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RACHEL

Stavo leggendo come sempre al parco sulla mia panchina preferita, un leggero venticello mi muoveva i capelli e mi faceva sopportare il caldo afoso di quella giornata. Stavo per alzarmi e andare a sedere sotto un acero, in modo che l'ombra dell'albero mi desse un pò di sollievo dal caldo, ma mi bloccai quando vidi Jack che camminava con Dobby. Aveva la faccia stravolta, un espressione cupa aveva sostituito il suo solito sorriso beffardo, aveva lo sguardo vuoto, i suoi profondi occhi marroni erano pieni di tristezza. Mi ricordai che doveva andare alla polizia, forse qualcosa era andato storto, mi alzai e gli andai incontro.
"Ei Jack... tutto bene?"

Mi guardò all'inizio confuso, poi accennò un sorriso e disse: "A meraviglia dolcezza, ti va di stare con me e Dobby? Ti prometto che non ti toccherò! A meno che tu non lo voglia!"

Alzò più volte le sopracciglia in modo buffo e mi fece ridere, ma quell'alone di tristezza era ancora nel suo sguardo. Gli feci una promessa muta, come lui aveva aiutato me la sera prima, io avrei aiutato lui! Volevo prenderlo per mano, ma avevo paura di ciò che mi sarebbe potuto succedere, non volevo impazzire di nuovo davanti a lui, non volevo farlo preoccupare, aveva già i suoi problemi a cui pensare.
"Andiamo a sederci all'ombra di quell'acero, -indicai l'albero- così eviteremo di morire di caldo, mentre tu mi racconti cosa ti è successo."

Gli feci un occhiolino, mi guardò contrariato come se stesse per ribattere, ma io iniziai a camminare verso l'albero e lui mi seguì. Quando entrambi ci sedemmo iniziai a parlare: "Eaton dimmi che succede, non ti riconosco con questo sguardo triste!"

"Piccola io non sono mai triste, zio Jack è un uomo! -si diede un leggero pugno sul petto per accentuare ciò che aveva appena detto- Ed è qui per soddisfare ogni tuo desiderio! Amico, spalla su cui piangere, persona da scopare!"

Mi scoccò un occhiolino ed io risi.
"Non ti smentisci mai, eh? Ma non mi inganni! Dai racconta che è successo zio Jack."

Il velo di tristezza sui suoi occhi si accentuò ma provò comunque a sorridere, :"Nulla di cui tu ti debba preoccupare!"

Assunsi uno sguardo da mamma arrabbiata: "Jack anche io voglio esserci per te! Mi hai detto che volevi starmi vicino? Volevi che provassi almeno a vederti come un amico? Bene, ti sto vedendo come un amico, quindi dimmi cosa c'è che non va!"

"Ei, ei, ei, calma principessa! Il poliziotto ci è andato giù pesante con le parole e mi ha fatto ricordare cose che vorrei dimenticare."

"Cosa ti ha detto?"

"Mi ha chiesto se mia madre fosse una zoccola o mio padre un puttaniere. Io l'ho mandato a fanculo e me ne sono andato."

"Però non credo fosse solo questo Jack, dimmi la verità, tutta!"

"Ma ti ho detto la verità Scricciolo! In parte ma è vero!"

"Non vuoi ancora dirmi cosa ti è successo vero?"

Prese un ricciolo fra le sue dita e iniziò a giocarci : "Quando mi dirai chi ti ha fatto del male, io ti dirò quali segreti mi tormentano!"

Mi rabbuiai ripensando a quel mostro. Volevo aiutare Jack, ma se non sapevo cosa gli fosse successo non avrei saputo cosa fare!

"Ei piccola, non rattristarti, sono segreti importanti, li dirò solo quando ti fiderai abbastanza di me da raccontarmi anche i tuoi."

Mi fece un occhiolino e un sorriso appena accennato. Era ancora triste, lo vedevo nei suoi occhi. Non so quale parte irrazionale del mio cervello me lo fece fare, ma di scatto lo abbracciai. Lui iniziò ad accarezzarmi i capelli, io sentii il suo buon profumo che mi aveva fatta addormentare la sera prima. Lui mi sussurrò all'orecchio: "Piccola Rachel mi stupisci ogni giorno di più."

Non volevo staccarmi da lui, ma mi sentii leccare una gamba e di malavoglia mi staccai da Jack, vidi Dobby scodinzolare, voleva chiaramente che gli facessi le coccole, così gli grattai sotto il muso.

