papà:"hahaha ho scoperto tutto piccola stronzetta stai pure certa che se non crepi sta volta allora sei immortale"disse sorridendomi come un pazzo
non riesco nemmeno a muovermi per la paura,mille pensieri negativi attraversano la mia mente come un treno e cerco tutte le mie forze per aprire quella maledetta porta ma sono del tutto bloccata,il mio respiro aumenta per il terrore di quello che mi sta per capitare perché deve venire un miracolo per salvarmi.Lo vedo avvicinarsi con un sorriso psicopatico in faccia che mi fa preoccupare ancora di più,mi prende violentemente il braccio con il quale stavo aprendo la porta e facendomi scaraventare contro la parete per fortuna ho ancora il mio zaino a spalle che ha accudito la caduta
mi aggrappo alla parete ma per il dolore non riesco a mettermi in piedi "NO CAZZO NON VOGLIO PIÙ STARE QUA!BASTA DEVO REGIRE"penso alzando lo sguardo verso di lui,mi tolgo lo zaino che adesso è solo un peso inutile e prima che riesca a tirarmi un pugno lo schivo velocemente mentre con uno scatto fulmineo apro la porta d'ingresso
io:"AIUTO"urlo sapendo che dentro la macchina parcheggiata davanti al dialetto ci fosse Giacomo
vengo nuovamente lanciata contro il muro che sta volta senza lo zaino sbatto violentemente la schiena che al contatto con la parete mi fa sputare del sangue,sento in lontananza un rumore di una portiera che sbatte mentre dei passi si avvicinano sempre di più a me,nell'uscio vedo il ragazzo di mia madre con una pistola in mano puntata su mio padre...sono sicura che non vuole sporcarsi di un crimine simile ma allo stesso tempo ho la sensazione che possa farlo
Giacomo:"osa un'altra volta a toccarla e sei morto"dice con voce ferma
mio padre si allontana da me intanto che il mio salvatore mi da una mano a rialzarmi,noto solo ora che l'arma è carica "pensavo che stesse fingendo"pensai sbalordita.Presi velocemente lo zaino e mi precipitai dentro la macchina,prendo dallo zaino del ghiaccio secco e me lo metto dietro la schiena,faccio anche qualche sciacquo d'acqua per togliermi il sangue ancora in bocca.Dopo qualche minuto mi raggiunge Giacomo che inizia a chiedermi come stessi
io:"senza di te sarei morta quindi sto molto meglio..e-emh posso una domanda?"
Giacomo:"si dimmi"
io:"perché hai una pistola carica e poi avresti veramente sparato?"chiedo un po'impaurita
Giacomo:"che devi sapere che io lavoro in una associazione contro la mafia quindi posso tenere un'arma da fuoco e per la seconda domanda...sì avrei sparato veramente"dice con assoluta sincerità
rimango molto stupita dalla sua risposta perché rischiare così tanto per me?Una ragazzina che ha conosciuto nemmeno un giorno fa,questo pensiero viene spazzato via dalla voce di Giacomo che mi dice di schiacciare un pisolino e che mi avrebbe svegliata quando fossimo arrivati a destinazione.Non me lo faccio ripetere due volte e metto il sedile il più giù possibile per essere più comoda
JANNIK POV'S
Mi trovo su una macchina a vetri oscurati intanto che aspetto di raggiungere PalaAlpitour per giocare la prima partita di questa ATP finals che come ogni anno si svolge qui a Torino,questa città mi fa sempre pensare a Ludovica dall'incontro di Montecarlo ci siamo sempre sentiti ma da cosa mi scriveva e da quello che mi diceva ho capito che non stesse bene ma tanto se non ci fossimo parlati i faccia non mi avrebbe mai detto la verità,chissà se viene a vedermi giocare...
x:"siamo arrivati"mi avverte la voce dell'autista che interrompe i mie pensieri
appena scendo un marea di fan strilla e saluta sorrido a tutti intanto che faccio qualche autografo e selfie,riesco finalmente ad entrare nell'hotel anche grazie alla sicurezza.Dopo qualche intervista arrivo nella camera che mi era già stata assegnata,mi butto nel letto a modi stella marina rimango a fissare il soffitto ma dopo un po' di minuti rimasto così mi decido ad alzarmi e chiamare la ragazza
Il telefono inizia a fare degli squilli a vuoto,aspetto per un po' ma non c'è nessuna risposta
"servizio di segreteria telefonica risponde 338-"
Ok devo ammettere che mi sto un po' preoccupando provo altra volte ma non mi risponde
io:"dove sei finita?"dico sconsolato
spengo il telefono mettendolo sotto il cuscino,tra nemmeno due ore inizia la prima partita e forse la vedo quindi devo stare calmo e pacato...non posso perdere al primo giro
LUDOVICA POV'S
la voce di Giacomo mi fa risvegliare dal mio breve pisolino ed intanto che trova parcheggio mi do una sistemata ai capelli,prendo lo zaino che era rimasto nel sedile posteriore e lo metto a spalle e anche se è novembre mi tolgo la giacca per tenermi solo la felpa di Jannik che in questi mesi ho conservato gelosamente.Appena l'auto si ferma apro la portiera e saluto il mio accompagnatore non che salvatore della vita,ora però devo orientarmi visto che non ci sono mai venuta alle ATP da sola quindi...chiedo a quella vecchietta
io:"mi scusi potrebbe dirmi dov'è PalaAlpitour?"chiedo sperando di averlo pronunciato bene
vecchietta:"oh tesoro mi sembra che devi andare dritta fino al semaforo e svolti a sinistra lo noti subito"mi risponde con molta educazione
io:"gentilissima"dico intanto che mi metto in cammino
dopo pochi minuti mi ritrovo a destinazione,mi avvicino alle guardie per farmi controllare lo zaino e successivamente il biglietto che anche se un po' spiegazzato lo accettano senza fare troppe storie.Per prima cosa vado in bagno per darmi un sistemata,mi faccio la solita coda alta e passo un pochino di mascara sulle mi ciglia che acquistano un volume mai avuto,esco dalla toilette e vado dritta al bar dove controllo gli orari delle partite e per la prima volta in vita mia sono pure fortunata visto che il rosso gioca proprio sta mattina
Un sorriso involontario appare sul mio viso,mi avvicino al bancone per chiedere una semplice bottiglietta d'acqua perché la mia borraccia non ho potuto portarmela con me perché "pericolosa"ha detto la guardia uff,ringrazio la barista e mi affretto ad arrivare al campo entro è rimango scioccata dalla bellezza:un campo al chiuso che gli spalti sono praticamente al buio ma illuminati da delle luci blu che ricordano un discoteca appunto c'è pure una DJ che dirige la musica negli intervalli,mi dirigo con un po' di fatica nel mio posto che per fortuna non è troppo lontano dal campo.Dopo venti minuti gli spalti sono ricoperti di persone,una voce dagli altoparlanti inizia a presentare i due rivali:il serbo Novak Djokovic e l'italiano Jannik Sinner
sono eccitata?sì molto
JANNIK POV'S
la partita sta per cominciare il mio preparatore fisico mi ha detto che tra un trentina di minuti dovrò entrare in campo sono un po' preoccupato per il mio avversario ma lo affronto a testa alta,adesso sto facendo un della mobilità per riscaldare i muscoli(hahha come dice il mio prof di ed.fiscica) che sono tesi sia per l'ansia ma anche perché non mi alleno da ieri quindi sono un blocco,controllo per un'ultima volta il telefono per vedere se mi ha risposto ai vari messaggi ma non da segno di vita
sospiro pesantemente e mi preparo a giocare,infilo la racchetta nel borsone insieme all'acqua e l'asciugamano,saluto il mio allenatore che mi da le ultime raccomandazioni e raggiungo Novak che mi saluta con un cenno di mano.La voce di un giornalista avverte la nostra entrata
Novak:"pronto a perdere?"chiede rivolto di spalle
io:"pronto a vincere"
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angolo autrice
hello come va??Allora per fare sto capitolo ci ho messo un'ora e trenta ma ne è valsa assolutamente la pena,tranquilli domani pubblico
ovviamente la partita tra Jannik e Djokovic me la sono inventata visto che non ci sono ancora le ATP siamo solo a marzo ehehe
infatti questa partita NON è la finale o la semifinale dell'anno scorso eh
a domaniii
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𝓵𝓪 𝓶𝓲𝓪 𝓼𝓾𝓹𝓹𝓸𝓻𝓽𝓮𝓻
FanfictionLudovica è una ragazza di 16 anni,è da quando aveva 4 anni che ha iniziato a giocare a tennis,ha sempre provato molta adorazione nei confronti del giovane tennista Jannik Sinner se non qualcosa di più...un giorno nel circolo in cui gioca si organizz...