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KIRISHIMA POV

Una lieve luce, proveniente da un'unica lampadina sul soffitto, mi permette di scorgere appena cos'ho attorno.

Le mie mani stringono sia il cuore che la falange asportati in modo brutale dal corpo di Kaminari.

I palmi sono sporchi di rosso, il sangue cola lento con qualche goccia che finisce anche sul pavimento.

Dritto davanti a me, sotto il raggio giallastro prodotto dalla lampadina, c'è una sedia dove sta legato proprio il biondino.

Il suo petto è totalmente aperto ed esce ancora liberamente il sangue, vedo le costole spaccate per lasciare un passaggio libero per raggiungere gli organi; i polmoni sono rigidi, prossimi alla decomposizione.

Kaminari alza la testa e, gli occhi pieni di odio, mi fissano intensamente.

Porge poi lentamente in avanti un braccio e mi indica proprio con il dito che ora sta nel mio palmo.

"MI VEDI?! GUARDA COSA MI HAI FATTO! È COLPA TUA!" mi grida contro facendo colare dalla labbra altro liquido scarlatto.

Il mondo mi crolla addosso e il mio sguardo inizia a vagare rapido in ogni soggetto presente in quel luogo.

Fino a fermarsi su due sottili occhi rossi che mi scrutano da un angolo della buia stanza.

Mi metto di colpo seduto nel letto ed inizio ad ansimare sentendo i miei polmoni completamente vuoti d'aria.

Sussurro una parolaccia e mi passo stanco le mani sul viso.

È da una settimana ormai che continuo a fare incubi del genere, per non parlare degli attacchi di panico ed ansia triplicati.

Però Bakugo è sempre con me, quando sto male è subito pronto ad aiutarmi e farmi sentire meglio.

Infatti, sentendo il frastuono che ho prodotto, si sveglia anche lui e punta subito le pupille verso di me.

Trovandomi per l'ennesima volta in uno stato penoso, sospira e si avvicina per stringermi dolcemente.

Ciò mi aiuta a calmarmi, ma la paura di rifare un sogno del genere non mi permette di rilassarmi per tornare a dormire.

Capendo subito il problema, mi abbraccia con più forza e comincia a strusciare il petto contro il mio bicipite.

"Non ti chiederò di parlarmi del tuo incubo, non voglio che stai ancora male" afferma con tono basso prima di sedersi a cavalcioni delle mie gambe.

Gli abbraccio d'istinto i fianchi e nascondo il viso nell'incavo del suo collo, così da trovare conforto nel suo calore ed odore corporeo.

Mi bacia la testa col tentativo di calmarmi, ma ora come ora mi è davvero molto difficile.

"Vuoi che ti distragga a modo mio? Sai che posso farti crollare dal sonno con ben poco" sussurra al mio orecchio facendo scorrere le mani verso il basso.

Capendo subito cosa intende, arrossisco ed annuisco con fare sottomesso.

Intravedo un sorrisetto e mi solleva il viso per potermi baciare sulle labbra, nel mentre fà strusciare uno contro l'altro i nostri bacini.

Il mio cazzo si è già risvegliato, preme insistente nel tessuto del pigiama per trovare conforto in un minimo di stimolazione.

Bakugo però non sembra intenzionato a levare alcun indumento, continua a far strofinare insistentemente i nostri pacchi tra di loro.

Nel mentre, le sue labbra mordono, baciano e succhiano le mie con l'avidità e la passione che solo lui sà darmi.

Mi sento così bene, le sue attenzioni mi fanno scappare dai problemi del mondo esterno.

Oblio {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora