☕︎cap14☕︎

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papà:"entriamo"dice intanto che si toglie la giaccone grigio

faccio un cenno positivo con la testa per poi seguirlo,davanti alle guardie di sicurezza mio padre mostra due pass che poi ne da uno a me che metto a modi collana per non perderlo.Noto un sacco di persone nell'esterno che passeggiano oppure fanno file per entrare nei campi e vedere le prime partite di questo Australian open

continuiamo a camminare ancora per un bel pezzo fino a che non entriamo nella zona vip,proseguiamo un paio di corridoi per arrivare davanti ad una porta

papà:"zitta intesi?"chiede guardandomi serio

io:"mh"

bussa per due volte di fila e ci apre un'uomo che avrà più o meno la sua età,anche lui vestito molto elegante con un Rolex al polso che mi fa capire che non è di certo uno che pulisce i bagni.

Mio padre mi presenta ad io faccio un sorriso e saluto educatamente,ci fa accomodare per poi rivolgersi a mio padre e parlare di lavoro:ho capito che loro gestiscono sponsorizzazioni sopratutto sportive e dovrò starmene in Australia per un mesto circa ma forse anche solo per quindici giorni ovvero la durata del torneo

È passata una ventina di minuti dal nostro ingresso e già non ce la faccio più,sono stanca per il viaggio e vorrei riposarmi invece che sentire di scommesse e lavoro.Mi continuo a girare i pollici e alzo lo sguardo solo per vedere l'orologio della parete accanto,stavo per addormentarmi quando sento un nome molto famigliare arrivare alle mie orecchie

tizio:"hai sentito di Jannik Sinner,la giovane promessa del tennis?Cosa puntiamo su vecchi!Lui è giovane,forte e i tifosi lo adorano"dice facendo gesti all'aria con faccia entusiasta mentre quella di mio padre resta seria come sempre

"si lo adorano...anche io,almeno credevo"penso per poi notare i miei occhi farsi lucidi

papà:"sì ne ho sentito parlare però preferisco andare sul sicuro...vediamo come se le gioca queste partite"dice per poi alzarsi dalla poltrona

tizio:"vai già via?"chiede 

papà:"tsk "dice facendo un cenno con la mano come per salutarlo

io:"arrivederci"

tizio:"arrivederci cara"

ci chiude la porta alle spalle e intanto che siamo usciti da lì si sono fatte le 19:00 quindi andiamo verso il ristorante per mangiare cena,purtroppo non è interno ma è un po' più in la rispetto ai campi

papà:"quel tipo mi sa di viscido"dice rallentando il passo così che io sia accanto a lui

io:"in effetti...dovrai lavorare con lui?"chiedo guardandomi le scarpe 

papà:"per mia fortuna sono di grado più alto di lui e quindi no"dice chiudendo secco

io:"mh..."

continuiamo a camminare in silenzio,forse questa è una delle conversazioni più lunghe avute in questi ultimi mesi ma meglio così.Arriviamo davanti al locale che per lo più è preso da tennisti ed i loro allenatori o amici ma ormai avevamo già prenotato un tavolo

JANNIK POV'S

Sono appena uscito dal campo dopo la mia prima partita di questo torneo!L'adrenalina era alle stelle e mi sono divertito molto,ora con ancora il borsone a spalle e con un asciugamano in testa mi dirigo insieme a Carlos nel ristorante del circolo...ho una fame

Ormai è sera e non c'è neanche più il sole però non è buio,intanto che chiacchieriamo arrivano dei fan per fare foto o autografi.Mentre il mio amico parlava della sua partita vedo una persona che mi fa restare pietrificato sul posto "è davvero lei"

𝓵𝓪 𝓶𝓲𝓪 𝓼𝓾𝓹𝓹𝓸𝓻𝓽𝓮𝓻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora