17. Where all your darkest fears are gonna come for you

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Sentirsi senza toccarsi. Ecco come le anime fanno l'amore mentre i corpi sono altrove.
-Charles Bukowski.

Alexander

Stringo le dita attorno al volante e spingo il piede sull'acceleratore, sperando di poter raggiungere casa di quel bastardo il prima possibile.

«Giuro che se scopro che è uno scherzo o qualcosa del genere...» tiro un sospiro per cercare di calmarmi ma, ovviamente, con scarsi risultati.«Ti ucciderò con le mie stesse mani», mi rivolgo a Lynn, guardandolo dallo specchietto retrovisore.

«Non è uno scherzo, cazzo! Tengo più a lei che alla mia stessa vita. Se dovesse succederle qualcosa di nuovo io... Dio mio!» Impreca il ragazzino piagnucolando.

Di nuovo? Cose le é già successo?

«Cosa intendi, Lynn? Cosa le è successo?» chiede Erik allarmato, dando voce ai miei pensieri.

«Non sta a me dirvelo. Ma dobbiamo sbrigarci! Soffre di attacchi di panico e-»balbetta, soffermandosi qualche secondo prima di sbuffare.

E cosa?

«Merda, Lynn! Devi parlare, hai capito?» Giro il capo quanto basta per incrociare il suo sguardo terrorizzato.

Deglutisce e si porta la mano tremante alla tempia per poi finalmente continuare a blaterare. «Lei...» fa una pausa «lei potrebbe entrare in uno stato di trance in casi più... gravi. Vi prego, fate qualcosa», ci implora, scuotendo le nostre spalle.

Connetto a stento le parole di Lynn, la sua voce mi arriva come se provenisse da lontano.

Soffre di attacchi di panico.

Delia soffre di attacchi di panico e noi siamo ancora qui, a discutere come dei fottuti adolescenti incoscienti.

Potrebbe entrare in uno stato di trance.

Io devo sapere cosa diamine significa.

Io devo saperlo, cazzo!

«Lynn cosa intendi con 'stato di trance'? Ma soprattutto, cosa intendi dire con 'casi più gravi'?» Mi rivolgo ansioso al moro dietro.

«Potrebbe non muoversi più. Potrebbe smettere di parlare o di divincolarsi se mai lui volesse farle qualcosa contro la sua volontà. Il terrore di Delia gli spianerebbe la strada, capisci?»

Non rispondo, sento il sangue raggelare nelle vene e i muscoli immobilizzarsi, al punto da darmi la sensazione di essere colpito dappertutto da diversi crampi.

Il terrore di Delia gli spianerebbe la strada, capisci?

No, non capisco.

O forse il mio subconscio si rifiuta di capire la gravità elevata del quadro della situazione.

Mi rendo conto ad un certo punto di aver rallentato notevolmente, perché il timbro di Erik mi giunge confuso all'udito, facendo risvegliare i miei sensi.

«Alex, stai bene?» Mi poggia una mano sulla spalla. Sto per rispondere ma Lynn mi precede sbraitandomi contro.

«Dobbiamo muoverci, ti supplico! Io non posso perderla!» Strilla come non mai, dando il via a diverse lacrime che gli bagnano le guance.

Un fulmine di consapevolezza mi brucia il cervello, incenerendo le preoccupazioni che non facevano altro che distrarmi dalla guida.

Delia starà bene Alex, ma prima devi raggiungerla. Ragiona.

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