dopo aver fatto un bel po' di coda per riuscire ad uscire dal campo ci ritroviamo ad andare di nuovo verso l'hotel
io:"ma perché torniamo nell'appartamento"chiedo non capendo il perché
papà:"devo prendere delle scartoffie"chiude secco
avrei voglia di chiedergli di che cosa pensa su Jannik,ovviamente dal punto di vista sportivo ma oggi non è in vena di chiacchiere.Non che di solito lo è così decido di aspettarlo fuori dall'hotel e dopo una occhiataccia mi lascia sola.
Noto solo ora i vari messaggi del rosso che m chiede se gli fossi piaciuto per come aveva giocato la partita,gli rispondo con un :"BRAVISSIMO"e spengo il telefono,certo con mio padre sarà più complicato vederlo ma troverò delle vie di fuga...anche di notte!!
Lo vedo uscire dall'hotel e appena mi raggiunge mi dice che devo andare insieme a lui ad una riunione con dei suoi adorati colleghi,di cui alcuni erano anche alla partita di Jannik. Intanto che camminiamo i miei pensieri sono tutti allegri ancora per la scorsa notte,e un sorriso appare all'improvviso sciogliendo il mio viso serio e ovviamente lo stronzo accanto a me se ne accorge
papà:"che hai tanto da sorridere?"mi domanda
io:"no no nulla!!"dico agitandomi
papà:"dimmi la verità se non vuoi una punizione"dice sorridendo
io:"sono soltanto contenta che.."
"CAZZO CHE DICO ORA?!"
io:"che...ANNA MI ABBIA CHIAMATO"dico urlando e facendo girare qualche persona accanto a noi
papà:"non è vero..."
io:"INVECE SÌ"dico accorgendomi dopo di stargli gridando in faccia
lui mi guarda innervosito e mi prende per il braccio facendomi avvicinare a lui
papà:"osa soltanto ancora una volta alzare la voce con me e ti ammazzo...chiaro?"
io:"s-si"
papà:"sta sera sarai punita capito stronzzetta irrispettosa!?"
non rispondo più e rimango pietrificata dal terrore,lui mi lascia il braccio e continuiamo a camminare fino ad arrivare davanti alla stessa porta dell'altra volta.
Busso per un po' di volte finché non è un uomo in giacca e cravatta ad aprirci,mio padre lo saluta stringendogli la mano e appena entro in quella stanza vengo pervasa dal sollievo e dalla tranquillità vedendo seduto su una di quelle poltroncine Jannik,gli scrivo sul cellulare prima di entrare nella stanza questo:
"fai finta che non ci conosciamo"
sento la notifica del suo cellulare per poi vederlo leggere il messaggio e guardarmi
JANNIK POV'S
io e il mio allenatore siamo insieme in uno studio con uno dei miei sponsor e da quel che so dovrebbe arrivare anche il padre della mia fidanzata è sia strano che magnifico pensarlo e anche sussurarlo per non farmi sentire
Dopo alcuni minuti dal nostro arrivo sentiamo bussare per un po' di volte,L'altro si alza e va ad aprire la porta e nello stesso momento mi arriva un messaggio da parte di Ludovica
"fai finta che non ci conosciamo"
non riesco a capire il significato di quella frase finché non la vedo varcare la soglia della stanza,rimango senza fiato per la sua bellezza.Mi alzo con scatto e mi avvicino a lei per "presentarmi"
io:"piacere Jannik Sinner...mi conoscerai già"
Ludovica:"ho avuto il piacere di vedere la tua partita sta mattina"dice sollevata perché io stia al gioco
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𝓵𝓪 𝓶𝓲𝓪 𝓼𝓾𝓹𝓹𝓸𝓻𝓽𝓮𝓻
FanfictionLudovica è una ragazza di 16 anni,è da quando aveva 4 anni che ha iniziato a giocare a tennis,ha sempre provato molta adorazione nei confronti del giovane tennista Jannik Sinner se non qualcosa di più...un giorno nel circolo in cui gioca si organizz...