Erano le 21:00 e a breve sarebbero arrivate le pizze, margherita per Nicolas e salsiccia e funghi per Domenico. L'avevano presa una volta in pizzeria e lui si ricordava che quello fosse il suo gusto preferito perché era molto attento ai dettagli, soprattutto di chi gli attraeva un po'.
Lo guardava dormire beato con la fessura delle labbra leggermente aperta, quasi come un bambino. Iniziò a carezzarlo sul braccio e lui non dava segni di vita, era quasi crollato. Iniziò a metterci un po' di forza, scuotendolo leggermente e lui iniziò lentamente ad aprire gli occhi ed a metabolizzare dove si trovasse e cosa aveva fatto circa un'oretta prima.
Domenico sentiva un leggero fastidio al sedere, quasi fosse dilatato ed iniziò a grattarsi per il fastidio. Aveva una faccia sconvolta anche dalla quantità di alcool che avevano assunto e voleva darsi una sciacquata con dell'acqua gelida per riprendersi.
Guardò Nicolas e notò la sua faccia preoccupata ma non ci fece caso poiché non riusciva a ricordare chissà cosa e si alzò in fretta, diretto verso il bagno.
Si guardò allo specchio ed iniziò a gettare acqua sul proprio viso, sentendosi quasi rinato. In quel momento, lo vide dinnanzi a sé: un bel succhiotto impiantato sul proprio collo, sulla parte sinistra, quasi come un autografo.
C' cazz è stu cos mo.
Nicolas era proprio lì, dietro di lui e poté osservarlo dallo specchio. Si toccò il livido e capì che non era un colore o della pittura, era davvero ciò che pensava.
Si girò verso il suo "amico" con gli occhi sbarrati e iniziò ad agitarsi.
"Ma... cosa è sto coso?!"
"E' un'opera d'arte by Nicolas Maupas..." rispose lui quasi a voler smorzare quella tensione.
"Cosa è successo? Io non ricordo niente.." sussurrò lui, incredulo.
Nicolas lo tirò dal braccio, avvicinandolo al proprio corpo bollente e seducente.
"Vuoi che te lo ricordi?" domandò guardandolo negli occhi.
A quello sguardo non si poteva dire di no né tantomeno provare a ribellarsi. Chiunque avrebbe ceduto, anche l'uomo o la donna più fedele al mondo, era di una bellezza disumana.
Poggiò una mano sul suo petto, quasi a voler mantenere le distanze ed abbassò il viso, pensando a Valentina con la quale aveva un bellissimo rapporto e non voleva rovinarlo, non voleva farle un torto simile perché le voleva davvero bene.
"Nicolas.. io voglio bene a Vale.. non mi sembra il caso.."
Lui lo afferrò dai fianchi facendolo camminare all'indietro fino al lavandino, sporgendolo verso l'interno.
"Io ricordo tutto e non ce la faccio a resistere.. mi piaci troppo.."
Domenico non capiva perché davvero non ricordava quasi nulla. Fu solo grazie ai suoi sguardi ed alle sue toccate che frammenti di ricordi tornavano nella sua mente. Nicolas che gli baciava il collo e lui che teneva gli occhi chiusi, poi scendeva, scendeva, scendeva, fino ad arrivare al proprio membro. Iniziò a ricordare il lubrificante che era ancora sul comodino che li fissava e quelle dita che penetravano in lui ed improvvisamente tornò di nuovo ad eccitarsi.
Nicolas passò una mano da sopra ai suoi slip ed iniziò a sorridere.
"Sei di nuovo eccitato..."
Domenico annuì ed iniziò a ridere, oramai l'aveva presa in modo scherzoso e non ci faceva nemmeno più caso.
In quel momento bussarono alla porta, era arrivato l'ordine che il giovane aveva effettuato online. Fu Domenico ad aprire e ritirare le due pizze e le poggiò sul tavolo. I due si accomodarono e il biondino fu il primo ad aprire il cartone della pizza, notando il gusto, il suo preferito, salsiccia e funghi.
Rimase molto colpito da quel gesto e pensò a quanto nulla fosse scontato per il francesino e si limitò ad un sorriso, senza dire nulla.
Mentre mangiava, continuava a pensare.
"Nicolas, io.. non voglio rovinare la nostra amicizia.." esclamò tra un boccone ed un altro.
"Noi non dobbiamo rovinare proprio niente.."
"E Valentina?"
"Troverò il modo ma.. non adesso, per ora sarà il nostro segreto.."Il nostro segreto, il nostro segreto.
Domenico non voleva essere solo uno sporco segreto, voleva essere molto, molto di più. Quasi sembrava fosse stato il fato ad averli fatti unire in quella serie tv, con quel ruolo molto "intimo" tra di loro. Per tanto tempo mantenne la sua cotta segreta per il ricciolino, tenendosi per sé tutto. Non l'aveva detto nemmeno ad un amico per la sua estrema riservatezza e lasciò che le cose andassero da sole. Ed ora eccoli lì, in una stanza d'hotel a parlare di "segreti".
Domenico non voleva uscire sul giornale di certo, per il momento, ma non voleva nemmeno essere il suo amante o il suo giocattolino che avrebbe usato quand'era annoiato o insoddisfatto delle performance con la propria donna.
Voleva essere realtà, voleva molto di più.
Terminarono la pizza e Domenico uscì fuori dalla finestra per prendere una boccata d'aria. Passarono pochi minuti e si ritrovò Nicolas, che lo abbracciava da dietro poggiando la testa sulla propria spalla, facendo combaciare i bacini, quindi permettendo all'altro ragazzo di sentire la propria "presenza" strusciata senza pietà sul suo sedere.
Iniziò a baciarlo sul collo e sulla schiena, scendendo sempre più. Il biondo si girò di scatto, quasi a fermarlo immediatamente.
"Basta, Nicolas.. eravamo sbronzi, tu sei l'uomo più sexy che io abbia mai visto ma.. pensa a Vale, non lo merita"
Lui si grattò con nervosismo il capo e forse sapeva che nelle parole del giovane c'era un po' di verità, le stava facendo indirettamente del male ma purtroppo non si poteva comandare alla mente ed al cuore, che lo riportavano esattamente lì, dov'era in quel momento.
"Domenico io.. non posso farci nulla, mi piaci troppo.."
Prese la mano del giovane e la portò al proprio petto e il più piccolo riuscì a sentire il battito del suo cuore a suon di musica, battere molto velocemente.
Era molto emozionato e riuscì a sentirlo. Ancora una volta, cadde in tentazione, nelle braccia di quel diavolo vestito con una faccia d'angelo.
Lo afferrò dalle guance e lo avvicinò a sé, premendo le proprie labbra contro le sue. Gli saltò addosso, incrociando le gambe attorno al suo bacino, facendosi trasportare sino al letto, dove consumarono nuovamente quell'amore, sbagliato, ma che aveva fatto perdere ad entrambi i ragazzi totalmente la testa.
Ma in fondo, chi poteva dirlo se era o non era sbagliato?
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BEHIND THE SCENES - CUOPAS
RomantikNicolas Maupas, classe 1998, alto e possente e dannatamente bello. Domenico Cuomo, classe 2004, timido e molto dolce. Sono colleghi e hanno una proposta per una serie tv dove saranno "fidanzati". Le cose si complicheranno? Uno dei due cederà o mante...