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BAKUGO POV

Poggiato con la schiena contro il muro del seminterrato, pulisco attentamente con un panno un bisturi usato sul corpo del biondino, facendo soprattutto attenzione a non tagliarmi.

Al mio fianco ci sta Ashido, tiene lo sguardo fisso su Kirishima mentre mastica una chewing gum alla fragola.

Il rosso invece ha preso il posto del biondino, sta legato alla sedia ancora privo di sensi, ma il sonnifero iniettato dovrebbe terminare il suo effetto fra poco.

Lei sospira e mi tira un'occhiata stanca.

"Non si sveglia più, che noia. Mi sà che torno a lavoro" afferma girandosi verso la scale.

Mugolo soltanto ed alzo il braccio con il bisturi verso la luce della lampadina, così da vedere se ci fossero altre macchie.

"Vedi di sbarazzarti una volta per tutte di quel corpo, non voglio più vedere quel fottuto sacco nella mia casa" ringhio mettendo la mano libera in tasca.

Estraggo una mazzetta di banconote e gliela passo, lei la mette subito in tasca.

Sale le scale mentre fà uscire una bolla rosa dalle labbra e mi lascia così solo con il ragazzo ancora nel mondo dei sogni.

Ma almeno, dopo circa una decina di minuti, sento che comincia a mugugnare e muoversi.

Gli tengo un occhio addosso mentre sistemo il materiale ripulito ed attendo così che si svegli del tutto.

Appena noto che comincia a sollevare le palpebre, mi avvicino e mi accuccio davanti a lui.

Infatti, quando mette a fuoco ciò attorno a sé, sussulta emettendo un grido.

Subito prova a dimenarsi, ma capisce solamente ora di essere legato strettamente alla sedia.

"Calmati o finirai per entrare in panico" dico con tono fermo mentre poggio una mano sulla sua coscia.

Lui cerca di sposare la gamba per non farsi toccare, ma essendo immobilizzato ovviamente non riesce.

"Cosa c'è che non va? Perché hai paura di me? Io ti ho salvato" affermo andando a stringere la carne sopra il tessuto dei pantaloni.

Si morde il labbro e volta il viso dall'altra parte per non guardarmi, ciò mi lascia parecchio contrariato.

Ringhio e mi metto in piedi, dritto davanti a lui, afferrandolo poi per il mento e girandolo verso avanti.

"Tu... Tu davvero non capisci quanti sacrifici ho fatto per te?!" grido stringendo i lati del suo volto con una mano.

Le iridi rosse tremano e mi guardano spaventate, luccicano sotto la giallastra luce prodotta dalla lampadina.

"Io avevo bisogno di soldi, quel lavoro era l'unico che ora come ora potevo permettermi per mandare avanti gli studi! Tu mi hai accolto ed accettato fin da subito, sei stato il primo dopo tanti anni ad avermi trattato come una persona normale... Ma tu non sai cosa significa vedere i genitori abbandonarti in una fottuta clinica e farti vivere con un neuropsichiatra maniacale!"

Kirishima continua a fissare le mie pupille, il respiro è affannato dall'ansia e vedo la sua pelle essere più bianca del solito.

"Tu non vuoi sapere cosa mi faceva quell'uomo! Ero solo un marmocchio di sette anni che aveva bisogno di affetto e aiuto! Non di uno fottuto stupratore! Ma ora... Ora che ho te, non posso assolutamente lasciarti andare..."

Mi avvicino e gli bacio dolcemente le labbra fredde, ma non ricambia il gesto come le altre volte.

Deglutisce a vuoto e le schiude mentre il suo corpo trema lievemente.

"K-Kaminari... Dov'è?"

Sentendo quel nome, ma soprattutto il fatto che si preoccupi più di lui che di ciò che gli ho appena detto, indietreggio ed impreco.

"Ashido lo sta portando via. È un po' caro quel posto, ma gli inceneritori di quegli stronzi mafiosi funzionano bene" spiego camminando a vuoto per la stanzetta.

Il suo viso diventa ancor più cadaverico e si fà prendere da un tremolio.

"Quindi t-tu hai u-ucciso anche..."
"Deku e l'apatico di merda, dici? Sì, la polizia della zona è abbastanza pigra ed archivia subito i casi senza andare a fondo nelle indagini" lo interrompo capendo già dove volesse arrivare.

Senza parole, si blocca ed abbassa lo sguardo verso il suolo.

Mi avvicino di nuovo e, messo questa volta alla sua destra, gli faccio poggiare il lato del viso sul mio fianco.

Non si ribella, è così scosso adesso che non riesce a fare e dire nulla.

Mi metto allora ad accarezzargli la rossa testa, intrecciando e giocando con le dita i suoi capelli.

"E M-Mina... Perché l-lei è qua?"

Gli tiro un'occhiata e sospiro.

"Diciamo che le piaceva quel Todoroki ma, siccome quello l'ha rifiutata per Deku, mi ha chiesto aiuto per sbarazzarsi di quest'ultimo e, visto che era già mia intenzione ucciderlo, abbiamo organizzato il piano assieme. Ma comunque ci conosciamo da tempo, veniva nella mia stessa clinica per il suo carattere borderline e mi faceva da tutrice anche se era una paziente"

Il rosso alza lo sguardo e, con occhi più spenti e senza alcuna speranza ora, mi fissa.

"M-ma lei fà l'insegnante di ballo, perché era v-vestita da medico...?"
"Per passare il tempo in clinica e prendersi cura di me ha fatto un corso di infermeria, solo dopo essere uscita ha inseguito quel suo sogno. Ma siamo sempre rimasti in combutta anche con la grande differenza d'età"

Kirishima, ferito probabilmente per non aver mai saputo queste cose, mugola tristemente e torna a fissare il pavimento.

Un po' mi dispiace, devo ammetterlo, ma ora è solo e solamente mio.

Un sorrisetto si forma sulle mie labbra e continuo ad accarezzargli i lunghi capelli.

"Senti, ho una proposta" affermo con tono serio.

Attiro ovviamente la sua attenzione, ma non mi guarda.

Non avere il suo sguardo addosso mi innervosisce, però so che sta comunque ascoltando.

"Da adesso hai due possibilità: accettare di tua spontanea volontà di stare con me o obbligarmi a tenerti rinchiuso così. Ti lascerò il tempo per pensare, ma ora starai legato qua fin quanto vorrò io. Se hai bisogno di qualcosa chiedimi pure"

Spiegato il tutto, gli lascio un bacio sulla testa e mi separo dal suo corpo.

"Fra poco è ora di cena, ti vado a preparare qualcosa. Fai il bravo, amore mio" dico andando verso le scale.

Lui non dice nulla, rimane pietrificato sulla sedia con sguardo assente e vuoto.

Sospiro e mi giro, iniziando a salire gradino per gradino la rampa poco illuminata.

***Spazio autrice***
Buongiorno piccoli Fat nuggets<3

Che dire, sono ancora mezza morta reduce dal Rimini comics, ma posso dire che mi sono super divertita!

Cmq, capitolo che serviva effettivamente a svelare tutto ciò che Baku tiene dentro, come vi è sembrato?

E beh, piccola curiosità: Baku e Mina hanno 10 anni di differenza! Quindi, quando Baku era in clinica a 7 anni, Mina ne aveva 17.

A questo punto posso svelarvi anche il messaggio nascosto nel nome utente della lettera che ha ricevuto Kiri: tsmenpldmcfcpam = tu sei mio e non puoi liberati di me così facilmente come pensi amore mio. (Sono pazza più io a inventare ste cose)

E niente tesori, ci si vede dopodomani! -3 alla fine ^^
Buona vita<3

Oblio {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora