Sto correndo così velocemente che ormai non so più dove mi trovo,mi accascio a terra poggiando la schiena su un muretto.Continuo a piangere ed insultare il ragazzo "cosa faccio adesso?"mi chiesi intanto che mi asciugo le lacrime con la manica della felpa:non voglio tornare da lui...cosa mi succederebbe se tornassi a casa adesso,dopo che il compagno di mia madre a minacciato di sparare a mio padre per salvarmi"
prendo il cellulare e scrivo a Giacomo che starò a vivere da una mia amica anche se non è vero
JANNIK POV'S
non riesco più a vederla,prendo il telefono e inizio a chiamarla di continuo e a mandarle messaggi.Nulla non mi risponde,riprovo ancora e ancora ma tutti i miei tentativi sono inutili "devo cercarla adesso!"mi metto correre tra le strade di torino cercandola con lo sguardo "non può essere tanto lontana"
ad un certo punto sento dei singhiozzi in una stradina vicina a quella dove mi trovo,raggiungo la fonte di quel pianto e la vedo seduta per terra in lacrime.Cerco di avvicinarmi ma una macchina le arriva davanti e da questa scende Novak che la rassicura e la fa salire
da una parte sono contento che ora è al sicuro ma dall'altra non so come fare per scusarmi,non mi vorrà più vedere.Provo un'altra volta a chiamarla ma lei mi blocca..."come faccio adesso?"
LUDOVICA POV'S
x:"Ludovica?"
alzo lo sguardo e noto Novak davanti a me appena uscito dalla sua macchina,tento inutilmente di asciugarmi le lacrime che poco dopo ritornano a rigarmi il viso
io:"hei"
Djokovic :"che cosa ti è successo?"chiede preoccupato
gli racconto la situazione e mi offre un passaggio a casa anche se gli ho detto più volte di non scomodarsi,il viaggio passa in silenzio nel frattempo cerco di trovare una scusa abbastanza convincente a mio padre ma non ne riesco a trovare una.
Sospiro rassegnata anche perché so quello che mi aspetta quindi tanto vale rilassarmi un attimo adesso che dopo non ne avrò l'occasione ,il cellulare continua a vibrare controllo chi mi chiama a quest'ora e appena noto il nome Jannik sento le lacrime ricomparire così decido di bloccarlo
Improvvisamente la macchina si ferma e noto solo ora che sono arrivata a casa,ringrazio Djokovic per il passaggio e lo saluto augurandogli buona fortuna per le prossime partite. La macchina si allontana sempre di più fino al limite della mia vista, prendendo coraggio mi avvicino alla pomello della porta "ce la posso fare"penso.Tengo stretta la maniglia e con tutta la mia forza spalanco la porta
papà:"sei tornata alla fine"dice guardandomi dall'alto al basso con un ghigno in faccia
io:"si"
papà:"piccola stronzetta sai che avrai una punizione,vero?"
io:"s-si"
SKIP TIME (3 MESI DOPO)
*drinn drinn*
stropiccio gli occhi assonati e cerco di spegnere la sveglia ma questa non ne vuole sapere di smettere,mi decido di alzarmi e andarmi a preparare.Vado nel mio bagno e appena mi tolgo la vestaglia come sempre rimango inorridita dal mio corpo:bende,lividi,tagli e cicatrici lo ricoprono lasciando poche zone sane.
Tre mesi fa,quando ero ritornata a casa ho rischiato veramente l'ospedale anzi ci sarei dovuta andare per la mia condizione ma se mi fossi recata lì i medici avrebbero chiesto a mio padre la causa di tutto questo e lui non se lo poteva permettere
Ora lavora per una roba di sponsor e dal poco che sento in chiamata ho capito che centra con lo sport ma non ne sono molto sicura,ho deciso di non rischiare più:sono diventata come un pupazzetto nel sue mani e ne sono consapevole però il dolore e la paura che ho provato quella volta non li voglio più testare.
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𝓵𝓪 𝓶𝓲𝓪 𝓼𝓾𝓹𝓹𝓸𝓻𝓽𝓮𝓻
FanfictionLudovica è una ragazza di 16 anni,è da quando aveva 4 anni che ha iniziato a giocare a tennis,ha sempre provato molta adorazione nei confronti del giovane tennista Jannik Sinner se non qualcosa di più...un giorno nel circolo in cui gioca si organizz...