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JACK

Ero al parco mentre aspettavo che Dobby, il mio cane, un Golden Retriver, finisse tutti i suoi bisogni. Continuavo a fissarla, non avevo mai visto una creatura così fantastica in vita mia. Era seduta su una panchina a tirarsi i riccioli rossi, con le gambe incrociate, leggendo un libro. Il sole le baciava le guance bianche, come se ballasse con le lentiggini che le coprivano anche il naso, aveva le guance un pó arrossate, probabilmente dal caldo. Alzò lo sguardo per un attimo, e vidi i suoi fantastici occhi azzurri, contornati da una linea nera. Era perfetta. Aveva anche un nome melodioso, Rachel.

Forse si accorse che la fissavo, sembrava infastidita, si alzò e andò a sedersi all'ombra di un acero. Passeggiavo con Dobby e mentre ero assorto nei mie pensieri avevo camminato, guidato dal cane, fin davanti l'acero in cui era poggiata Rachel. Mentre lei era ancora col naso dentro al libro non si accorse di me, o fece finta di non accorgersene, Dobby le leccò una gamba e le rubo l'Mp3 che aveva poggiato sul prato vicino ai suoi piedi. Lei inizio ad urlarmi in modo aggraziato, anche se non so come ci riuscisse: "Metti una museruola al tuo cane, se non riesci a tenerlo lontano dalle cose degli altri!" Si alzò e uscì, con molta delicatezza, dalla bocca di Dobby il suo Mp3, prese le sue cose e se ne andò stizzita. Io la guardavo allibito, pensavo odiasse i cani da come era arrabbiata, ma la delicatezza con cui aprì la bocca del mio cucciolo mi fece ricredere. Mentre se ne andava guardai il suo sedere perfetto, fasciato da un jeans con le borchie, rimasi incantato dall'ondeggiare di quelle rotondità perfette e dei capelli che con le punte sfioravano il magnifico sedere di quella ragazza.

Il giorno dopo la vidi mentre passava nei corridoi della scuola con la sua amica che credo si chiamasse Lila. Rachel vestiva solitamente in modo scuro, quel giorno indossava un jeans a sigaretta con una catenella al bacino, una maglietta bordó aderente coperta da un giubotto di pelle nero e dei guanti di pizzo neri tagliati dove dovrebbero esserci le dita.

Mentre passava non si accorse di me, così la presi per un braccio ed iniziai a dirle: "Scusami per ieri, il mio cane di solito è buono! Non so cosa gli sia preso!" Lei tolse il braccio dalla mia mano in modo sgarbato e mi disse:

"Inutile che ci provi! Io non sono una delle puttanelle che ti fai in palestra, che abbindoli con i tuoi modi da ragazzo superficiale. E non sono una di quelle ragazze che conquisti al parco usando il tuo cane!"

"Io volevo soltanto scusarmi!"

"Grazie per le scuse, ora ho delle lezioni a cui andare!"

Se ne andò lasciandomi di sasso. Dopo poco il mio amico Will si avvicinó e mi diede una pacca sulla spalla dicendo: "Amico quella ragazza non fa per te, so cosa stai pensando... Ferma i tuoi pensieri e tieni l'ucello al posto!"

"Wil ma sei pazzo? Non stavo pensando proprio a niente! Volevo soltanto scusarmi perchè ieri Dobby le ha rovinato l'Mp3!"

"Meglio così Jack! Si dice che voglia farsi suora, nessuno l'ha mai vista con un ragazzo, non ha mai avuto un fidanzato, si dice che non abbia mai nemmeno baciato un ragazzo. Eppure ha 17 anni!"

"Amico posso avere chi voglio! Pensi che mi interessi qualcosa di Miss. Perfettina?"

"Giusto Jack.. Per un attimo avevo dimenticato fossi tu!"

Soppiò in una fragorosa risata. Pensava che non avrei potuto avere una ragazza seriamente? Bene, avrei provato a fargli capire che anche io avrei potuto avere una relazione seria se avessi voluto!

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Ciaoooo!! È la prima storia che pubblico e spero vi piaccia non scriverò molto, so quanto sia noioso dover leggere i commenti dell'autrice ahahah. Spero la storia vi piaccia!! Commentateeee!!

DalilaBll♡

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