12. And I don't think we can solve them

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È uno strano dolore... Morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai.
-Alessandro Baricco.

Lynn

Qualche ora prima...

Mi ha chiesto di restare qui.

È tutto ciò a cui riesco a pensare.

La mia mente non fa altro che riprodurre le immagini della sera precedente, quelle in cui chiamava disperatamente il mio nome.

Quelle in cui mi è sembrato avesse davvero un bisogno viscerale di avere qualcuno al suo fianco, e che quel qualcuno fossi davvero io.

Le sue parole così piene di odio verso se stesso mi hanno destabilizzato.

Erik è un uomo completamente solo.

E non in senso letterale.

Nonostante la cosa mi meravigli devo ammettere che Alexander è una persona totalmente diversa con lui, e chiunque sarebbe in grado di capire che il loro è un rapporto da invidiare.

Ma credo che Erik si ritrovi solo nel momento in cui deve affrontare i suoi problemi e le sue lotte inferiori, e tutto ciò che desidera sembra essere qualcuno che lo capisca nel profondo.

O almeno questa è la mia impressione.

Non sono mica uno psicoanalista o robe simili... mi hanno sempre spaventato gli strizzacervelli.

«Quei due non me la contano giusta», dico per smorzare la tensione, come mio solito.

Erik mi sorride e mette in mostra la sua dentatura perfetta, accompagnata da quella graziosa fossetta sulla guancia destra.

«Non ho mai visto mio fratello comportarsi così. Di solito è più», beve un sorso di spremuta d'arancia soffermandosi poi per qualche istante su un punto immaginario davanti a sé. «Scorbutico.»

«Esiste un livello peggiore di questo? Cristo, ora che me l'hai detto diventa ancora più inquietante...»

Scoppia in una risata e il mio cervello sembra registrare quel suono fragoroso in una delle sue camere.

«Fidati, esistono tanti altri livelli. Ed è un bene che tu non li abbia conosciuti.»

«Secondo me è uno stalker.»

Erik quasi sputa il succo per via delle risate.

«In fondo ha un cuore buono, ma purtroppo sono l'unico ad averlo conosciuto per davvero.»

«Tuo fratello è sempre stato così?» Chiedo, riferendomi a ciò che ha appena detto.

Sono solo curioso, okay? Non mi giudicate!

Erik mi guarda e mi scruta divertito, con quell'oceano negli occhi che pare nascondere le peggio atrocità nei suoi abissi.

«Così come?»

Twist of FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora