Prologo

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Ho deciso di scrivere per ricordare

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Ho deciso di scrivere per ricordare. Per ricordare tutte quelle voci che sono state divorate e sopraffatte dal silenzio. Dedico questo libro a quelle vite spezzate, a quelle speranze infrante e a quei sogni mai realizzati. Non voltate mai lo sguardo, ricordare è importante, perché dimenticare significherebbe perdere una parte di noi stessi. Attraverso queste pagine, cercherò, o meglio, cercheremo di tenere viva la memoria di coloro che hanno sofferto, lottato, e perso durante uno dei periodi più bui della nostra storia. Affinché le generazioni future possano imparare, possano comprendere il peso delle parole odio, intolleranza, e discriminazione. Affinché possano riconoscere il valore della diversità, della compassione e dell'amore.

 Affinché possano riconoscere il valore della diversità, della compassione e dell'amore

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1940 - Varsavia

«Miriam, hai sentito? Dicono che stasera...» La voce di Helen, ansiosa ma trattenuta, mi raggiunge attraverso il freddo corridoio buio.

«Cosa faremo?» La sua voce si alza leggermente, piena di panico che non riesce a nascondere.

«Quello che abbiamo sempre fatto, Helen. Sopravvivere.» Le parole escono con più fermezza di quanto mi aspettassi. Raggiungo la porta del mio appartamento e inserisco la chiave con mani che non tremano. Non ora.

Helen si avvicina, la sua piccola figura avvolta in un cappotto troppo grande per lei. «E tuo marito? Jacob...» La sua voce si spegne.

«Jacob farà la sua parte. E io farò la mia.» Chiudo la porta dietro di me, lasciando Helen e il freddo corridoio alle mie spalle. La serratura fa 𝖼𝗅𝗂𝖼𝗄.

L'interno del mio appartamento è buio. Mi muovo con cautela, conoscendo ogni angolo. Mi siedo sul divano, lasciando che il silenzio mi avvolga.

Jacob entra poco dopo, il suo viso teso si rilassa appena mi vede. «Miriam,» dice semplicemente, e in quella parola c'è un mondo intero: paura, amore, determinazione.

«Jacob.» Mi alzo per incontrarlo, i nostri occhi si fissano. Parliamo poco, le parole sono diventate preziose, sprecate solo quando necessario.

Ci sediamo insieme, in silenzio, ascoltando i suoni esterni che raramente portano buone notizie. Ma per ora, siamo insieme, e c'è una sorta di pace in questo. La notte avanza, e il silenzio tra noi parla più di mille parole.

Quanto Pesa il Silenzio? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora