L'estate nel cuore

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L'autunno negli occhi, l'estate nel cuore

La voglia di dare, l'istinto di avereE tu, tu lo chiami amore e non sai che cos'èE tu, tu lo chiami amore e non ti spieghi perché(Fabrizio De André, Terzo Intermezzo)
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Si ritiene una profonda conoscitrice dell'animo umano, Virginia. Se non ne avesse esplorato tutte le sfaccettature, dissotterrando più scheletri di un archeologo, come avrebbe mai potuto calcare le scene e offrire al suo pubblico performance che sono rimaste nel loro cuore in tutti questi anni?

Non ci si può accontentare di fare il proprio compitino, non si possono appiattire personaggi scritti magistralmente con un'interpretazione mediocre e pur da quelli che son frutto di qualche pennivendolo che dovrebbe darsi all'ippica — che poi, a onor del vero è un modo di dire che l'ha sempre lasciata perplessa, non ci improvvisa certo fantini da un giorno all'altro anzi... ricorda ancora mesi di equitazione per poche scene girate a cavallo! — si può tirare fuori una scintilla d'umanità.

Tanto nelle tragedie quanto nelle commedie, insomma, trova che sia fondamentale dare profondità a colui o colei che si è chiamati a diventare. Scavando dentro di sé, per quanto possa essere doloroso e faticoso.

Questo è il messaggio che vorrebbe che passasse, al suo corso di teatro. Perciò sta prendendo in considerazione l'Edipo Re, seppur non abbia ancora idea di sarebbe in grado di rendere straziante il dramma di Giocasta... Si rischia, piuttosto, di scimmiottare in maniera atroce robaccia vista in tivù.
Forse sarebbe meglio optare per 'Lisistrata', sempre attuale, come suggerito da alcune delle partecipanti. O puntare sul caro vecchio Shakespeare che ormai c'ha fatto il callo a venir martoriato da attorucoli inetti. Almeno, questo è ciò che sostiene Attilio. Che non ha una grande stima dei propri studenti.

"Pensa un po' che il personaggio più interessante, in quel circo — perché di circo si tratta, e noi siamo i domatori — è il ragazzo in semi-libertà che di tanto in tanto, quando pare a lui ovviamente, si palesa nella nostra biblioteca. Sarà che gliene stata tolta la possibilità, ma mi pare avido di sapere, e decisamente più educato di gran parte delle bestie che spesso mi ritrovo dietro ai banchi..."

Le fa piacere, sentirglielo dire. Avendolo giudicato troppo in fretta, additandolo come lo scapestrato che aveva messo nei guai il suo Dado invece di riconoscergli attenuanti quali la sua età e il contesto sociale in cui era cresciuto, si sente quasi in dovere di rimediare.
Non sa come, però.

Se solo Simone lo portasse a casa, magari potrebbe fargli dei biscotti o cucinare qualcosa con lui...Sarebbe anche un modo carino per conoscerlo meglio e scoprire se effettivamente ci sia un corteggiamento in corso, come le è stato detto dal suo caro professore di latino.

"Simone batte la fiacca un po' meno degli altri, questo glielo riconosco sebbene non eccella nella mia materia, ma NESSUNO — neppure io e Franco — passa tanto tempo in biblioteca quanto lui. Potremmo supporre un reale interesse per quei tomi polverosi, ma trovo quantomeno singolare il suo cercare sempre una scusa per andarci..."

Non sa cosa le sia passato per la testa, quando gli ha chiesto di tenerlo d'occhio e di riferirle gli sviluppi più salienti. D'accordo, sì, in realtà sa benissimo che dopo aver quasi rischiato di perderlo ha bisogno di avere diecimila occhi puntati su di lui. Ma si accontenta anche soltanto di due di cui sa di potersi fidare. Che non sono quelli di Dado... Sta migliorando, senz'ombra di dubbio, ma continua ad essere più interessato a fare il padre dei propri studenti che quello di Simone.
Eppure dovrebbe saperlo che il tempo per appianare le divergenze non è infinito, e che certi conflitti irrisolti ti segnano la vita per sempre. Bah.

Ad ogni modo, Attilio potrebbe non avere tutti i torti.
È praticamente certa che suo nipote sia appena corso a farsi la doccia per poi raggiungere Mimmo.
Come se ci tenesse a presentarsi da lui pulito e profumato. Forse sta facendo voli pindarici con la fantasia e Simone è soltanto un ragazzo che ci tiene più all'igiene personale di altri. E magari quel messaggio è semplicemente per un'uscita con gli amici.
Eppure non le è sfuggito il suo sguardo.

Lo vede, che ultimamente è diverso.
Che ha l'estate nel cuore. Quel cuore così grande da non riuscire a restare indifferente di fronte alla sofferenza degli altri, che lo ha fatto mettere nei guai tanto per Manuel quanto per il nuovo arrivato.
Spera non venga nuovamente spezzato.

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