i giorni passarono velocemente e ormai è giunta l'ora della partenza,io e Jannik in questi giorni siamo sempre stati insieme,non solo nel circolo ma anche a fare delle "gite" in giro a Montecarlo.Usciamo entrambi dal suo appartamento,sembra una cosa egoista ma non voglio tornarmene a casa mia...non so cosa mi aspetta.Percorriamo in silenzio le stradine del circolo,non si trovano ancora gente in giro visto che sono le cinque di mattina,mangiamo colazione e arriviamo in una piazzetta dove è parcheggiato il pullman
Ovviamente tutti mi guardano stupiti per il mio accompagnatore che da idolo del mio sport preferito è diventato una persona importantissima nella mia vita,lo guardo notando che ha gli occhi lucidi ma continua a sorridermi
marco:"RAGAZZI ENTRATE,DOBBIAMO PARTIRE!"urla il mio allenatore da dentro il mezzo
mi giro verso il riccio che mi prende di scatto abbracciandomi,sento dei singhiozzi e mi si stringe di più ricambio l'abbraccio tentando in vano di non piangere ma tanto è inutile visto che in un giro di pochi secondi mi ritrovo nella sua stessa condizione
Jannik:"tieni questo è il mio numero,così quando ti serve puoi sfogarti con me"mi dice staccandosi dall'abbraccio porgendomi un foglietto un po' umido a causa delle lacrime
io:"g-grazie"
ora però devo andare,prendo la valigia e salgo nel veicolo salutandolo all'entrata con la mano,pian piano il pullman inizia a partire e la figura di Jannik si fa sempre più lontana.Riesco trovarmi un posto da sola,mi salvo il suo numero e indosso le cuffie con la musica al massimo per tentare di distrarmi da quello che affronterò tornata a casa...
TIME SKIP
Vitto:"dai lù siamo arrivati,scendi!"sento urlarmi vicino all'orecchio destro
mando a quel paese Vittoria e prendo la mia valigia,tutti si ammassano all'uscita del pullman e dopo una ventina di minuti riesco a scendere anche io.Appena esco vedo tutti i miei amici andare entusiasti dai loro parenti con il telefono in mano per fare vedere i mille scatti,io ne ho solo uno,un selfie fatto con Jannik la settimana scorsa mentre vedevamo Masterchef.Mi giro un po' per vedere se qualcuno e venuto a prendermi e in lontananza scorgo la macchina di mio padre,sospiro rassegnata e mi dirigo verso l'auto,apro la portiera salutandolo con un cenno
Per tutto il tragitto non mi ha chiesto nulla ma meglio così,sento il cellulare vibrare e accendendolo vedo una decina di messaggi di Jannik,mi viene un po' da ridere per la sua preoccupazione nei miei confronti.Per rompere quel silenzio chiedo dove stessimo andando
papà:"ho comprato una casa un po' più lontana da quella vecchia"dice secco
io:"mm"
la conversazione finisce lì,parcheggia la macchina e mi fa scendere.La casa è molto da ricchi si vede che ha guadagnato un bel po' da quando è stato via,entro e noto un grande salone moderno con grande televisione su una delle pareti.Anche come nella casa di mia madre camera mia è al piano di sopra la raggiungo salendo le scale a chiocciola,apro la porta e mi ritrovo in una camera molto grande con degli scatoloni messi in un angolo "saranno tutte le mie robe" penso intanto che ne spacchetto uno con il taglierino:ci sono i miei manga,poster,vestiti e libri di scuola "strano che sia riuscito a prenderli senza che mia madre lo abbia visto"
papà:"MUOVITI VIENI GIÙ"sento urlare da sotto
sospiro rassegnata mentre vado,mi dice semplicemente se volevo andare da mia mamma a salutarla ma tanto gli rispondo con un "No" secco.L'unica cosa che accomunava me e quello stronzo è l'odio verso mia madre,salgo di nuovo in camera mia dove rispondo ai messaggi di Jannik che mi fanno nuovamente piangere anche dopo avermi lavata la faccia con acqua gelida.Controllo l'ora e noto che sono già le 22:34"meglio dormire"penso rimboccandomi le coperte...
TIME SKIP
sono passati cinque mesi dalla gita a Montecarlo in questo tempo ho continuato a scrivermi con il riccio e fare anche lunghe chiamate,le mie giornate trascorrevano sempre o in camera mia oppure fuori casa per cercare di stare il meno possibile con mio padre che meno stavo con lui e più stavo bene.Ora sono in salotto mentre guardo il tg5 ma all'improvviso una notizia prende tutta la mia attenzione
tg5:"in questi giorni a Torino ci sarà l'ATP FINALS e anche quest'anno il giovane tennista Jannik Sinner parteciperà!"
quella felicità che non mi era più arrivata da mesi si sprigiona su di me,prendo il mio tablet per vedere il costo del biglietto...80 euro "mh non ho i soldi,devo chiederli a lui"penso riferendomi a mio padre.La sera sono in camera mia a guardarmi "assasination classroom" quando sento il rumore della porta d'ingresso sbattere,mi alzo velocemente dal letto per andare a chiedere i soldi.Lo vedo intanto che si toglie il cappotto,faccio un respiro coraggioso e glieli chiedo
papà:"no."dice senza nemmeno guardarmi
io:"m-ma perché?" chiedo a stenti
papà:"TI HO DETTO DI NO ED ORA STAI ZITTA!"mi urla in faccia
io:"MA-"la frase viene interrotta da una ginocchiata dritta nello stomaco che mi fa accasciare a terra
non mi presta il minimo soccorso e se ne va in salotto,tenendomi con un braccio la pancia risalgo dolorante le scale mi getto nel letto e penso come fare "TROVATO!glieli ruberò sta notte se mi va bene rincontrerò Jannik se no..."scuoto la testa al solo pensiero di quello che mi potrebbe fare se mi beccasse ma devo farlo,prendo del ghiaccio secco dal bagno e lo posiziono nel centro dello stomaco per allietare il dolore
TIME SKIP
sono le due di notte,sono vigile sull'uscio della mia camera pronta all'azione.Scendo delicatamente dalle scale e arrivo nel salotto...la camera di mio padre e un po' più in là,arrivo davanti a camera sua.Apro lentamente la porta notandolo sul letto,accendo la torcia del mio telefono e mi metto a cercare il portafogli.Inizio a cercarlo dappertutto fino a che non lo scorgo sotto il cuscino di lui,trattengo il respiro e con il braccio lo tento di prendere ma qualcosa mi blocca
L'ansia mi stava per far fuori,quando mi accorgo che mi aveva tenuto stretto il polso ma per mia fortuna è addormentato,con l'altra mano prendo il portafogli tolgo la mia mano dalla sua stretta.Esco dalla camere silenziosamente intanto che esulto nella mia testa,vado sul divano e compio il pagamento...il 12 novembre lo rivedrò.Lascio il portafoglio sul divano e me ne torno in camera mia dove finalmente posso riposarmi....
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angolo autrice
allora la prof. che doveva esserci per l'interrogazione non c'era e quindi NIENTE INTERROGAZIONEEEEE tornando "seri" vi ringrazino per le 300 letture e se vi è piaciuto questo capitolo lasciate una ✩,ultima cosa...seguo chi mi segue!!
‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾
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𝓵𝓪 𝓶𝓲𝓪 𝓼𝓾𝓹𝓹𝓸𝓻𝓽𝓮𝓻
Hayran KurguLudovica è una ragazza di 16 anni,è da quando aveva 4 anni che ha iniziato a giocare a tennis,ha sempre provato molta adorazione nei confronti del giovane tennista Jannik Sinner se non qualcosa di più...un giorno nel circolo in cui gioca si organizz...