Mi alzai e dissi: "Jack hai mai visto il film Giustizia privata?"

Si alzò anche lui,fece finta di grattarsi il mento per ricordare se l'avesse visto, una cosa buffa che mi fece ridere: "Mmmm... Credo proprio di no Rachel Chase."

"Hai impegni oppure puoi venire a casa mia a vederlo?"

"Mmm... non so... Mi prometti che non fisserai, ne toccherai, ne bacierai tutto questo ben di Dio?" Disse indicando se stesso.

"Credo proprio che resistero alla tentazione!"

Ridemmo insieme. Poi ci avviammo verso casa mia. Lasciammo Dobby con il guinzaglio legato ad un albero davanti la porta di ingresso di casa mia. Quando fui entrata seguita da Jack urlai: "Mamma sono tornata! Ho portato un mio amico!"

Mia madre arrivò sorridendo con in mano uno strofinaccio, quando vide Jack fu molto sorpresa, ma cercò di mascherare le sue emozioni. "Venite ragazzi andiamo in cucina, così parliamo un pò!"

La seguimmo e quando fummo arrivati dissi: "Mamma lui è Jack Eaton, Jack lei è mia madre."

"Salve signora Chase, piacere di conoscerla."

"Oh no caro, ora uso il cognome da nubile, Pierce. Il piacere è tutto mio."

Sorrise come non l'avevo mai vista, sembrava davvero felice: "Come vi siete conosciuti ragazzi? Jack non ricordo che tu vada in classe con Rachel."

Jack arrossì leggermente: "Ehm...Io fissavo sua figlia e il mio cane le ha distrutto l'Mp3..."

Mia madre iniziò a ridere seguita da me, un Jack stupefatto ci guardava come se fossimo matte. Mia madre parlò: "Allora il tuo cane mi è costato un Mp3 nuovo!"

Jack iniziò a farfugliare: "Ehm... mi di-dispiace..."

"Oh non preoccuparti caro!"

"Mamma lui è il ragazzo a cui apparteneva la casa dove ho dormito ieri sera!"

Mia madre mi guardò triste, ma distolse subito lo sguardo da me e si rivolse a Jack: "Jack sta attento a mia figlia. Se le fai qualcosa vengo a spezzarti le gambe! Vi lascio andare a divertirvi!"

Dopo aver lanciato un occhiata torva a mia madre, chiamai Jack e gli dissi di seguirmi, entrati in camera tirò un sospiro di sollievo, mia madre con la storia dell'Mp3, e del fai il bravo ragazzo doveva averlo messo in imbarazzo. Si sedette sulla poltrona di stoffa morbida e rischiò di cadere, io risi a crepapelle. "Non si ride delle cadute degli altri!" sbottò.

"Era divertente!" Gli feci la linguaccia.

"Tua madre è sempre così...mmm...spontanea, divertente, paurosa, sorridente?"

"Si mia madre è la donna migliore del mondo! -sorrisi- Se ci mettiamo nel letto e collego il pc al televisore con il cavo HDMI riusciamo a vedere benissimo il film!"

Iniziai a fare ciò che dissi, lui mi fissava. "Smettila!"

"Che sto facendo?"

"Mi fissi!"

Mi sorrise ammiccando: "Come dice una persona fantastica e intelligente come me, ti guardo perchè sei bella. Mi piace guardare la gente bella, e poco fa ho deciso di non negarmi i semplici piaceri della vita!"

Lo guardai sgranando gli occhi: "Hai letto Colpa delle stelle!!"

"Piccola Rachel, forse abbiamo una cosa in comune! Il piacere di leggere!"

"Già! Ora guardiamo il film, ti conviene sederti sul letto!"

Il letto era incastrato sotto l'armadio, lo spazio bastava solo per stare seduti, ma mentre avremmo guardato il film saremmo potuti stare seduti affianco appogiati alla parete. Lui si sedette, io misi play al film e mi sedetti vicino a lui. Una leggera elettricità si stava formando nell'aria.

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Ciaoooooo!! Mmm... cosa succederà su quel letto? Chi vuole scoprirlo alzi la mano!! Ehm forse non posso vedere la vostra mano alzata, meglio un like! Ahahahah

A presto

DalilaBll♡

Cresceremo insieme. È una promessa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora