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JACK

Mi svegliai perchè il sole entrava dalle finestre. Guardai l'orologio e vidi che erano le 7.00, fortunatamente non dovevamo andare a scuola perchè era chiusa per disinfestazione. La guardai, era bellissima, le accarezzai una guancia, era così morbida. So che avevo promesso di non toccarla, ma era così piccola e delicata. Sbattè gli occhi e vidi due diamanti azzurri.

"Buongiorno Jack Eaton."

"Buongiorno Principessa."

Sbarrò gli occhi, come ad accorgersi solo ora che era a letto con un ragazzo. Si alzò a sedere di scatto. Provai a tranquillizzarla: "Scricciolo non è successo niente, stai tranquilla, non ti ho toccato, ne seguito, ne fissato, forse fissato solo un pò."

Iniziai a ridere e lei rise con me: "Signor. Ti-fisso-solo-un-pò, non credere che quello che è successo questa notte -disse indicando noi e il letto- accadrà altre volte. È stato solo un momento di debolezza!"

Incrociò le braccia per sottolineare ciò che aveva appena detto: "Miss. Perfettina non pensare che io sia stato d'accordo! Sei stata tu a chiedermi di dormire con te! Non potevo rifiutare di dormire nel mio letto!"

Abbassò lo sguardo, un velo di tristezza le passò sugli occhi: "Mi dispiace di averti svegliato questa notte, sarei dovuta andare a casa."

Mi avvicinai a lei, le accarezzai una guancia e vidi che lottava contro se stessa per non allontanare la mia mano. Volevo rassicurarla era stato il compleanno migliore del mondo grazie a lei! Le dissi: "Rachel, tu non ti devi scusare di nulla! Grazie a te ho passato un compleanno stupendo! Cosa ti è successo ieri sera piccola Rachel?"

Lei abbassò lo sguardo: "Era un ricordo. Quando... avevo... 12 anni..."

Le si stavano riempiendo gli occhi di lacrime: "Ei Scricciolo, non devi parlarne se non sei pronta."

Abbassò la testa e le cadderò riccioli rossi davanti il viso, era così piccola e fragile, odiavo chiunque le avesse fatto del male! Le alzai il mento, la guardai negli occhi e mi persi in quell'oceano agitato, bagnato dalla pioggia delle sue lacrime.

"So che non ti fidi di me, so che preferisci starmi lontano, ma io voglio esserci per te. Qualcunque cosa tu abbia bisogno io ci sarò, una spalla su cui piangere, un amico per ridere, uno scopamico per divertirti!"

Riuscì a farla ridere: "Sei sempre il solito Jack! Da quando sei così gentile?"

Disse dandomi un leggero pugno sulla spalla.
"Piccola io posso essere quello che vuoi!" Le feci un occhiolino e scoppiò a ridere, una risata così travolgente che risi anche io. Dopo poco mi guardò con un espressione interrogativa e disse: "Tu non dovevi andare alla polizia?"

Controllai l'orario. Sbiancai. Erano le 8.30 e alle 9.00 avevo l'appuntamento con l'avvocato Jules e il poliziotto Smiters. Parlai in preda al panico: "Rachel scusa ma io devo prepararmi, fai come fossi a casa tua! E per favore non sparire!"

Le diedi un bacio fugace sulla guancia e la vidi arrossire. Mi lavai in dieci minuti, presi una focaccina rimasta dalla sera prima e uscì di casa.

Ero davanti la caserma della polizia, aspettavo il mio avvocato, "l'affascinante signora Jules", più che affascinante era buffa, schietta, un pó sbadata, ed era forse l'unica persona adulta a tenere a me, mi trattava come fossi suo figlio. Aveva anche una laurea in psicologia, per questo provava sempre a capirmi e forse ci riusciva. Era più bassa di me, aveva i capelli biondi corti a caschetto, non era esattamente magra ma neanche grassa, e sorrideva sempre, sempre, sempre... Odiavo quel sorriso, non so se fosse reale o un sorriso "stampato", però era sempre sulla sua faccia.

"Salve signora Jules!"

Vidi tutti i suoi denti quando con un enorme sorriso mi disse "Ciao Jack, ti trovo bene! -mi diede un leggero schiaffo amichevole alla guancia- Entriamo, Smiters ha "importanti" documenti e foto da farci vedere!" Imitò la voce del poliziotto.

Ero vicino alla signora Jules quando vidi le raccapriccianti foto di mia madre e mio fratello pieni di sangue, feriti, morti. Col suo vocione il poliziotto disse: "Sai già che l'auto di tua madre ha investito quel camion perchè non funzionavano i freni, qualcuno ha tolto queste viti. -mostrò un sacchettino con delle viti- Sai se qualcuno la volesse morta?"

Iniziai a tremare, la signora al mio fianco mi strinse un braccio per tranquillizzarmi. "Avevo 11 anni... Lei crede che io sappia se qualcuno volesse uccidere mia madre? Perchè non ne parla con mio padre?! È lui l'adulto non io!"

"A tuo padre chiederò altro, da te Jack voglio sapere solo se sai se tuo padre avesse un'amante."

"Non credo ne avesse una, ma a quell'età non mi interessava ciò che faceva..."

"Non sembra ti interessi neanche ora... Perchè sei tanto arrabbiato con tuo padre Jack? Forse tua madre lo tradiva e lui per vendicarsi l'ha uccisa?"

Iniziai ad urlare contro il poliziotto: "Non lo dica nemmeno!! Mia madre era una donna dolcissima e fedele. La migliore! Non avrebbe mai fatto una cosa del genere!! Non lo pensi neanche più!"

Uscii sbattendo la porta, sentii il mio avvocato che disse: "Signor. Smiters lei mi ha molto delusa! Cosa si aspetta da quel ragazzo? Ha solo 17 anni!"

Non riuscii a sentire altro perchè ormai ero troppo lontano, mi sedetti sugli scalini della caserma, e iniziai a piangere. Non piangevo spesso, anzi piuttosto raramente, odiavo sentire il sale delle lacrime sulle guance. Odiavo sentirmi debole. Dopo poco sentii il ticchettare dei tacchi della signora Jules che si sedette al mio fianco e mi abbracciò.

Erano le 17.00, ero a casa sul divano a guardare un pò di televisione, se ne erano andati tutti, la casa era deserta. Dobby arrivò da me scodinzolando, con il guinzaglio in bocca.
"Va bene piccolo andiamo al parco!"

Speravo di incontrarla, ma non volevo che mi vedesse in queste condizioni, sembrava che fossi appena uscito da una chiesa mentre era in corso un funerale. Non era molto lontano dalla realtà. Chiusi la porta di casa e camminai verso il parco con Dobby al fianco.

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Ciaooo bella gente!! Chissà chi ha tolto le viti dai freni della macchina della mamma di Jack!!
Volete saperlo?? Continuate a leggereee!!!

DalilaBll♡

Cresceremo insieme. È una promessa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora