Chapter 17

312 15 0
                                    

Mi alzai di scatto in piedi.

"Yasmin?" sussurrai scioccata e arrabbiata, chi cazzo era Yasmin?
"Allyson.." gli diedi uno schiaffo in fiaccia ed uscii dal box doccia prendendo di fretta e furia l'accappatoio infilandomelo, andai in camera prendendo l'intimo e i vestiti e subito dopo, sbattei la porta di casa.

Nemmeno una settimana che stiamo insieme cazzo, mentre abbiamo un momento intimo ansima il nome di un'altra? Questa non me la sarei scordata.

Entrai a casa sbattendo la porta e lanciai la borsa per poi urlare dall'esaurimento, se ci fosse stata Jade mi avrebbe preso a botte ironicamente, solo che ora non c'è più per le botte non ironiche.

Il telefono fisso cominciò a squillare ma la suoneria veniva sovrastata dalle mie urla e da tutte le cose lanciate.

Dopo l'ennesimo squillo, dalla rabbia e dal nervoso presi quel maledetto telefono e lo appoggiai all'orecchio cercando una voce.

"Che cazzo vuoi Tom?"
"Signorina Climbarck, sono Fred Klovens residente ai domiciliari, la sua ex coinquilina e noi la stiamo aspettando all'ufficio per controlli." merda.

"C-certo.. a che ora?" chiesi balbettando cercando di scusarmi col pensiero per il linguaggio usato prima pensando fosse Tom.

"Ora." disse lui con voce fredda per poi riagganciare, se non avessi vinto la causa quella pazza sarebbe tornata a vivere qua.

Presi il telefono e mi rinfilai il giubbotto per poi recarmi a piedi nell'ufficio che dista qualche minuto da qui.
-
Suonai il campanello e appena sentii il portone in legno aprirsi sussultai per l'ansia, entrai piano piano per poi salire le scale e bussare alla porta dell'ufficio, che fu aperta da un uomo sui 40 anni, capelli neri come gli occhi e la divisa da carabiniere.

"Allyson Climbarck?" chiese lui leggendo un foglio che aveva in mano e guardandomi alzando il sopracciglio.
"Si." dissi io cercando di non balbettare per non mostrare ansia e di non fare altre figure di merda.

"Sono Fred, quello con cui ha parlato al telefono e si è rivolta in un modo.. scorbutico." disse lui invitandomi ad entrare facendomi spazio.

"Mi scusi ma ho avuto un problema con un ragazzo e-"
"Basta cosi, non voglio sentire niente Allyson, Jade e gli altri colleghi l'aspettano nella sala in fondo a destra." disse lui chiudendo la porta e indicando il lungo corridoio.

"Vado." dissi io per poi recarmi a passo svelto nella sala da lui indicata, varcai la soglia dell'ennesimo portone ma vidi 2 persone che non mi aspettavo minimamente la presenza: Tom e Bill.

Spazio autrice
Aiuto, scusate per questa pausaa

Real Mind- Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora