Alba con le pupe

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Pov Alice
I primi due giorni qui a Milano sono volati ed è arrivato il giorno della fashion week, oggi ci sarà quella di diesel per me e guido, per gli altri ci saranno altri marchi per cui ci rivedremo stasera. Dopo aver indossato l'outfit scelto settimane fa mi reco nella hall dell'hotel dove a breve dovrebbe arrivare il mio taxi e per far passare il tempo decido di leggere un pò. Qualcuno mi tocca la spalla e come mi giro vedo Guido
G:"sola soletta?"
A:"Aspetto il taxi in realtà"
G:"sapevo che tu mi avresti parato il culo e avresti chiamato il taxi per la sfilata. Io so sempre sbadato e me le sono ricordato tipo dieci minuti fa" Dice facendo un sorriso
A:"comunque è arrivato" dico indicando la macchina ferma fuori dall'hotel.
Arriviamo alla location scelta per la sfilata e dopo aver scattato qualche foto ci sediamo ai posti che ci sono stati assegnati.
G:"devo fare pipì" mi sussurra Guido nell'orecchio
A:"fattela addosso" dico bisbigliando
G:"hai un pannolino?" Dopo questa affermazione iniziamo a ridere così tanto che un ragazzo seduto dietro di noi ci chiede di fare silenzio.
A:"colpa tua" dico dandogli un pugno sul ginocchio
G:"ao mica mi è passata la pipì"
A:"falla lì dentro" dico indicando il cappello di un'influencer abbastanza conosciuta e che a me sta antipatica
G:"sai che l'idea mi sembra ottima, ora vado a chiederle se può prestarmi il mio nuovo vasino"
A:"mi sto annoiando" dico sbuffando
G:"manca un'ora ancora, ma se usciamo chi c'è vede? Famo passà quelli dietro avanti" e dopo aver fatto così proviamo silenziosamente ad uscire.
A:"Gui non correre che ho dodici centimetri di tacco a spillo"
G:"Ao Alì famo acchiapparella? Se me prendi te porto al mare"
A:"ma quale acchiapparella, vedi di chiamare un taxi per favore che ho i piedi a pezzi"
Bene, ora la parte più difficile, per uscire c'è una rampa di minimo cinquanta gradini, c'è la posso fare. Guido mi porge il braccio ma al terzo gradino qualcosa mi va sotto il piede e casco per terra. Guido mi aiuta a rialzarmi e dopo essermi seduta su un gradino mi slaccio i sandali e mi rialzo.
G:"tutto bene Alì?"
A:"si, solo un pò di dolore alla caviglia destra"
G:"hai preso un sassolino sotto la suola del sandalo, diciamo che l'altezza del tacco non è molto adatto a te" Dice ridendo e tenendomi dalla mano per vedere se riesco a camminare.
G:"c'è la fai a camminare?"
A:"abbastanza" dico zoppicando un pò
G:"vieni qui principessa Alice" Dice prendendomi in braccio in modo abbastanza goffo
A:"ma no Guì, mettimi giù" dico cercando di scendere
G:"fino a quando non arriva il taxi stiamo così bella mia, nun te posso fa scendere con una caviglia mezza rotta"
Appena arriva il taxi Guido mi aiuta a salire e quando arriviamo davanti la hall dell'hotel fa lo stesso.
Entro in camera e dopo aver cambiato il vestito lungo che avevo alla sfilata metto del ghiaccio sulla caviglia che è leggermente più gonfia e inizia a vedersi un ematoma.
Dalla porta che avevo lasciato socchiusa in accordo con Guido entra proprio Guido e noto che anche lui ha tolto i vestiti che aveva indossato per la sfilata.
G:"come ti senti?"
A:"meglio, riesco più o meno a poggiare la caviglia e camminarci"
G:"mi hai fatti preoccupare, ti soprannominerò pera cotta perché passi la maggior parte della tua vita a terra" Dice ridendo
A:"per merenda pane e simpatica signor Guido Luigi Senia?"
G:"no, pane simpatia e succo all'arancia"
Mentre Guido si siede sulla poltrona Rirì sale sul letto e si poggia sul mio petto iniziando a leccarmi
G:"quando fa così vuol dire che le piaci"
A:"vorrei usare la citazione che hai usato tu ieri sera però me la risparmio"
G:"hahahahahahahah vedo che però mi ascolti bene quando parlo"
A:"gli altri chiedono sul gruppo se stasera ci va di andare a mangiare fuori"
G:"per me è un si, tanto ho la macchina e non ti faccio andare a piedi principessa Alice"
A:"Grazie mio cavaliere però ora se ne vada perché devo prepararmi per stasera" dico ridendo
G:"se hai bisogno scrivimi. Rirì vieni qui amore di papà che non ci vuole questa stronza" Dice aprendo la porta della mia stanza
A:"che stupido Guì"
Mi lavo e mi sistemo un pò i capelli e il trucco e dopo aver scelto i vestiti decido di scattare una foto e di pubblicarla nelle storie.

 Rirì vieni qui amore di papà che non ci vuole questa stronza" Dice aprendo la porta della mia stanzaA:"che stupido Guì"Mi lavo e mi sistemo un pò i capelli e il trucco e dopo aver scelto i vestiti decido di scattare una foto e di pubblicarla nell...

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