonista vede che c'è qualcosa che non va ma continua ad avere rapporti "ottimi" (che ci saranno più in là) con il ragazzo ma poi viene fuori una brutta verità.

Non vi dico più niente.

Real Mind- Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora