INIZIANO LE RIPRESE / 8

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N:Domè buongiorno.. mi manchi tanto.. sono a Roma già..

D:Ehi.. Pur tu m manc assaje.. tanto domani c vrimm..

N:Spero arrivi subito, non ce la faccio più.

D:Ti voglio bene.

N:Pur ij assaje.. cor mij. *un italo francese che parla napoletano*

Dal loro ultimo incontro, era passato circa un mese e stavano soffrendo tanto nel non vedersi ma non volevano alimentare ancora mormorii della gente e preferirono far calmare un po' le acque. Sui social quell'immagine della lite in discoteca già era quasi totalmente sparita e come tutti gli scoop c'era gente che aveva creduto a Valentina, altri che parlavano senza sapere inventando cose totalmente inesistenti ed altri che speravano ancora che il ricciolino fosse single per provarci con lui(fans sfegatate). Per Domenico fu un mese molto duro perché finirono le riprese di Mare fuori e doveva subito cimentarsi in questa nuova serie.
Lui quasi si immedesimava in Cardiotrap, quasi riflettendosi come in uno specchio. Ritrovava in lui molti lati del suo carattere e sperava di trovare questa confidenza anche in Mimmo, che era a sua volta un personaggio molto tosto ed emotivo.
Da mesi ormai portava il mullet lungo e voleva dare un po' un taglio, un cambiamento così, all'improvviso. Nuova serie, nuovo inizio.
Voleva dare un distacco dal personaggio di Cardio, facendo quasi sembrare due persone completamente diverse e non recitate dallo stesso attore.
Arrivò a Roma alle 9:00 circa dopo aver viaggiato in treno ed aveva l'appuntamento con il regista e gli altri attori per iniziare alle 11:30. Decise di soffermarsi ad un barbiere del posto molto bravo che lui conosceva e domandò se potesse tagliarli i capelli.
Lui era molto felice di rivederlo e subito lo fece accomodare, accogliendo le sue richieste.

Lui era molto felice di rivederlo e subito lo fece accomodare, accogliendo le sue richieste

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Nicolas prese il cellulare in mano mentre era in un bar con Damiano e Davide e notò che Domenico aveva messo una storia e si affrettò nel vederla.
Cazzo, stava proprio bene con quei capelli.
Iniziò ad emozionarsi e non vedeva l'ora di rivederlo, aveva un meraviglioso sorriso e voleva baciargli ogni singola parte del corpo ma sapeva benissimo che poteva farlo solo ed esclusivamente mentre "registravano". 
Dopo mezz'ora circa Domenico raggiunse i ragazzi nel bar dove erano seduti ed abbracciò in primis Davide, poi Damiano passandogli una mano tra i capelli ed arruffandoglieli ed infine Nicolas, con un caloroso abbraccio "amichevole".
Era proprio strano quando due persone in una stanza d'hotel sono complici, amanti, fidanzati, scopamici mentre dinnanzi ad altre persone si limitavano ad un umile abbraccio.

"Domèè grazie della colazione." urlò Davide 

"Sei sempre il number one!" seguì la voce di Damiano.

Nicolas senza dire una parola si alzò dalla sedia e sgattaiolò fuori assieme agli altri ragazzi mentre scoppiavano in una grassa risata.
Come al solito, l'avevano fregato quei stronzetti.

Si affrettarono a raggiungere l'istituto Leonardo Da Vinci ed iniziarono le riprese. Era proprio come se l'aspettava, tutto così magico.
Ogni volta che Domenico era sul set tutto ciò che era attorno a lui svaniva e si concentrava solo ed esclusivamente nel suo ruolo.
Nella vita reale era dolce, timido, piccolo. Quando recitava invece usciva la grinta e mostrava un lato di sé che appariva solo in quella situazione.

"Ragazzi voglio farvi provare una scena dove i due si baciano. La vedremo molto più in là ma voglio vedere come vi comportate in questa situazione." esclamò Alessandro, il regista.

Portò i due ragazzi in una stanza dove c'erano solo loro e voleva studiarli per capire i loro movimenti, il loro modo di baciarsi, i loro sguardi.

"Senza copione?" domandò Domenico.

"Esatto, fate voi, improvvisate un po'."

Mimmo entrò nella stanza e vi trovò Simone girato di spalle che leggeva un libro. Lui si voltò all'udire quei passi familiari e sorrise guardandolo. Il biondino gli poggiò una mano sulla guancia, strofinandola con quelle piccole dita e poi passò ai capelli che accarezzò.

"Simò.. t'aggia ricr na cos." sussurrò il biondo per poi continuare "io penso che da quando ci sei tu nella mia vita tutto va meglio. Io penso che.. il fato ci ha fatto incontrare."

In quel momento il cuore di Nicolas batté all'impazzata poiché pensò a quando quella frase gliel'aveva detta in hotel per davvero e per qualche istante smise di recitare ma il regista ovviamente non poteva saperlo. Si alzò di scatto dalla sedia e gli poggiò le labbra sulle sue, stringendolo più che poteva.

Il regista disse stop applaudì e quasi si commosse per quanto sembrava reale quella scena.

"Ragazzi. Mi avete emozionato. Siete davvero bravi, sembrava quasi reale."

Loro si guardarono e volevano scoppiare in una grassa risata ma per cause di forza maggiori si limitarono a rimanere in silenzio per non fare nessun danno.
Alle 13:30 si fermarono per una pausa pranzo mentre leggevano il copione e Nicolas sussurrò qualcosa nell'orecchio di Domenico.

"Dopo.. dove vai? Domani dobbiamo cominciare a fare sul serio.."

"Penso che torno a Napoli.."

"Ho affittato un appartamento per qualche mese, giusto il tempo delle riprese.. vieni da me.."

Domenico annuì e sorrise. Stava aspettando che quelle parole gli uscissero dalla bocca e non vedeva l'ora di trascorrere più tempo assieme a lui, anche se ovviamente avrebbe fatto un po' il pendolare dato che non poteva stare sempre a Roma.

-

Finite le riprese, i ragazzi raggiunsero l'appartamento dove avrebbe risieduto Nicolas per un paio di mesi e sentiva un'aria molto familiare. C'era di tutto: la cucina, la lavastoviglie, la lavatrice, la vasca idromassaggio, gli utensili da cucina.
Sembrava un appartamento lussuoso e quasi si sentiva a disagio perché lui era abituato alla semplicità, alle cose di poco.
Nicolas lo guardò mentre osservava come un bambino e gli fece una proposta "sexy".

"Stasera sono io il tuo chef italo/francese, va bene?"

"E c saj fa? A saj fa a frittat e maccheron?"

"No. Quella no. Però ti farò una buonissima e bellissima pasta con.. il sugo!"

Domenico mise una mano in faccia quasi per imbarazzo di ciò che aveva appena sentito. 

"Dai.. apprezza, almeno lo faccio col cuore."

Gli si avvicinò e strinse il ricciolino a sé e si sbilanciò con le dita dei piedi per arrivare a lui. Quanto cazzo era alto, mamma mia.
Nicolas si tolse la maglietta e mise un camice da chef ed iniziò a mettersi ai fornelli.
Tra un pasticcio ed un altro riuscì a cucinare qualcosa. In realtà lui non aveva mai cucinato in vita sua, anzi, lo stava facendo solo per far colpo su Domenico anche se poteva anche rimanersene lì impalato senza far nulla dato che il biondo già aveva perso totalmente la testa per lui, senza nemmeno vederlo cucinare o fare altro.
Anche se la pasta era terribile, cercò di gustarla facendo finta di nulla perché aveva capito che c'aveva messo entusiasmo e forza di volontà.
Dopo aver finito, si alzò e si avvicinò a lui, baciandogli il collo.
Domenico sobbalzò perché un'ondata di brividi fecero spazio nel suo corpo.

"Pensi davvero quello che hai detto oggi? Che.. il fato ci ha fatti incontrare.." sussurrò il francesino.

"Io.. penso che mai nulla accada per caso e c'è una spiegazione a qualsiasi cosa. Mare fuori, un film con scene hard assieme.
Era destino e basta. E comunque.. anch'io ho perso la testa per te."

Nicolas socchiuse gli occhi mentre il cuore gli batteva all'impazzata.
Non riusciva più a tenerselo dentro, doveva dirglielo.

"Ti amo, Domenico."


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