Capitolo 2:

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Luke guardò la donna dai capelli rossi, Alicent, stringere sua madre in un abbraccio.
Gli sembrò così strano.
Rhaenyra non aveva amici o così gli aveva detto. Non aveva famiglia e non aveva legami oltre a suo marito e i suoi figli. E allora chi era quella donna comparsa da nulla?
Rhaenyra rimase impassibile mentre lei affondava il viso contro il suo collo, accarezzandole la schiena e le braccia coperte di rosso.
Anche i suoi fratelli sembravano stupiti quanto Lucerys. Joff era stretto contro il fianco di Jace e insieme guardavano quella strana donna, il minore con grandi occhi sgranati e il maggiore con le palpebre socchiuse.
Harwin sollevò una mano e gli fece cenno di avvicinarsi. Luke non seppe cosa fare. Alicent non gli aveva dato nessuna istruzione. Poteva allontanarsi dalla carrozza? Oppure era rilegato al fianco di quei sei stalloni dal manto nero come la notte?
Rivolse un'occhiata a Ser Criston e lui ricambiò lo sguardo. Le sue sopracciglia erano contratte e il suo naso arricciato in un'espressione simile al disgusto. Luke lo guardò confuso, forse l'odore di pesce lo stava infastidendo.
Fece un passo in avanti e nessuno lo fermò. Alicent stava ancora abbracciando sua madre e Ser Criston sembrò più che felice di vederlo andare.
Luke si leccò le labbra e percorse i metri che lo separavano dalla sua famiglia a tutta velocità. Harwin lo strinse subito fra le braccia, lasciandogli un bacio sulla fronte.
"Eravamo preoccupati!" esclamò Joff aggrappandosi alle sue spalle. Lo guardò con occhio critico, assicurandosi che stesse bene e che quella donna non avesse fatto del male a suo fratello.
"Stavamo per venire a cercarti," disse Jace accarezzandogli la schiena.
Luke gli sorrise, felice di essere tornato tra le braccia della sua amata e protettiva famiglia.
Harwin strinse il suo viso fra le mani e sorrise, il peso provato fino a poco prima era scomparso e i suoi occhi non scandagliavano più la foresta con terrore.
Suo fratello però non era ancora arrivato. Questo lo preoccupava un minimo.
"Perché sei con lei? Potrebbe essere pericolosa," disse Harwin fissando gli occhi sul profilo della donna dai capelli rossi, lei era ancora stretta contro il corpo di Rhaenyra che però non ricambiava l'abbraccio. Il suo naso era arricciato e le pupille ancora più sottili di pochi attimi prima.
"Potrebbe?" domandò Jace, perché dal tono di suo padre seppe subito che anche lui conosceva quella donna. E soprattutto, che non era innocente come appariva.
Luke sollevò il viso mentre Harwin gli passava la sua giacca attorno alle spalle, riscaldando la sua figura infreddolita.
"Lady Alicent ha detto di essere un'amica di mamma. Non ha mentito. Io lo so," disse Luke con gli occhi fissi in quelli del genitore. Il padre mantenne il suo sguardo a lungo, le leccò le labbra e poi morse l'interno delle guance.
Annuì con un singolo cenno del capo e Luke si rilassò. Poi si guardò attorno, azzardandosi a sbirciare all'interno dell'abitazione.
"Zio Larys?" domandò riportando lo sguardo su suo padre.
Harwin scosse il capo e sospirò pesantemente, riportando lo sguardo sulla foresta. Poteva avere opinioni contrastanti su suo fratello ma sapeva che non avrebbe ritardato di proposito e che soprattutto non si sarebbe trattenuto nella neve più del dovuto. Il suo piede lo faceva soffrire terribilmente a ogni cambio d'aria, troppe ore con quel gelo l'avrebbero costretto a letto per settimane intere.
Luke abbassò lo sguardo sui suoi pesci. Aveva maledetto lo zio per averlo costretto ad andare fino al fiume ma ora sentiva il senso di colpa divorargli lo stomaco. Se gli fosse successo qualcosa non se lo sarebbe perdonato.
Alicent districò le braccia dalla presa in cui aveva stretto Rhaenyra. Fece un passo indietro e guardò la vecchia amica. Le sue pupille non avevano la stessa forma allungata di Rhaenyra, erano rotonde e dolci, proprio come quelle del cervo che Jace e Harwin avevano ucciso quel pomeriggio.
"Mi sei mancata," disse Alicent sorridendo composta.
Le spalle di Rhaenyra si fecero rigide e nemmeno la veste rossa poté nasconderle.
Harwin appoggiò le mani sulle spalle dei ragazzi e li allontanò di un passo. Loro lo seguirono senza opporre resistenza.
"Lo immagino," rispose Rhaenyra con voce attraversata da scetticismo e sarcasmo. Un tono così inusuale e inaudito che i suoi figli la guardarono con stupore. La loro madre, che era sempre così dolce e paziente, in quel momento non aveva nulla che ricordasse la donna che era ogni altro giorno.
Alicent si morse le labbra.
"Rhaenyra..." sussurrò lei intrecciando le dita sopra il ventre coperto di verde. I suoi occhi si sollevarono su Harwin, come se sperasse di poter chiedere il suo aiuto ma lui la guardava con la stessa espressione di sua moglie. Pareva un orso circondato dai suoi cuccioli.
"Entrate in casa," ordinò Rhaenyra senza distogliere gli occhi da quelli di Alicent. Lei parve ferita, i grandi occhi sgranati e le labbra socchiuse sopra denti bianchi e perfettamente dritti.
Le dita di Harwin si fecero rigide contro le spalle dei suoi figli e Jace sollevò lo sguardo su di lui.
"Rhaenyra..." disse lui cercando di far ragionare la moglie che però sollevò una mano, zittendo qualsiasi tentativo di placarla.
"Adesso," ordinò con occhi fissi in quelli di Alicent, le labbra strette in una linea così sottile e contratta che era possibile vedere la sagoma dei canini sotto la pelle candida dell'arco di cupido.
Alicent sollevò una mano e Rhaenyra la schiaffeggiò via con velocità inaudita. Le loro mani si scontrarono con un sonoro schiocco, il rumore di dita spezzate raggiunse le orecchie di Joffrey che le coprì immediatamente con le mani. Per lui quello fu il suono paragonabile a uno scoppio.
Harwin annuì e leccandosi le labbra spinse i figli davanti a sé, indirizzandoli verso la porta proprio come Joffrey aveva fatto con le pecore. I ragazzi passarono alle spalle di Rhaenyra che faceva da guardiana all'ingresso di casa.
Alicent reggeva la mano che la sua amica aveva colpito, le nocche erano arrossate e il mignolo pendeva minacciosamente verso un lato. Luke distolse lo sguardo, disgustato.
Una volta che i suoi figli furono all'interno Rhaenyra indietreggiò con passo deciso e si chiuse la porta alle spalle, abbandonando Alicent alla tormenta che stava per abbattersi sulla pianura.

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