Monaco: Today u loved me back

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Monaco. Finalmente a casa.

Una lieve brezza fresca si staglia sul viso dormiente del moro, facendolo mugolare ancora un po' assonnato. Socchiude le iridi verdi abituandosi alla luce che filtra dalla tenda svolazzante. Si tira in piedi recuperando il cellulare dal comodino, spegne la sveglia che sarebbe suonata da lì a breve e scuote con dolcezza il suo ragazzo. Leo, appisolato sulla pancia dell'olandese stiracchia le zampette sbadigliando un poco prima di saltellare allegramente sul materasso. Il monegasco lo prende subito tra le braccia riempiendo di coccole il suo piccolino, deposita fior di bacini sul suo musetto tenero e sfiora con la punta delle dita la codina scodinzolante.

"Sono offeso, schat. Io non me le merito le coccole di prima mattina?"

Domanda l'olandese con un sorriso, la testa pesante sorretta dalla mano sinistra mentre l'altra gratta delicatamente la schiena di Jimmy. Ridacchia ammaliato dalla sua bellezza appena sveglio, posando il bassottino a terra e gettandosi tra le braccia del maggiore. Quest'ultimo gli accarezza i fianchi nudi, portandolo sul proprio petto e stampando diversi baci tra le ciocche scure ribelli. Max ama quei riccioli castani, ora un po' più lunghi del solito e nonostante sappia benissimo che non ha poi molta voce in capitolo, sta ancora cercando di convincerlo a non farseli tagliare da mamma Pascale.

D'altro canto, il ferrarista non riesce a smettere di percorrere il corpo tonico del campione con le mani delicate. Tasta i bicipiti con foga, da quando Max ha aumentato l'intensità degli allenamenti sembra sempre più forte nonostante lo fosse già moltissimo in confronto a Charles. Quest'ultimo vorrebbe passare l'intera vita qui, nudi ed intrecciati alle lenzuola candide, in quello che è diventato il loro appartamento, assieme a Leo ed i gattini. Tutto gli pare cosí domestico, direbbe quasi casalingo.

Il monegasco recupera una maglia dell'amato, si spazzola i denti passeggiando per la cucina e digitando in fretta qualcosa al telefono. Mostra il display al suo ragazzo con un sorriso orgoglioso, per poi ondeggiare verso la porta d'ingresso alla quale qualcuno sta bussando incessantemente.

Alcuni tifosi lo hanno taggato sotto un post su X, una foto di Oscar con tanto di descrizione alquanto simpatica. L'australiano pare stia scavando nel suo albero genealogico per scoprire se nel suo DNA già vario è presente qualche traccia di un nativo monegasco. Charles, quasi per scherzo, risponde con un amichevole 'posso adottarti io, se vuoi'. Una frase goliardica, che non pensava avrebbe presto attirato l'attenzione del mondo intero compresa la madre del minore. I due continuano a scambiarsi battute online, pubblicando ogni cosa che venisse loro in mente riguardo a questo nuovo legame che hanno riscoperto. Forse il numero 81 non ha davvero origini dal principato, ma grazie al ferrarista ha guadagnato senz'altro un fratello maggiore.

Intanto, Charles saltella allegramente verso Max impegnato in una lotta contro Arthur, a parte qualche insulto però la situazione sembra ancora sotto controllo. Spinge il telefono proprio a pochi centimetri dal viso dell'olandese, mostrandogli la conversazione su X tra lui ed il pilota McLaren.

"Abbiamo appena adottato un altro figlio, Maxie! Guarda qua, a Miami ci hanno persino stampato il certificato di adozione. Qui c'è la zampetta di Leo, qui la firma di Ollie e poi le nostre!"

Esclama al settimo cielo il moro, indicando sullo schermo il post dell'account ufficiale F1 Miami che pochi minuti prima ha rilasciato una sorta di certificato digitale. Tutti sembrano divertiti da questa trovata, tranne Max che lascia subito la presa sui polsi del monegasco più piccolo. Lo fissa con gli occhi celesti spalancati, persino Oliver si è già sbizzarrito in diversi like sul social un tempo conosciuto come Twitter. Il campione ammette che, anche conoscendo fin troppo bene l'esuberanza dei Tifosi, pensava nessuno avrebbe preso sul serio questa nuova trovata. Tuttavia, è felice di vedere il suo bel ragazzo felice. Il giovane britannico non è mai stato davvero  adottato da Charles, ma un po' è come se fosse davvero loro figlio. 

Tomorrow is a hope, never a promise -  LestappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora