con molta fatica riesco a finire di mangiare quella sotto specie di piatto senza vomitarlo addosso a nessuno,vengono gentilmente portati dalla cameriera anche i secondi.Intanto che mangio sento lo sguardo di Jannik su di me che mi fa paralizzare senza farmi pensare ad altro "cosa posso fare?"mi chiedo intanto che gioco con la forchetta
ora che mi ha vista mi verrà a cercare ma io non so cosa dire e come comportarmi,mi sento praticamente in trappola.Sono ancora arrabbiata con lui,però,questo tempo in sua mancanza mi ha fatto riflettere ed ora mi sento pronta a riallacciare quel meraviglioso rapporto e tentare di ripartire da zero...
questi pensieri mi portano momentaneamente fuori dalla realtà in cui ritorno quasi subito dopo aver sentito nuovamente la cameriera chiedere se volessimo dei dolci,entrambi rispondiamo di no e ritorniamo a fare quello che stavamo facendo poco fa:io ricomincio a pensare guardando il buio fuori dalle vetrate del locale mentre lui ritorna a guardare il telefono con aria annoiata
sto per addormentarmi fin quando sento la sedia davanti a me spostarsi,alzo lo sguardo e noto che mio padre si è già alzato e si dirige verso la cassa.Piego delicatamente il tovagliolo che prima stava appoggiato sulle mie gambe e lo ripongo vicino al piatto
Mi alzo contro voglia pure io e lo aspetto vicino al tavolo,poco dopo arriva anche lui che mi fa segno di seguirlo all'uscita.Faccio un debole segno con la testa e raggiungo la porta senza neanche riflettere mi giro di scatto incontrando gli occhi del rosso che mi pargono lucidi ma neanche il tempo di soffermarmi su di lui che vengo chiamata da mio padre per uscire
mi rigiro senza dire una parola ed esco dal ristorante,intanto che camminiamo dei colleghi di lui arrivano con l'intenzione di parlargli ma mio padre lì ignora completamente o al massimo accenna qualche parola per poi andarsene.arriviamo in quella specie di hotel entrando nella stanza a noi assegnata ci ritroviamo un intero appartamento pulito e rimodernizzato
io:"sembra casa nostra"dico guardandomi in giro curiosa
papà:"mh"mugugna lui mentre porta le sue valigie nella propria camera
faccio anche io lo stesso trasportandomi la mia valigia che ripongo nella stanza in cui dormirò per un bel po',metto i miei vestiti nell'armadio in legno bianco e pulisco la scrivania in cui lascio il mio tablet assieme al computer
ormai si sono fatte le 23:43 quindi decido di andare a letto,sposto le lenzuola e il piumino "ma a cosa serve se si schiatta di caldo in Australia"penso guardandolo dubbiosa.Metto il telefono sotto il cuscino e mi do la buonanotte da solo guardando le stelle
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mi sveglio di scatto alzando il mio busto dal letto,mi accorgo che sono sudata e toccandomi il viso sono parecchio accaldata "devo aver fatto un incubo"rifletto intanto che accendo il telefono vedendo che sono solo le quattro di notte,mi sciacquo la faccia e indosso un delle mie tute intenta ad andare a fare una passeggiata
esco dalla camera ritrovando mio padre sveglio in salotto mentre guarda la tv "ma questo non dorme?"mi chiedo guardandolo da dietro
papà:"che cazzo ci fai sveglia?!"chiede brusco
io:"sono accaldata e vorrei andare a fare una passeggiata"dico
papà:"tks torna tra meno di un ora o ti vengo a cercare"dice innervosito
io:"si"
detto questo metto il telefono nella tasca della felpa ed esco da quell'appartamento,appena fuori dall'hotel prendo una grande boccata di aria fresca che mi riesce a rilassare.
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𝓵𝓪 𝓶𝓲𝓪 𝓼𝓾𝓹𝓹𝓸𝓻𝓽𝓮𝓻
FanfictionLudovica è una ragazza di 16 anni,è da quando aveva 4 anni che ha iniziato a giocare a tennis,ha sempre provato molta adorazione nei confronti del giovane tennista Jannik Sinner se non qualcosa di più...un giorno nel circolo in cui gioca si organizz...