⚡cap12⚡

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Sto aspettando che Jannik si vesta per la cena mentre io sono distesa su una delle poltroncine della hall dell'hotel situato accanto ai campi dove si stanno svolgendo le ATP,scrollo annoiata qualche chat con dei miei compagni di classe preoccupati perché io non sia stata a scuola oggi.Rispondo dicendo che sono a Torino per una visita medica,spengo il lo schermo del cellulare per poi sbuffare scocciata per quanto tempo ci metta il ragazzo per prepararsi

Vengo continuamente squadrata dalle persone dell'hotel che mi guardano con aria di disapprovazione intanto che chiacchierano tra di loro,beh da una piccola parte hanno pure ragione:loro sono ben conciati sia dal punto di vista del vestire che anche per comportamento ma io sono troppo stanca e anche tesa per la cena con gli altri partecipanti del torneo che non ci faccio troppo caso.

I minuti passano e la tentazione di addormentarmi,visto che sono già le 20:17, è molto ma molto forte,sento una presenza alle mie spalle che mi fa sobbalzare dalla poltroncina e farmi girare di scatto ma la risatina del riccio,ora pronto,mi fa rilassare

Jannik:"ti spaventi per niente"dice divertito 

io:"non è vero!"protesto mettendo un finto broncio

rotea gli occhi e usciamo dall'hotel intanto che arriva un'auto con vetri oscurati che parcheggia esattamente davanti a noi,apre la portiere e mi fa passare per prima.Intanto che mi metto comoda sul sedile mi si siede accanto a me iniziamo a parlare del più e del meno,mi viene solo in mente ora che non so neppure dove stiamo andando ed inizio ad agitarmi se dovessimo andare in un posto elegante e raffinato

Jannik:"tranquilla andiamo in un ristorante "normale"dice rivolgendomi un sorriso

mugugno una risposta e ricominciamo a parlare intanto che l'auto si ferma di scatto e mi tengo con tutta la mia forza alla portiera per non sbattere la faccia,scendiamo dal veicolo e mi metto a guardare il posto in cui mangeremo:per mia fortuna non è elegante ma abbastanza rustico e già questo mi fa piacere,non mi sembra esserci della gente dentro ma è un po' ovvio ci sarebbero stati dei tennisti di fama mondiale 

io:"entriamo?"chiedo intanto che metto il telefono nella tasca dei pantaloni

Jannik:"si si gli altri sono già arrivati presumo"dice sporgendosi per vedere qualcuno

annuisco e mi metto affianco a lui,entriamo nel locale che appena la porta si apre si sente un suono di campanella:una signora già sulla cinquantina arriva con gli occhi attaccati a un bloc-notes intanto che scrive delle robe

signora:"mi spiace ma sta sera il ristorante è privato,dovete andarvene"dice senza prestarci un sguardo

Jannik:"ehm signora in realtà la sale è stato prenotato per me e dei miei compagni"

la cameriera FINALMENTE stacca gli occhi dal suo bloc-notes e appena vede Jannik inizia a scusarsi per la sua maleducazione e ci fa segno di seguirla.Arriviamo in una saletta molto carina dove c'è un solo tavolo apparecchiato per una decina di persone,seduti c'erano già dei tennisti che avevo visto tra quelli che avrebbero giocato la ATP che salutarono Jannik abbracciandolo mentre la me asociale fece dei piccoli sorrisi

Jannik:"naturalezza portami via hahah"

io:"è il massimo della mia socialità"

mi siedo in uno dei posti vuoti e il riccio si siede accanto ed intanto che inizio a chiacchierare con gli altri sconosciuti sentiamo altre due persone arrivare e salutare tutti:uno è il Djokovic mentre l'altro è Berrettini che diciamo che l'unica roba che so di lui e che sia italiano e basta.Il serbo mi saluta sorridendomi ed io faccio lo stesso mentre l'altro mi si presenta.Arrivati tutti iniziano a portare i piatti che ovviamente sono troppo salutari per me,ma,ho troppa fame e quindi mi metto subito a mangiare facendo di alcune cose il bis

𝓵𝓪 𝓶𝓲𝓪 𝓼𝓾𝓹𝓹𝓸𝓻𝓽𝓮𝓻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora