Tomorrow is a hope, never a promise - Lestappen

Jeddah: What if I'm far from home? Oh brother, I will hear you call

"Mi prenderò cura di te"

Charles non può fare a meno di ridacchiare un po', trovando la frase forse un po' troppo romantica per essere uscita dalla bocca di Carlos, soprattutto in un momento così imbarazzante. Adora le sfide che la Ferrari offriva loro e si diverte sempre molto con il suo compagno di squadra, ma in quel momento il disagio tra i due è l'unica cosa tangibile nella stanza spoglia, decorata solamente dal simulatore posto al centro.

Un sorriso radioso si apre sul suo viso mentre tiene saldamente il volante con le mani; lo spagnolo, invece, si occupa dei pedali al suo posto, muovendoli con precisione. Al momento di scambiarsi, il monegasco afferra la benda spessa, tinta del solito rosso Ferrari, che avrebbe dovuto appoggiare sugli occhi castani del numero 55. Si ferma un istante a immaginare quale sarebbe stata la reazione di Max se gli proponesse di fare lo stesso in un contesto decisamente più intimo di quello attuale. Si lascia guidare da quella fantasia e il corpo si muove quasi da solo. Un sorriso furbo gli tira le labbra, il maggiore non poteva vedere nulla e quale occasione migliore per fargli qualche innocente scherzetto. I due approfittano spesso di ogni opportunità per stuzzicarsi o giocare tra di loro; l'inizio del 2024 sembra aver risolto le tensioni della stagione precedente, la peggiore della sua vita non solo in termini di prestazioni della macchina ma anche per lo stress emotivo che ne era derivato. I due piloti della Ferrari si sono lasciati i dissapori di quei mesi alle spalle, Carlos vuole concludere in bellezza il suo ultimo anno con la scuderia italiana per eccellenza ed è determinato a brillare sul podio tanto agognato.

Charles, d'altro canto, non è affatto convinto di ciò. Sperava che i loro miglioramenti fossero sufficienti a sfidare le Red Bull, ma queste sembravano ancora anni luce davanti a tutta la griglia. La scorsa gara non è stata un grande inizio per lui; il problema ai freni gli ha impedito di fare meglio anche se non è rimasto affatto deluso dal suo quarto posto proprio perché alla luce di tale difficoltà si è ritenuto anche fin troppo bravo data la situazione. Spera che in Arabia Saudita possa riscattarsi con un bel podio o, chissà, addirittura una vittoria, anche se il suo ragazzo è un vero osso duro.

Il giorno successivo, il monegasco cammina a passo spedito verso la press conference per la quale è terribilmente in ritardo. Nota un posto libero affianco a George e senza curarsi poi molto della telecamera puntata sul britannico che ora inquadra solo la sua maglia Ferrari, si accomoda sul divanetto con un sorriso innocente.

"Oh, chiedo scusa. Cosa stavo dicendo? Ho visto Charles passare e mi sono distratto"

Ridacchia il pilota Mercedes, perdendo ormai del tutto il filo del suo discorso. Quest'ultimo si appoggia un poco alla spalla del più alto chiacchierando della loro settimana, si scambiano qualche battuta tra una domanda e l'altra assicurandosi che non fosse rivolta a nessuno dei due. Sospira abbassando lo sguardo, ha la testa altrove in questo momento ed i suoi soliti pensieri invasivi non lo aiutano di certo. Ha paura che la sua monoposto abbia l'ennesimo improvviso problema durante la gara di sabato, ma allo stesso tempo si sente fiducioso e contento dei miglioramenti apportati. Saluta con un cenno della mano il biondo accompagnato da Gemma, segue la ragazza da una parte all'altra sorreggendo la consueta lattina dal marchio austriaco. Max lo nota solo qualche istante dopo, alza un braccio nella sua direzione e sorride radioso. Sono giorni che Charles lo vede distante, non hanno litigato e tantomeno discusso di qualcosa eppure pare più distaccato del solito. Il monegasco capisce perfettamente che il campione abbia cose più importanti a cui dare retta piuttosto che intrufolarsi di continuo nella sua stanza all'interno del paddock preoccupandosi di non essere scoperto, le classiche cose da ragazzini che non si pentono di aver fatto a loro volta. Entrambi sono molto impegnati ma trovano sempre un momento per l'altro, invece l'olandese addirittura evitarlo e ciò lo turba più di quanto vorrebbe ammettere. Il numero 16 è certo che qualcosa non vada all'interno del box RedBull, è da quella stessa mattina che nota un certo trambusto e dopo lo scandalo di Christian non è poi difficile capire quanto siano tutti agitato per un motivo o per un altro.