2. La Bella e la Bestia

12.7K 580 2.9K
                                    

Seguitemi sugli altri social per non perdervi nessuna notizia!
Instagram - Tik Tok: @lyrasunriseautrice

Il primo giorno che ti ho vista qualcosa dentro di me si è spaccato.
Dicono che accada quando due anime sono predestinate.
-Charles Bukowski.

Delia

Un istante.

È bastato un solo istante per mandare in frantumi tutte le possibilità che quel giorno poteva riservarmi.

Tra tutti i presenti, avevo proprio scelto di rovinare la giornata all'unica persona che sembra avere uno dei patrimoni più ricchi d'America, e che potrebbe rendere la mia intera esistenza insignificante con un solo schiocco di dita.

Ho centinaia di occhi puntati addosso, ma nessuno sguardo è minimamente paragonabile al suo. Un brivido mi pervade la schiena per via della sua espressione, ho quasi il timore che quegli occhi mi possano incenerire da un momento all'altro. I lineamenti del suo viso si sono induriti, facendogli assumere un'aria ancor più severa di quanto già lo fosse.

Sento risate e battutine provenire dai presenti, addirittura alcuni riprendono la scena con il cellulare.

Le mie mani tremano e inizio a rendermi conto del guaio in cui mi sono appena cacciata. Non posso restare zitta e continuare a guardarlo come se avessi appena commesso uno dei più grandi peccati della storia, quindi nonostante il mio lavoro sia ormai andato a puttane, cerco di far elaborare alla mia mente qualcosa di sensato da dire.

«S-sono davvero desolata signor H-Harris, sono inciampata e non mi sono a-accorta della sua presenza, mi dispiace tantissimo...» Provo con tutta me stessa a non lasciar trasparire la paura attraverso il corpo e la voce, ma fallisco miseramente. «O-ora ripulisco tutto, mi s-scusi»

Mi affretto a raccogliere i cocci che giacevano ai nostri piedi cercando di essere più veloce possibile.

Nel momento in cui mi accingo ad afferrare il vetro insinuato nello spazio che divideva le sue gambe, la punta della sua scarpa mi precede, scalciando via il pezzo lontano da me.

Alzo lo sguardo e mi accorgo che Alexander sta continuando a tenere i suoi occhi puntati su di me, non distogliendoli nemmeno nel momento in cui me ne accorgo, mantenendo un contatto visivo glaciale.

La paura mi pervade il corpo, ma sembra che abbia qualcosa da dirmi e lascio perdere per un attimo le schegge sottostanti.

Mi alzo, spostando successivamente la mia attenzione su Erik, che decide di interrompere l'imbarazzante silenzio che si era creato.

Cerca di trattenere le risate mentre esamina divertito i vestiti del fratello. Che cazzo c'è da ridere?

Okay, forse anche io avrei riso in quella situazione se non l'avessi scatenata io...

«Dai fratello, è inciampata per sbaglio e si è anche scusata, troveremo una soluzione. Ora andiamo.» Gli afferra il braccio per portarlo altrove, ma non riesce a spostarlo nemmeno di un millimetro.

Due erano le cose: o nelle vene, al posto del sangue, gli scorreva il cemento armato, oppure Erik aveva applicato una forza paragonabile a quella di una bambina di 3 anni.

Forse la prima è la più plausibile.

I suoi occhi sono ancora puntati nei miei, scrutandomi con un'attenzione tale da farmi sentire a disagio.

Twist of FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora