Twist of Fate

16. Welcome to the panic room

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Affezionatevi di nascosto, dura di più.
-Charles Bukowski.

Alexander

Dodici ore prima.

Ho trascorso l'intera notte a pianificare la distruzione delle aziende Scott.

Le loro proprietà saranno mie entro ventiquattro ore e i loro conti bancari verranno azzerati nel giro di qualche minuto.

Tutte le aziende hanno degli scheletri nell'armadio.

Scheletri che possono portarti alla devastazione della tua reputazione e alla demolizione del tuo nome e della tua immagine, che con tanta fatica hai costruito.

La mia stessa azienda ne possiede molteplici, ma la mia armadio risulterebbe impossibile da aprire a chiunque abbia il desiderio di riuscirci.

A differenza di quella del padre di Zoe, Derek Scott.

Non poteva non avere un armadio così marcio e fragile e, proprio come previsto, al suo interno la mia squadra ha trovato il materiale perfetto per abbattere la sua misera azienda.

Che tanto misera non è, ma rispetto alle Harris Industries, si.

Nel giro di due giorni la famiglia Scott si ritroverà priva di ogni bene e di ogni singola cifra di denaro. Tutti i loro fondi, le loro ricchezze sparse per il mondo, le loro case e tutto ciò che portava il loro nome gli verrà sottratto dalle mani.

Ed io mi godrò lo spettacolo: trarrò beneficio dalla loro sofferenza, dalla loro disperazione e dalle loro pene.

Mi beerò dei sensi di colpa che mangeranno viva quella lurida sgualdrina di Zoe Scott.

Rimpiangerà ogni singolo secondo della sua vita di aver accettato di far parte al grande piano di William Harris.

Lo rimpiangerà ed arriverà a ripudiare il solo suono delle sillabe che compongono il suo nome.

Lo rimpiangerà e ne resterà traumatizzata, con la consapevolezza di aver rovinato l'intera vita dei suoi genitori e di tutte le sue prossime generazioni.

Ma se ha creduto di avere tale potere la colpa appartiene ad una sola persona: mio padre.

È colpa sua se Zoe ha creduto di poter rovinare l'intera esistenza di mio fratello.

È colpa sua se Zoe ha deciso di combattere una guerra contro i fratelli Harris credendo di uscirne vincitrice.

È colpa sua se Zoe ha smosso i fili di quella grande farsa che era la relazione sua e di Erik, creando scompiglio nella sua fragile mente tormentata.

La colpa è sempre sua.

Non ho la minima idea di come fargliela pagare.

Dopotutto è lui il capo delle Harris Industries.

È ancora lui a detenere potere.

Sono io a gestirlo, ma sulla carta è lui ciò che controlla le maggiori imprese.

So solamente che la sua sarà una tortura lenta e straziante. Ho promesso a me stesso di riempire i suoi pensieri diabolici di orridi rimpianti.