{6} Jealousy, jealousy

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🌻 SOLEIL 🌻

«Maya, oggi devo vedermi con Markus per il lavoro di gruppo. Ambra sta male e non riesce a venire. Ci troviamo in biblioteca per studiare le nostre parti e non distrarci.»

«Va bene. Ti aspetto poi per la tua ennesima rivincita a scacchi» mi ricorda Maya.

«Mi sembra ovvio. Mi ubriaco quando vincerò finalmente una partita.»

🌹🗡️🖤

«Ehi, eccoti. Entriamo in biblioteca. Hai preso il materiale da studiare?» dico a Markus.
«Sì sì, tranquilla. Ho preso tutto, andiamo.»

Entriamo in silenzio nella stanza piena di scaffali zeppi di libri, tavoli e persone sedute sulle sedie colorate che studiano o leggono.

Ci sistemiamo in un angolo appartato lontano da tutti, verso la finestra, in modo da poter aver comunque una visuale un po' diversa e più interessante.

Apro controvoglia il libro di geografia e cerco la pagina: 156.
Mi metto le cuffie ed esco dal mondo, perché entro in uno dei miei mondi paralleli, dove c'è tranquillità, musica e concentrazione.

Andiamo avanti in questo modo per due ore circa e decidiamo di fare una pausa ad un bar qua vicino.

Io prendo un muffin al cioccolato, mentre Markus un biscotto.
Ci sediamo vicino ad un tavolo dove siede un ragazzo poco più grande di noi.

Appena finito lo snack molto gustoso, rientriamo nell'edificio e ci immergiamo nel silenzio.
Continuiamo l'ultima parte da fare e, alla fine, ci salutiamo.

🖤 CYRUS 🖤

Sto camminando in città non so per quale motivo, so solo che quando svolto l'angolo della via il mio respiro si blocca per un istante.

Vedo Soleil che cammina accanto ad un altro ragazzo, della sua età probabilmente e si dirigono in biblioteca.

Non so cosa vadano a fare, magari una dichiarazione d'amore segreta tra gli scaffali.

Ah, devo togliermi dalla testa queste idee senza senso.

Non so chi cazzo sia quel ragazzo, ma so che provo una sensazione che mi divora il petto a morsi quasi.
Come se fossi stato tradito.

Decido di sbollire la testa con le sue idee andando a sedermi su un'altalena palesemente per bambini, ma che mi aiuta a calmare, dato che è comoda.

«Devo.»
«Stare.»
«Tranquillo» mi ripeto.

«Non.»
«Devo.»
«Essere.»
«Geloso.»
È come un mantra.

Mi ripeto queste frasi all'infinito, ma l'ansia e l'agitazione non mi abbandonano.

Decido di tornare a casa e magari svagarmi.

🌻 SOLEIL 🌻

Dopo il lavoro in biblioteca ognuno torna a casa propria.

Sto aspettando che arrivi il verde al semaforo per attraversare la strada, ma sento la suoneria del telefono suonare.
Per fortuna non c'è Maya, altrimenti si sarebbe messa a cantare davanti a tutti, come in un concerto.

Leggo sul display del cellulare Cyrus❤️‍🩹 e decido di rispondere subito.

«Dimmi.»

«Con chi eri oggi?»

«Ti interessa veramente?»

«Sì. Ti ho vista in città con un altro ragazzo. Cioè, ti ho vista da lontano e non ho potuto salutarti...»

«Quindi, se ho capito bene, eri in città, mi hai visto, non mi hai salutata e hai aspettato per chiedermi con chi ero? Pensi veramente che ti possa tradire, io?»

«No, ma... Non ho un passato semplice e questo mi ha causato una gelosia tremenda verso le persone a cui tengo. Non voglio perderti.»

«Ehm... Mi dispiace che tu non abbia avuto un'infanzia facile. Comunque stai tranquillo, non ti lascerei mai.»

Sto per rispondere, ma riprende a parlare. «Grazie... Quindi, chi era, se si può sapere?»

«Un mio compagno di classe. Ci siamo trovati alla biblioteca per studiare geografia; abbiamo un lavoro di gruppo da fare ma non c'era l'altra ragazza del gruppo perché sta male e quindi eravamo noi due. Non preoccuparti, mi prometti che starai tranquillo?»

«Sì, proverò ad essere meglio.»

«Tu vai bene così.»
Non sono molto convinta, non mi piacciono le persone gelose, ma so che in fondo Cyrus mi vuole un bene dell'anima.

Rosso amore, rosso dolore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora